F1, Sergio Perez ora teme la Ferrari: parole inaspettate

Il driver della Red Bull Racing, Sergio Perez, non ha cominciato alla grande il weekend del Gran Premio d’Olanda. Ecco i motivi della crisi.

E’ stato un venerdì in salita per la Red Bull Racing. Max Verstappen ha accusato un problema al cambio nella prima sessione. L’imprevisto ha condizionato anche la sua seconda sessione di prove. Perez, invece, continua ad avere problemi di feeling con la RB18. A Spa la differenza con il suo compagno di squadra è risultata evidente. Nonostante Max partisse dalle retrovie, il messicano si è fatto riacciuffare nel giro di dieci giri.

Sergio Perez (Ansa Foto)
Sergio Perez (Ansa Foto)

Il ritmo avuto dal campione del mondo olandese è stato, assolutamente, impareggiabile per chiunque. Naturalmente l’aggiornamento al motore ibrido della wing car di Verstappen ha aiutato il nativo Hasselt, ma nessuno aveva mai assistito ad una rimonta del genere. Perez, nonostante la pessima partenza, si è ritrovato con un pizzico di fortuna in seconda posizione. Il crash tra Hamilton e Alonso ha spianato la strada al pilota di Guadalajara. Alla fine è arrivata una buona seconda posizione finale, a completare l’ennesima doppietta RB in stagione. Sergio, però, ha accusato un grande distacco dal leader della corsa, sottolineando le differenze tecniche tra la sua vettura e quella di Max.

In Olanda, naturalmente, Checo vorrà partecipare alla festa orange. Il tifo è tutto per l’idolo di casa, Max Verstappen. L’orange army, già per le qualifiche, farà sentire tutto il suo appoggio. Il messicano, nelle prime due sessioni di libere, ha fatto una tremenda fatica. Nella prima sessione Perez ha siglato il settimo miglior tempo, per poi scivolare in dodicesima nelle FP2. Non perdetevi le qualifiche e la gara. Qui trovate gli orari del weekend. Non è la prima volta che SP11 parte con il freno a mano tirato. In carriera, ma soprattutto in un top team come la Red Bull Racing, Perez ha dimostrato di essere un pilota che dà il meglio di sé la domenica. In gara è costante e riesce ad emergere alla distanza.

Perez fa scattare l’allarme

Il passo fatto registrato dalla Red Bull Racing in Belgio sembra sparito, almeno nelle prime sessioni di prova olandesi. La superiorità tecnica della vettura austriaca aveva, letteralmente, annichilito la concorrenza. Ferrari e Mercedes, infatti, hanno chiuso la gara in terza e quarta posizione, rispettivamente con Sainz e Russell, accusando un grosso gap a Spa. In molti avevano già puntato il dito contro le novità tecniche motoristiche e tecniche della direttiva anti porpoising. Horner aveva scherzato con Wolff in merito ai vantaggi che aveva garantito alla RB18. A Zandvoort, invece, la vettura ad effetto suolo teutonica è sembra cresciuta e la Ferrari si è rifatta sotto. Ecco i tempi delle FP2.

Le qualifiche chiariranno, ulteriormente, in valori di forza in vista della gara di domenica. Al di là dei problemi meccanici accusati da Verstappen, la B18 appare regredita in termini di velocità. In questa stagione è la seconda volta che nessuna Red Bull si è classificata nei primi tre in nessuna delle due sessioni di libere. In vista delle qualifiche e della gara, la squadra austriaca ha tempo di migliorare nella terza sessione di libere. Le novità tecniche della RB18 hanno fatto la differenza a Spa, ma il tracciato stretto e tortuoso potrebbe favorire le caratteristiche della F1 -75. La Red Bull Racing, in classifica costruttori, ha un margine di 118 punti sulla Rossa, essendo già a quota 475 punti, davanti appunto alla Scuderia a 357. La Mercedes è a 316, a -41 punti dalla Ferrari.

Nella graduatoria dei driver domina sempre Verstappen a quota 284, mentre Charles Leclerc, dopo il sesto posto di Spa Francorchamps, è a quota 186 punti, scavalcato anche da Sergio Perez a 191. Il messicano proverà a tenersi stretto il secondo posto. Circa le prime due sessioni di libere il messicano ha dichiarato: “I distacchi sono davvero minimi e le Ferrari sembrano molto forti su questa pista per cui, come avevo previsto, sarà un weekend interessante. E’ una pista piuttosto impegnativa e penso che ci manchi della velocità al momento, non siamo stati veloci in alcun settore, dovremo fare delle analisi. non siamo felici come in Belgio, ci sono diverse cose di cui discutere e che dovremo riguardare per essere sicuri di avere una chance in qualifica”.

La pista è stretta e potrebbero esserci dei trenini. Il messicano lo ha confermato: “Oggi ho trovato molto traffico, c’era una Ferrari davanti a me nel mio giro veloce e non sono riuscito a comprendere del tutto la gomma soft. Il degrado sembra molto alto nei long run, sarà interessante vedere cosa riusciremo ad escogitare con la strategia. Sicuramente abbiamo bisogno di migliorarci per la qualifica”. In merito all’ultimo tentativo Perez ha aggiunto: “Credo sarebbe stato positivo, ma ho avuto una Ferrari davanti e non sono riuscito a scaldare bene le gomme. In ogni caso c’è da lavorare, sia Ferrari che Mercedes sembrano davvero forti, vedremo cosa accadrà”.

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