Russell si sbilancia su Hamilton: ecco quando si ritirerà dalla F1

George Russell, nuovo compagno di team dell’anglocaraibico, ha parlato del sua esperienza in Mercedes. Il pensiero su Hamilton è significativo.

George Russell sta vivendo un’annata magica. L’inglese, dopo un triennio molto formativo in Williams, è approdato nella squadra campione del mondo da otto anni di fila. I fan della squadra teutonica attendevano il team Mercedes in lotta, sin da subito, per le posizioni nobili della classifica, tuttavia da Russell non potevano aspettarsi di più. Alla vigilia del Gran Premio del Belgio, quattordicesima prova del campionato 2022, George è al quarto posto della classifica piloti, precedendo di 2 punti Sainz e di 12 il sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton.

George Russell Lewis Hamilton (Ansa Foto)
George Russell Lewis Hamilton (Ansa Foto)

In pochi avrebbero potuto immaginare un risultato del genere. La F1-75 è un’auto di un altro pianeta e, generalmente, Sainz un pilota molto affidabile, ma il Mr. Consistent di questa annata è George Russell. La sua regolarità lo ha portato a chiudere le prime nove gare in top 5, conquistando ben cinque podi. Non è mai andato oltre la terza piazza, ma ha dimostrato di poter tenere testa, anche in qualifica, ad uno straordinario fenomeno come Lewis Hamilton. Quest’ultimo, nelle ultime 5 uscite stagionali, ha recuperato terreno, salendo sul podio con straordinaria costanza. La Mercedes è cresciuta molto sul piano prestazionale, ma anche nei momenti peggiori, Russell ha tenuto alta la bandiera.

Le ambizioni di Russell sono ben più elevate. “Finire tra i primi 5 non mi fa impazzire. Ma non sono nemmeno deluso perché sento che abbiamo sfruttato al meglio ogni opportunità. Potrebbero esserci una o due gare in cui era possibile una posizione in più. Ma nel complesso abbiamo raggiunto il massimo. I progressi che stiamo facendo danno motivazione per il resto della stagione. Il fuoco è lì perché vediamo risultati futuri”. In stagione Russell si è ritirato solo una volta, a Silverstone, davanti al suo pubblico. Una carambola al via con Pierre Gasly lo ha portato subito fuori dai giochi. Il pilota cinese dell’Alfa, Zhou, si è preso un brutto spavento, finendo capottato contro le barriere. Russell è sceso dalla W13 per aiutare nei soccorsi il suo collega. Un bel gesto, sintomo di maturità e generosità.

Russell e la confessione su Hamilton

Silverstone è stato un brutto weekend. Ma un posto tra i primi 5 sarebbe comunque meritato. In Austria probabilmente sarei salito sul podio se non fosse stato per il danno all’ala anteriore dopo il contatto con Perez. Sono state le piccole cose che mi hanno aiutato a mettermi dietro a Lewis. Imparo da quello. Ogni singolo giro, ogni curva è importante”, ha confessato l’inglese ad AMuS. Russell è molto bravo nella gestione dei momenti clou della corsa. Il nativo di King’s Lynn riesce sempre ad amministrare al meglio ogni situazione, reggendo la pressione. Il futuro sarà splendente per il giovane alfiere della Mercedes. L’ex pilota Ferrari ha fatto, invece, a pezzi Hamilton: sono volate parole pesanti.

George, con un’auto competitiva, potrà ambire a grandi traguardi. In questa annata è stato, pesantemente, condizionato dai problemi di porpoising della wing car teutonica. “Eravamo tutti consapevoli che non c’era alcuna garanzia di una buona macchina. Tuttavia, ero certo che questa squadra avesse la capacità di reagire se fosse partita male. Lo vediamo ora. Non sono venuto in Mercedes per il successo a breve termine, ma per il lungo termine. Questo è il posto migliore per darmi questa opportunità. Sto guardando un arco di tempo da cinque a dieci anni. A volte fai una bella corsa e non sai perché. A volte è il contrario. So perché ero indietro l’ultima volta. A Montreal ho giocato con le slick in qualifica. Se fossi andato con il flusso, sarei finito tra i primi quattro. Allora sarebbe stato probabilmente un podio”, ha spiegato il giovane.

In Formula 1 hai molte informazioni, che a volte sono controproducenti. Se come pilota fai troppo affidamento sui numeri, non guidi più istintivamente. Devi usare i dati per disegnare un’immagine. Ci sono aree in cui guida in modo diverso da me. Pertanto necessita di configurazioni leggermente diverse. Non puoi semplicemente copiarlo. Devi massimizzare ciò che funziona per te. Se metto a punto la macchina nel miglior modo possibile, posso battere chiunque. Invece di concentrarmi su Lewis, sto guardando quello che mi serve dalle gomme. Dalla mia macchina. Dal motore. Sicuramente i miei risultati sono migliorati mentre i suoi sono peggiorati. Ma Lewis ha fame. Questa sfida lo motiva ancora di più. Sarà lì per molti anni a venire. Non lo vedo rallentare. L’energia, il fuoco che divampa dentro di lui è straordinario”. Secondo Russell, quindi, Lewis continuerà ancora per diverse stagioni. Il contratto del sette volte campione del mondo scadrà al termine della prossima annata. Per alcuni Hamilton non è più lo stesso dopo il Covid: sono arrivate parole agghiaccianti.

Abbiamo un dialogo molto aperto, incluso Lewis ed io l’uno con l’altro. A volte uno di noi ha una leggera preferenza per provare qualcosa. L’altro poi dice: prova così, io farò il contrario! Certo, se è meglio, il pilota che l’ha avuto per primo sulla vettura ha un vantaggio. Se è peggio, lo colpisce negativamente. Ecco come funziona il gioco. Come squadra attualmente stiamo provando tante cose. Questo è eccitante. Più impariamo, più è probabile che la svolta arrivi improvvisamente”, ha concluso Russell.

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