Quanti cavalli ha una MotoGP? Rimarrete a bocca aperta

I bolidi della MotoGP sono un concentrato di tecnologia estrema. Ogni anno i tecnici spingono sull’acceleratore degli sviluppi per aumentare le performance.

Gli ingegneri dei team di MotoGP si sono sbizzarriti nel 2022 per mettere in pista motociclette ancora più veloci e affidabili. Dopo due annate condizionate dalla pandemia da Covid-19, i costruttori si sono lanciati in progetti ambiziosi per provare a recuperare lo svantaggio tecnico dalla Ducati. La casa di Borgo Panigale è da due anni campione del mondo costruttori e le innovazioni del team italiano hanno stravolto i paradigmi della top class. L’evoluzione tecnica è stata enorme negli ultimi anni, soprattutto a livello di elettronica.

MotoGP Ducati (Ansa)
MotoGP Ducati (Ansa)

Nel 2020 è toccato alla coppia italiana Dovizioso – Petrucci portare la Rossa sul tetto del mondo. Lo scorso anno, invece, Pecco Bagnaia e Jack Miller si sono confermati al vertice, festeggiando il secondo titolo di fila. La casa di Borgo Panigale è il punto di riferimento in pista. Per puntare ancora più in alto, il team italiano ha introdotto novità tecniche rivoluzionarie, catalizzando l’interesse delle altre squadre. Il nuovo abbassatore dinamico della Ducati consente di abbassare la moto non solo in partenza, ma anche durante il giro.

Il sistema dell’abbassatore anteriore è stato vietato a partire dal 2023. Una scelta poco logica, anche perché negli ultimi anni la casa di Borgo Panigale ha introdotto novità straordinarie, come ad esempio con le innovazioni tecniche del cucchiaio e delle ali. I cinque team ufficiali rivali, essendo in ritardo sulla tecnologia, hanno dato parere contrario per il futuro e la Ducati dovrà adeguarsi. La Rossa ha investito molto in questa soluzione e avrebbe potuto decidere di impiegare il tempo in un’altra area.

La Desmosedici continua a ricoprire un ruolo di primo piano, nonostante un avvio di stagione al di sotto delle aspettative. Ad inizio stagione la moto era stata presentata come un gioiello che avrebbe potuto consentire ai suoi centauri di lottare per la corona iridata. Al momento i ducatisti accusano un ritardo serio in classifica piloti dal leader Fabio Quartararo. Il pilota francese, nonostante una Yamaha M1, al di sotto delle sue aspettative sul piano motoristico, è primo in classifica. La potenza è importante, ma non è il solo aspetto che conta in top class.

MotoGP, i cavalli delle moto

Le moto 2022 presentano una aerodinamica molto sofisticata. Diversi elementi sono stati migliorati per consentire prestazioni da urlo. Osservando la GP22 si notano le alette inferiori che hanno una forma ricurva e l’aria viene canalizzata verso il basso. Tutto è concepito per raggiungere velocità elevatissime. Il Motorsport, a tutti i livelli, sta giungendo all’obiettivo della massima performance, anche pregiudicando lo spettacolo dei sorpassi.

I piloti, oltre ad una velocità innata, dimostrano di avere una capacità analitica, dopo ogni GP simile a quella di un ingegnere. La complessità dei bolidi attuali è, davvero, estrema. I piloti devono fare i conti con difficoltà sempre superiori, nella gestione anche delle mescole. I centauri della MotoGP corrono su prototipi progettati appositamente per la pista, cercando di trarre il massimo dall’erogazione brutale dei motori. I motori delle moto della classe regina, infatti, sul piano strutturale, sono più ridotti rispetto a quelli delle moto di serie. Tutto è concepito per ridurre il peso e ottenere velocità.

Alcune soluzioni tecniche della pista possono avere, poi, una effettiva ricaduta sul mercato. La Ducati ha proposto in passato la Desmosedici RR, ovvero Race Replica, uscita direttamente dal Motorsport. La cilindrata della MotoGP è di 1.000cc e supera i 250 CV. La Ducati Desmosedici, campione del mondo nei costruttori, è il punto di riferimento in MotoGP, con il suo motore 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa e 4 valvole per cilindro. La velocità di punta è di 360 km/h. La casa di Borgo Panigale ha reso pubbliche anche le altre caratteristiche della moto.

Trasmissione: Ducati Seamless Transmission, trasmissione finale a catena. Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta, 4 corpi farfallati con iniettori sopra e sotto farfalla. Farfalle controllate da doppio sistema Ride By Wire. Carburante: Shell Racing V-Power. Lubrificante: Shell Advance Ultra 4. Scarico: Akrapovič. Trasmissione finale: Catena D.I.D. Telaio: Doppio trave in lega di alluminio. Sospensioni: Forcella rovesciata Öhlins con foderi in carbonio ed ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico e freno idraulico in compressione ed estensione. Elettronica: Centralina Marelli programmata con Software Unico Dorna. Pneumatici: Michelin, su cerchi anteriore e posteriore Ø17″. Cerchioni: Marchesini in lega di magnesio. Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 340mm con pinze a quattro pistoncini. Disco posteriore singolo in acciaio con pinza a due pistoncini. Peso a secco: 157kg.

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