F1 2026: così la FIA ha cambiato le regole sui motori

La FIA ha reso note le modifiche al regolamento tecnico della F1, in particolare relative ai propulsori a partire dal 2026.

La Federazione Internazionale ha finalmente approvato la normativa per combattere il porpoising in vigore dal GP del Belgio di fine mese, ma altresì ha chiarito come dovranno essere le power unit a partire dal 2026.

Bandiera FIA (Ansa Foto)
Bandiera FIA (Ansa Foto)

Nello specifico, otre alla messa al bando dei rool-hop (roll-bar anteriore) a lama è stato stabilito che a partire dal 2024 i crash test saranno più severi, la nuova era dei motori incrementerà la rilevanza della componente ibrida e il carburante che andrà ad alimentare le monoposto sarà sintetico.

La FIA porta avanti l’innovazione e la sostenibilità in tutti i suoi campionati e il nuovo  regolamento sulle PU della F1 sono l’esempio più lampante di questa missione”, le parole del presidente Mohammed Ben Sulayem. “Il nostro obiettivo è raggiungere le zero emissioni e trasferire quanto studiato sulle auto stradali“, ha evidenziato ribadendo uno dei vecchi principi cardine del Circus.

Altro aspetto cruciale della rivoluzione in atto dal 2023 riguarda la sicurezza. Questo perché l’incidente occorso a Guanyu Zhou a Silverstone, con l’Alfa Romeo del driver cinese finita tra le barriere e le reti ha visto il roll bar cedere incredibilmente.

E’ una priorità“, prosegue il comunicato a nome del successo di Todt. Al tema safety si aggancia quello dei sobbalzi. “Abbiamo dedicato tempo e risorse all’analisi e alla risoluzione del problema del saltellamento. Ho discusso personalmente con i team e i piloti, e mentre ovviamente ci sono state alcune divergenze di opinione dovute alle diverse posizioni competitive, da parte nostra l’unico interesse era evitare danni fisici per chi è alla guida“, ha aggiunto il manager emiro a proposito della metrica che vedremo applicata da Spa relativamente all’altezza delle vetture dal suolo.

Nella fattispecie verrà limitata la flessibilità del pattino centrale e rivista la rigidità della tavola e degli skid blocks. A partire dalla prossima annata, invece, i bordi dei marciapiedi del fondo dovranno essere alzati di 15 mm e il diffusore reso più stabile.

F1 nel 2026: cosa cambierà

Per quanto concerne il futuro più lontano, sono stati dettati dei punti cruciali e imprescindibili, attorno a cui far ruotare le regole.

Si parte dallo spettacolo. Le unità motrici avranno performance simili a quelle attuali, sfruttando i motori a combustione interna V6, così da produrre una potenza e dei regimi elevati. Pur nel segno della grande competitività ci sarà un livellamento delle forze in campo.

In secondo luogo è stata privilegiata la sostenibilità ambientale, declinabile in una  componente ibrida che contribuirà al 50% della potenza, mentre la parte termica utilizzerà delle benzine sintetiche.

Qunidi si passa alla sostenibilità finanziaria. Con l’introduzione di un budget cap esteso ai propulsori, l’idea è quella di dimezzare la spesa per le vetture, senza rinunciare allo status di piattaforma tecnologica all’avanguardia.

Infine l’ultimo target perseguito è l’appeal verso nuove Case. Far comprendere che con poco si può essere competitivi potrebbe aumentare il numero di costruttori interessati all’ingresso nel Circus. In questo senso, per adesso si parla di standardizzazione di alcune parti come il turbo-compressore o l’MGU-K.

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