Ferrari in ansia per il finale di stagione: Red Bull troppo forte?

La batosta rimediata dalla Ferrari in Belgio ha messo in allarme il box italiano. Il rischio è di fare un clamoroso flop in casa a Monza.

A Carlos Sainz, giunto terzo alla bandiera a scacchi del round di Spa, Max Verstappen ha rifilato 26″. A Charles Leclerc, invece, quasi 75″. Certo, il monegasco è stato vittima dell’ennesimo pasticcio al box, tuttavia soltanto guardando certi riscontri ci si dovrebbe spaventare.

Carlos Sainz, Ferrari (Ansa Foto)
Carlos Sainz, Ferrari (Ansa Foto)

Il 2022 non è né il 2021, né tantomeno il 2020, quando la monoposto di Maranello pativa un deficit tecnico importante tanto da non andare oltre la sesta piazza costruttori. Questo doveva essere l’anno del rilancio e lo è stato in parte. Nelle primissime gare, infatti, la Rossa aveva dato l’illusione addirittura di poter vincere il titolo. Poi però, come per magia, è ritornata nell’abisso.

Tra i piloti l’olandese della Red Bull guida con 284 punti contro i 186 del monegasco e tra le marche gli energetici svettano con 475 lunghezze contro le 357 della Ferrari. In poche pare la festa è finita. Anche questa volta il Cavallino dovrà aspettare, incapace di approfittare dell’occasione presentatasi con la rivoluzione del regolamento e l’ingresso delle auto ad effetto suolo.

A mancare, in questi ultimi appuntamenti non è stata solamente la prestazione in sé, quanto la lucidità mentale necessaria per andare a caccia della vittoria. Che sia del singolo evento o generale.

Quanto accaduto nelle Ardenne deve far riflettere. Il campione in carica scattava dalla 14esima piazza, ovvero una davanti al “Predestinato”, come lui penalizzato per i diversi cambi alla power unit. Ma se il primo ha rimontato ad occhi chiusi andando a trionfare, il secondo, ha avuto l’incedere di un treno a vapore chiudendo 5° (6° dopo il traguardo a causa dei 5″ inflitti per eccesso di velocità in pit lane).

 Ferrari in allarme. Cosa sta succedendo?

Analizzando la prestazione complessiva della squadra in Belgio, il team principal Mattia Binotto non ha nascosto una certa inquietudine, seppur guardando con discreto ottimismo, forse per non scoraggiare da subito i tifosi, all’appuntamento nel Tempio della Velocità.

In quell’occasione sulla F1-75 potrebbe apparire un’ala dalla configurazione più scarica, già portata lo scorso fine settimana e tuttavia non utilizzata.

Ciò che mi preoccupa di più è vedere che i nostri avversari siano stati in grado di utilizzare meno downforce pur mantenendo un ottimo spunto nel settore centrale, dove è necessaria la deportanza. Ciò significa che dispongono di una macchina con grande efficienza“, ha sostenuto il manager italo-svizzero.

Dunque, come detto, ora la speranza è tutta in questo nuovo alettone che dovrebbe garantire una spinta maggiore, non dimenticando però la superiorità mostrata su tutti i livelli dalla RB18.

La monoposto austriaca dispone di una bassa resistenza all’avanzamento, ma al contrario possiede un buon carico aerodinamica. Per la corsa di Monza, quindi, dovremo sfruttare l’ala evoluta che ci porterà a patire in maniera più leggera il drag e ad avere benefici in termini velocistici“, ha anticipato gli sviluppi che vedremo fra due settimane prima di svelare il proprio principale timore. “In proiezione finale di annata, credo comunque siano più le prestazioni complessive della Red Bull a farci stare sul chi vive che il resto“.

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