Red Bull, c’è un alleato clamoroso per il titolo: la Ferrari trema

La Red Bull potrebbe contare sull’inatteso aiuto di un’altra squadra nella lotta già indirizzata contro la Ferrari. Ecco di chi si tratta.

La F1 sta per tornare in pista, con il Gran Premio del Belgio che porrà fine alla pausa estiva. La Red Bull si presenterà a Spa-Francorchamps con i favori del pronostico, visto che le caratteristiche tecniche della pista potrebbero esaltare l’anima della RB18: la velocità di punta sui lunghi rettilinei posti nella foresta delle Ardenne.

Red Bull RB18 (ANSA)
Red Bull RB18 (ANSA)

Il tratto che va dalla prima curva, La Source, fino a Les Combes, dura circa venticinque secondi da percorrere a gas spalancato, ed è proprio lì che l’efficienza aerodinamica della creatura di Adrian Newey potrebbe fare il vuoto sugli avversari. Il secondo settore potrebbe sorridere alla Ferrari essendo quello più guidato, ma nel terzo Max Verstappen e Sergio Perez faranno di nuovo faville.

Da Stavelot alla Bus Stop, passando per Blanchimont che ormai si percorre in pieno, ci sarà un altro tratto di circa quindici secondi dove si andrà in pieno, e nel quale la Red Bull dovrebbe avere una marcia in più sui rivali. In tutto questo, non dimentichiamo di due fattori che potrebbero fare una bella differenza in Belgio.

Il primo, in termini regolamentari, è la nuova direttiva tecnica voluta dalla FIA per controllare il porpoising e la flessibilità dei fondi, cosa che potrebbe aiutare e non poco la Mercedes. Toto Wolff ha infatti dichiarato che i due top team potrebbero perdere circa due decimi al giro, una gran bella differenza in una F1 così tirata tra le squadre più forti.

Per quello che riguarda la Ferrari, c’è quasi l’ufficialità sul fatto che Charles Leclerc partirà dal fondo per la delibera di una nuova power unit. Sulla monoposto del monegasco arriverà un nuovo sistema ibrido, con la speranza di poter risolvere i problemi di affidabilità e di guadagnare qualcosa anche in prestazione pura.

Red Bull, la Mercedes un’alleata nella sfida alla Ferrari

Tralasciando per un attimo il discorso della direttiva tecnica, la TD39, che potrebbe modificare gli equilibri dal Belgio in avanti, va comunque riconosciuto alla Mercedes di aver svolto un lavoro eccezionale. La freccia d’argento che ha corso dal Bahrain a Baku terminava quasi regolarmente le gare con un minuto di ritardo da Red Bull e Ferrari, con Lewis Hamilton che ad Imola è finito fuori dai punti e doppiato da Max Verstappen.

Come detto, qualcosa è cambiato dall’Azerbaijan, e da ormai oltre due mesi, c’è sempre stato almeno un pilota del team di Brackley sui primi tre gradini del podio. Con il secondo posto di Budapest, Hamilton ha addirittura superato Charles Leclerc in termini di podi stagionali, avendone conquistati sei contro i cinque del monegasco.

Nel consueto podcast di “RacingNews365“, gli esperti olandesi Ruud Dimmers, Tom Coronel ed il conduttore Joris Mosterdijk hanno affrontato un curioso aspetto, ovvero la rinascita Mercedes ed il fatto che essa potrebbe agevolare la Red Bull nella corsa verso il titolo mondiale.

Infatti, già a Budapest, il team di Brackley ha avuto un ruolo fondamentale: George Russell ha scombinato i piani della Ferrari al sabato, mettendo a referto la pole positione  tenendosi dietro Carlos Sainz e Leclerc per tutto il primo stint. In questa stagione, la Scuderia modenese ci ha abituato a sbagliare sin troppe strategie quando si trattava di giocarsela con un solo rivale, ovvero Verstappen, ma se da ora in avanti dovesse inserirsi anche la Mercedes, i guai potrebbero aumentare.

La freccia d’argento sta emergendo in questa fase di stagione, e la forza della squadra è la stessa a cui eravamo abituati in questi anni di era ibrida. I soli 30 punti di ritardo dalla Ferrari testimoniano la grande solidità degli uomini di Toto Wolff, che potrebbero davvero fare da ago della bilancia. In Belgio avremo ulteriori risposte su questo fattore.

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