Verstappen teme ancora la Ferrari: sentite che dice sul Mondiale

Malgrado l’importante margine nella generale, Verstappen non vuole abbassare la guardia e darsi già per vincitore del titolo 2022.

La prima parte di stagione Max Verstappen l’ha conclusa così, con dieci podi totali, di cui otto vittorie che gli hanno consentito di conquistare la leadership iridata e via via prendere il largo fino a raggiungere gli attuali 80 punti di vantaggio su Leclerc.

Max Verstappen
Max Verstappen (ANSA)

Eppure, malgrado questo gap difficilmente colmabile da qui ad Abu Dhabi, l’olandese non si sente tranquillo, o comunque non a sufficienza da abbassare la guardia e ritenere la corona già conquistata.

Sarebbe sbagliato se mi rilassassi proprio ora perché tante cose possono andare per il verso storto“, la sua riflessione nel corso della conferenza pre-weekend del Belgio. “La nostra volontà è vincere più corse possibili“, ha proseguito condividendo il target che la Red Bull si è posta per la volata conclusiva. “Come team vogliamo essere costanti ed evitare ritiri. Che senso avrebbe gareggiare se ci si accontenta?”, la domanda retorica che fa capire come a Milton Keynes manterranno un approccio aggressivo.

Per Verstappen il Mondiale è d’attacco

L’atteggiamento cauto del driver di Hasselt è dopotutto comprensibile. Nei primi gran premi la RB18 aveva accusato dei problemi di affidabilità e seppure siano stati risolti piuttosto in fretta grazie alle intuizioni del progettista Adrian Newey, il pericolo è latente.

Questa consapevolezza avrebbe convinto l’equipe fondata da Dietrich Mateschitz ad investire sugli aggiornamenti. Il primo, al debutto già sul tracciato di Spa, dovrebbe riguardare un telaio più leggero, appena omologato, per andare incontro alle esigenza della normativa federale, ma altresì per rendere la monoposto ancora più veloce.

Interrogato su un’eventuale pista preferita per laurearsi per la seconda volta in carriera campione del mondo di F1, il 24enne ha fatto spallucce. “Non penso a queste cose, se inizi a farlo è il momento in cui arrivano gli errori. Quindi sarebbe da stupidi. Ci sono troppi round da affrontare ancora“.

Dunque, è ancora presto per dormire sugli allori, anche perché la concorrenza è motivata e decisamente agguerrita. Ferrari in testa, ma pure Mercedes.

Tutte le scuderie in questa fase del campionato ambiscono ad imporsi nel maggior numero possibile di eventi. A nessuno basta giungere secondo o terzo. Tutti ragioniamo alla stessa maniera“, ha spiegato. “In ogni caso, il target è vedere sempre il traguardo e conseguire il massimo risultato“.

Il figlio d’arte si è infine ben guardato dal sottovalutare i diretti rivali e ugualmente di dare per scontato che il trend degli ultimi mesi possa essere mantenuto nei round a venire.

Non ha senso pensare al titolo adesso“, ha ribadito. “Si possono prendere delle penalità, o presentarsi noie tecniche. E’ quindi necessario restare concentrati su ogni appuntamento e fare del nostro meglio. A mio avviso ciò che dice la graduatoria del Mondiale non è il reale quadro della competitività che si è manifestata finora in pista. Non c’è mai stata un’equipe capace di dominare. Le gare sono state tutte combattute e mi aspetto che continui così. La Rossa resta molto vicina“, ha chiosato svelando un filo di preoccupazione.

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