Red Bull, che colpaccio: ecco chi hanno “rubato” alla Mercedes

La Red Bull continua ad allargarsi ed è arrivato un nuovo acquisto, proveniente dalla Mercedes. Ecco di chi si tratta e che ruolo occupa.

In casa Red Bull c’è la consapevolezza che il futuro potrebbe essere davvero roseo. Il team di Milton Keynes, nato nel 2005, è arrivato al successo dopo poche stagioni, con Sebastian Vettel vice-campione del mondo nel 2009, anno che ha segnato l’ingresso degli uomini di Christian Horner nei top team.

Red Bull RB18 (ANSA)
Red Bull RB18 (ANSA)

Il quadriennio successivo è stato interamente dominato dal tedesco, che ha vinto ben quattro titoli mondiali costruttori consecutivi, così come la squadra anglo-austriaca ha fatto pentole e coperchi tra i costruttori, grazie anche all’apporto di Mark Webber. Con l’epoca power unit, è iniziato poi il dominio della Mercedes, con la squadra di Christian Horner che è entrata in crisi a causa della poca potenza e scarsa affidabilità dei motori Renault.

Dal punto di vista telaistico, la Red Bull è comunque sempre stata un riferimento, come ben si vedeva dalle prestazioni sui tracciati cittadini. Il team di Milton Keynes ha creduto nella Honda, dal momento che il rapporto con i francesi era ormai al capolinea, con Ferrari e Mercedes che, consci della grande forza di questa squadra, hanno subito posto il veto sul passaggio delle loro power unit alla concorrenza.

Dopo un paio di stagioni di apprendistato come il 2019 ed il 2020, dove sono comunque maturate le prime affermazioni, l’accoppiata composta dai giapponesi e dalla squadra anglo-austriaca ha iniziato a performare alla grande, vincendo il mondiale piloti con Max Verstappen lo scorso anno, mentre il costruttori del 2022 è ormai una pura e semplice formalità.

In questi ultimi giorni sono arrivate anche ottime notizie in chiave futura, visto che dal 2026, quasi al 100%, le unità propulsive verranno fornite dalla Porsche. La casa tedesca entrerà in F1 dalla porta principale, acquistando il 50% del team di Milton Keynes, e non è escluso che in futuro tutta la squadra potrebbe passare in mano al marchio di Weissach.

L’ultima esperienza della Porsche in F1 risale agli anni Ottanta, quando arrivarono tre mondiali piloti consecutivi e due costruttori con la McLaren tra il 1984 ed il 1986, ai tempi di Niki Lauda prima ed Alain Prost poi. In seguito, i tedeschi si sono concentrati esclusivamente sull’endurance e su altre competizioni, con tantissime vittorie arrivate alla 24 ore di Le Mans, sia in classe regina che nelle GT.

Il futuro del team di Horner è davvero glorioso, viste le nefandezze della Ferrari ed una Mercedes che, almeno per ora, sembra aver perso lo smalto del passato, anche se il team di Brackley sta recuperando in fretta. Nelle ultime ore, i “bibitari” hanno piazzato un altro colpaccio, strappando un pezzo grosso del reparto motori proprio alla casa della Stella a tre punte.

Red Bull, preso Phil Prew dalla Mercedes

La Red Bull, che fino al 2025 continuerà a gestire in proprio le power unit Honda, sta continuando ad ampliare il suo reparto motori, ed un altro grande nome del comparto powertrain della Mercedes arriverà presto a Milton Keynes. Si tratta di Phil Prew, capo della divisione motori del team di Brackley.

Il tecnico ha un lunghissimo passato in F1 alle spalle, considerando l’esperienza di ben un quarto di secolo con la McLaren. In seguito è passato alla Mercedes, facendo parte e dirigendo a lungo il gruppo di lavoro artefice delle strabilianti power unit turbo-ibride che hanno dominato la scena sino allo scorso anno.

La Red Bull, secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, si è assicurata le sue prestazioni, ma Christian Horner non ha alcuna intenzione di fermarsi qui: “I gruppi che gestiscono i motori stanno andando di bene in meglio. Abbiamo appena presto delle altre persone e reclute, che saranno annunciate a breve, e questo è davvero eccezionale e promettente per quello che riguarda il nostro progetto, sia presente che futuro“.

Il team principal ha poi concluso, parlando con grande entusiasmo del futuro della sua squadra: “Credo che le cose stiano davvero prendendo una forma ben precisa in questo periodo. A Milton Keynes siamo passati da una zona industriale o da alcune unità di una zona industriale a un campus tecnologico. L’investimento della nostra azienda è stato enorme negli ultimi tempi. Il primo nostro propulsore si accenderà a breve. È stata una curva di apprendimento ripida, ma abbiamo avuto la possibilità di prendere dei talenti fenomenali“.

C’è poco da fare, la professionalità che c’è nella squadra di Horner può avere eguali sono in Mercedes, ma tutti gli altri, anche per motivi economici, non possono minimamente pensare di avere delle scuse. L’unica ad essere accusabile è la Ferrari, che continua a credere in persone che non dovrebbero più avvicinarsi ad un circuito, ed i risultati scadenti sono tutti gli occhi di tutti.

Inutile sperare in una crescita per il 2023, quando solo la Mercedes, forse, potrà sperare di dar battaglia a Max Verstappen e di riaccendere lo spettacolo. Altrimenti, si aprirà un lungo ciclo di passeggiate per il fenomeno olandese, che ha davvero tutte le carte in regola per diventare il più grande di sempre.

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