Bagnaia, parte la rimonta mondiale: ecco perché può crederci davvero

A Silverstone secondo successo di fila per Bagnaia, che ha tanti motivi per credere nella rimonta Mondiale nei confronti di Quartararo.

Chi dopo il weekend vissuto da Pecco Bagnaia avrebbe scommesso su di lui come vincitore del GP di Gran Bretagna? Forse in pochi. Già, perché quello inglese non è stato il fine settimana perfetto per il pilota Ducati, anche se, alla fine il risultato in pista ha detto che non solo ha vinto, ma ha anche guadagnato punti importanti in chiave iridata nei confronti del leader Fabio Quartararo. Ora è a 49 punti dal francese, ossia due gare piene, ma per il talento dell’Academy di Valentino Rossi adesso arriva il bello. E tutto può succedere.

Pecco Bagnaia (ANSA)
Pecco Bagnaia (ANSA)

Dopo la pausa estiva, Bagnaia voleva riprendere da dove aveva finito, ossia da quel successo ad Assen che gli aveva permesso di ricucire un primo grande strappo dalla leadership del campionato. Un successo che era stato solo un cioccolatino all’interno di una stagione che per il momento gli aveva regalato pochi alti e molti bassi. In particolare all’inizio l’italiano ha sofferto il mancato feeling con una Ducati che è stata davvero un laboratori di idee, ma mai uguale a se stessa. Un particolare questo che ha inciso nelle prestazioni di Pecco, abituato invece a lavorare su una moto e a cercarne prima l’assetto giusto per poi andare a migliorarla.

Solo a Jerez ha messo il primo tassello per un vero riscatto, ma qualcosa è andato storto. Infatti in sei gare (quelle prima dello stop) ha messo a segno tre vittorie e tre ritiri. Della serie “o tutto o niente”, non una filosofia perfetta per chi vuole puntare al pesce grosso, al titolo Mondiale, tutt’altro. La storia insegna infatti che un campionato lo si porta a casa sì con le vittoria ma soprattutto avendo una costanza di rendimenti importante, cosa che finora ha tenuto proprio Quartararo che, seppur in sella a una moto non così veloce rispetto a Ducati e Aprilia, ha ottenuto risultati grazie al suo talento e agli errori dei rivali.

Bagnaia, i motivi per cui crederci davvero

Se ad Assen il ducatista è stato aiutato anche dal primo vero errore di Quartararo, a Silverstone c’è stato molto di più. Pur soffrendo più del previsto nelle libere e in qualifica, la domenica Bagnaia è riuscito a condurre una gara accorta e concreta, dove è riuscito a sfruttare alla perfezione i momenti chiave che gli si sono presentati davanti e che gli hanno permesso di prendere la testa della corsa, difendendosi con le unghie e con i denti dall’assalto finale di Maverick Vinales, che in quel momento era il più veloce in pista.

I tempi sul giro in gara parlano chiaro: Bagnaia non era affatto il più veloce, ma il più costante e questo gli ha permesso di vincere una corsa “sporca”, ossia non perfetta ma comunque dove è emerso alla fine come il migliore ma senza acuti particolari. E durante la stagione, oltre alla fortuna e alla bravura, ci vuole anche questo “talento”. Nonostante un weekend non esaltante, ha sfruttato il momento per ottenere il massimo, come fanno i campioni veri nei momenti di difficoltà. Un particolare che deve tornargli utile nel resto del campionato, dove potrebbe vivere altre situazioni simili.

Fondamentale poi anche l’aspetto mentale, come ha confessato lui stesso nel post-gara. L’apporto dei colleghi di Ducati Bezzecchi e Marini, che gli hanno dato il feedback giusto sulla gomma da montare in gara, ma soprattutto i messaggi del mentore Valentino Rossi e del sempiterno ducatista Casey Stoner hanno sortito l’effetto giusto su Bagnaia, che ha avuto davvero un salto di qualità mentale domenica rispetto alle prove. Anche questo ha inciso nella tranquillità vista durante la corsa. E chissà che non possa esserlo da qui alla fine del campionato. I consigli di due campioni come loro possono fare la differenza.

Da adesso in poi Bagnaia ha chiaro l’obiettivo: ridurre ancora il gap di 49 punti, soprattutto nei prossimi due GP, che potrebbero essere davvero chiave in questo Mondiale. Infatti arrivano Red Bull Ring e Misano, due tappe che la Ducati ama particolarmente e che magari, con un bottino pieno, potrebbero proiettare l’azzurro di nuovo in corsa per il titolo. La doppietta non è così impossibile, anzi. Certo, anche Quartararo qui ha precedenti incoraggianti, ma come insegnano gli ultimi due GP l’imprevisto è dietro l’angolo. Magari uscire fuori da questa “doppietta” con due vittorie o comunque con un gap ridotto a meno di 30 punti può aprire davvero scenari imprevedibili per il finale di stagione. Lo scorso anno Bagnaia aveva quasi reso possibile l’impossibile: adesso è il momento di crederci, più che mai.

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