F1, la Ferrari ha un’arma segreta: ecco come batterà Verstappen

Il boss della Ferrari Binotto ha svelato le prossime mosse del team per cercare di colmare il gap sulla Red Bull. Il focus sarà sulla PU.

Ad inizio stagione il pacchetto a disposizione della Ferrari aveva dato l’idea di essere quello più competitivo e completo. Finalmente dalla fabbrica di Maranello pareva essere uscita una monoposto veloce e con pochi difetti. Ed invece, un po’ per demeriti suoi, un po’ merito della Red Bull capace di recuperare in tempi record il deficit tecnico, ha via via fatto il passo del gambero. Tanto che, complici cedimenti strutturali, si è trovata in men che non si dica da solida leader a inseguitrice con circa 100 punti di distacco.

Charles Leclerc, Ferrari (Ansa Foto)
Charles Leclerc, Ferrari (Ansa Foto)

Un’enormità considerato che mancano 9 GP del termine del campionato, ma che tuttavia la Rossa non ha ancora perso la speranza di assottigliare lavorando sull’elemento che più l’ha tradita in questi mesi: il propulsore.

Nella creazione del progetto F1-75 ci siamo concentrati primariamente sulle prestazioni, in quanto necessario avvicinarci agli avversari prime del congelamento delle regole  fino al 2026. Sapevamo che avremmo patito qualche defaillance”, ha confessato Mattia Binotto a Motorsport.com. “Durante i test invernali siamo andati bene, poi in corsa qualche intoppo c’è stato, ma è normale“, ha quindi minimizzato i ko per i diversi guasti alla power unit.

Il discorso dell’ingegnere è comunque interessante. In pratica al Cavallino hanno preferito sposare il male minore, quello risolvibile in una seconda fase, piuttosto che presentarsi in circuito non all’altezza degli altri big.

Da un certo punto di vista questo concetto ha funzionato dato che finora sono arrivati tre successi con Leclerc e uno con Sainz. Purtroppo, però, i Mondiali si conquistano con la costanza e arrivando al traguardo. E sotto questo profilo il team ha mancato.

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Dunque, oltre che sull’aspetto tenuta del veicolo, in vista della ripresa post estate la Scuderia ha fatto sapere che si focalizzerà sulla PU sotto ogni suo profilo.

In particolare verrà introdotto un nuovo sistema ibrido sebbene come riconosciuto dal responsabile del muretto “non sarà un elemento di svolta“.

Come detto lo svantaggio sugli austriaci è piuttosto rilevante, ecco perché difficilmente l’equipe modenese potrà pensare di puntare al titolo. Al contrario dovrà comunque lottare per mettersi in mostra, per dare una prova d’orgoglio e possibilmente aggiudicarsi qualche altra corsa nonostante negli ultimi gran premi la Mercedes sia tornata forte e abbia gettato un amo importante per la volata finale. Sia in Francia, sia in Ungheria entrambe le Frecce d’Argento sono salite sul podio. Ciò significa che se gli italiani vorranno ripetere certi exploit, non potranno permettersi distrazioni ed impasse.

Dobbiamo semplicemente continuare il nostro percorso di miglioramento, passo dopo passo, guardando ad ogni singolo appuntamento“, ha analizzato il manager italo-svizzero. “Sono convinto che abbiamo il potenziale per tornare ad imporci, ma questo non deve comportare un cambio di approccio. Nel nostro sport non c’è una bacchetta magica”, ha chiosato ribadendo la necessità di pazientare e affrontare la risalita gradino per gradino.

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