F1, la stampa è durissima con la Ferrari: giudizio pesante dopo l’Olanda

La Ferrari si era prefissata l’obiettivo di tornare al top in F1 in questa stagione, mancandolo nettamente. La stampa non fa sconti.

La Ferrari è lo zimbello della F1, e su questo, ormai, non possono esserci dubbi. La gloriosa Scuderia modenese è ridotta ad un cumulo di macerie, affidata a gente che in una normale azienda sarebbe già stata messa alla porta da tempo. Immaginatevi di lavorare in un qualsiasi ambito, che possa essere una fabbrica, un ospedale, un’officina, insomma, qualsiasi posto di lavoro.

F1 Ferrari (ANSA)
F1 Ferrari (ANSA)

Dopo un errore si viene perdonati, al secondo c’è l’avvertimento, ma al terzo si va giustamente a casa. In Ferrari si sbaglia ogni domenica, quest’anno si fa fatica a pensare ad una gara senza inconvenienti, ed a rifletterci bene viene in mente soltanto il Bahrain, dove tutto è andato alla perfezione e dove infatti è arrivata una splendida doppietta.

La F1 è un mondo dove occorre essere perfetti, ed i tifosi sono davvero stufi di scene imbarazzanti come quelle verificatesi in Olanda ai box con il povero Carlos Sainz. La lentezza dei meccanici e l’errata chiamata del muretto al primo pit-stop ha fatto perdere una decina di secondi allo spagnolo, che nel finale ha dovuto anche pagare cinque secondi di penalità per l’ennesimo unsafe release, ripetendo la scena già vista in Francia.

A questo punto è evidente che alla dirigenza non freghi nulla della squadra che va in pista, perché altrimenti sarebbero stati già presi provvedimenti da tempo. La Mercedes ha sbagliato strategia con Lewis Hamilton, e Toto Wolff è andato davanti alle telecamere ammettendo l’errore, cosa mai fatta da Mattia Binotto in questa stagione.

Le figuracce sono all’ordine del giorno per il Cavallino, e dopo ogni gara è ormai quasi divertente andare sui social a leggere i commenti dei tifosi, stanchi di chiedere la testa dei vertici. Binotto è un personaggio che avrebbe dovuto perdere il proprio posto da tempo, così come lo stratega Inaki Rueda, ma sotto accusa da anni ci sono anche i meccanici, mai al livello della concorrenza e sempre più inclini agli errori. E pensare di trattenere Sainz e Charles Leclerc oltre il 2024 sta diventando un’utopia.

F1, la stampa esalta Verstappen e boccia la Ferrari

Come ormai avviene da tempo, anche la carta stampata è molto critica nei confronti della Ferrari, che da eccellenza italiana in F1 si è trasformata in una fotografia del nostro paese. L’attaccamento alla poltrona è una malattia che in Italia colpisce ogni ambito, e purtroppo è arrivato a toccare anche lo sport, rimediando mazzate ogni domenica dagli inglesi, dai tedeschi e dagli austriaci. Ma è giusto così.

In maniera molto sportiva, tutti i quotidiani hanno esaltato la strabiliante prova di Max Verstappen e della Red Bull, ma anche la rinascita della Mercedes che in Olanda era l’unica vettura in grado di poter sfidare la RB18 del campione del mondo. O almeno di provarci.

Il “Corriere della Sera” ha bocciato la Ferrari con una votazione di 4,5, affermando: “La Rossa è ormai la terza forza del mondiale di F1, e tutto ciò non ha nulla a che vedere con le nuove regole introdotte in Belgio, i problemi ci sono già dall’Ungheria. I problemi ai box persistono e si è visto benissimo quando non erano pronte le gomme al pit-stop di Carlos Sainz“.

La Gazzetta dello Sport” ha parlato di una delle caratteristiche più straordinarie di Verstappen: “Per l’olandese la pressione non esiste. Ha guidato alla grande davanti a 100 mila persone che erano arrivate a Zandvoort solo per lui, senza commettere il minimo errore durante le prove ed in gara“.

Tutti hanno seguito questa lunghezza d’onda, ma come si potrebbe non esaltare un fenomeno del genere? La Ferrari deve prendere esempio sotto tutti i punti di vista dalla Red Bull, ma ora che anche la Mercedes è davanti Monza potrebbe trasformarsi in una tragedia sportiva. Contro ogni previsione.

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