F1, Ferrari fa scudo intorno a Leclerc: ecco il piano di Binotto

Dopo il clamoroso errore al Paul Ricard, sono piovute tantissime critiche su Charles Leclerc. La Ferrari sa di avere un patrimonio da preservare.

A Maranello sono tutti consapevoli che Leclerc rappresenta la più grande risorsa del Cavallino. E’ risultato evidente al termine di uno dei Gran Premi più amari nel passato recente della Ferrari. Dopo le avarie tecniche e gli sbagli al muretto, è arrivato puntuale il primo vero grave errore della stagione dell’alfiere monegasco. Tutti i piloti sbagliano, ma lo fanno maggiormente quando costretti a vincere a tutti i costi. Dopo il successo in Austria, tra mura nemiche, il #16 si è sentito nella condizione di dover continuare la striscia positiva.

Mattia Binotto Charles Leclerc Ferrari (Ansa Foto)
Mattia Binotto Charles Leclerc Ferrari (Ansa Foto)

La Rossa non trionfa in tre gare consecutive dal 2019. In quell’occasione Leclerc a Spa e Monza e Sebastian Vettel a Singapore segnarono l’ultimo tris di successi. Dopo la doppietta del 22 settembre 2019, sotto le stelle di Singapore, la Scuderia ha dovuto aspettare ben due anni e mezzo prima di ricalcare il podio. Leclerc ha patito le pene dell’inferno sulla SF1000 e sulla SF21, non riuscendo a concretizzare le poche chance avute. Probabilmente la Rossa avrebbe potuto vincere, nella passata stagione, solo a Montecarlo, ma il #16 non prese parte al Gran Premio. Il crash in qualifica, dopo aver ottenuto la pole, risultò fatale all’idolo di casa.

In quell’occasione si sottolineò l’errore dei tecnici che diedero il via libera, dopo un approfondito check up dell’auto. Purtroppo nel giro di allineamento Charles dovette alzare bandiera bianca. In questa stagione Leclerc era stato quasi perfetto sino alla tappa al Paul Ricard. L’unica sbavatura era arrivata ad Imola nel tentativo di recuperare la seconda piazza ed evitare una doppietta Red Bull Racing in Italia. L’azzardo, in quell’occasione, poteva starci, ma Charles concluse al sesto posto. La vera batosta è stata quella in Francia, quando tutto sembrava sotto controllo. La Ferrari, ancora una volta, aveva dimostrato di essere competitiva, ma il monegasco ha perso il controllo della vettura. Gli è partito il posteriore ed ha finito la sua corsa contro le barriere. Bye bye ai sogni di rimonta mondiale e grande delusione per il pubblico accorso sulle tribune e a casa.

Leclerc, da grande uomo, non ha cercato alibi. Ha chiesto semplicemente scusa alla squadra a ha ammesso che determinati errori non sono possibili. La realtĂ  è che l’intera squadra non si è dimostrata all’altezza del compito. L’unica frase pronunciata in questa annata da Mattia Binotto che corrisponde alla realtĂ  attuale della Ferrari è “essere competitivi è un dato di fatto, diventare campione del mondo è un compito di altro livello“. La Red Bull Racing si è dimostrata piĂą squadra, esente da colpe strategiche e pronta a trasmettere sicurezza ai suoi driver. Max Verstappen è il campione in carica, ma è molto piĂą facile essere sicuri quando si è circondati da un team che non sbaglia quasi mai.

Ferrari fa quadrato intorno a Leclerc

Charles si è dimostrato, come sempre, maturo e signorile. Nelle interviste post gara ha manifestato tutta la sua delusione, con quel tocco di spontaneità che lo caratterizza. Verstappen, dall’altro lato del ring, è cresciuto commettendo errori, esagerando e lottando come un leone contro il migliore di tutti di questa generazione: Lewis Hamilton. Il fatto che il #33, oggi numero 1 della griglia, abbia detronizzato il sette volte iridato della Mercedes, gli ha dato ulteriori certezze. Leclerc non è mai stato in lotta per un mondiale e sino allo scorso anno, era impegnato a conquistare qualche sporadico podio.

Charles va apprezzato, nel suo percorso di crescita, anche per la sua onestà intellettuale, ma bisogna riconoscere che Max ha un carattere diverso e una storia molto più lunga e significativa in Formula 1. Oramai ha acquisito una consapevolezza assoluta nei propri mezzi, rasentando la perfezione. Al di là di ciò che racconteranno i detrattori, la stagione scorsa del pilota della Red Bull Racing ha rasentato la perfezione. Hamilton, dall’alto della sua esperienza, ha commesso più errori, per poi rimontare nel finale, ma Verstappen non ha rubato nulla. L’errore di Masi ha avuto un peso specifico importante, ma tante altre decisioni nel corso del 2021 sono state dubbie. La stampa italiana ha calcato la mano, dopo il GP di Francia, puntando il dito sul giovane monegasco. Leclerc si è ritrovato in una condizione da dentro o fuori, a causa degli innumerevoli errori della squadra. Ora è scivolato a 63 punti dal leader olandese. Per la Ferrari è in arrivo un’altra tegola: Leclerc presto in penalità per il motore.

A Maranello hanno protetto l’astro nascente. “Ho detto a Charles che è un campione e che ci sono dieci gare da vincere, abbiamo perso punti in molti modi. Il merito va dato a questa Ferrari per aver fatto un passo avanti incredibile. Ci sono cose che possono succedere quando si guida al limite. Parleremo con lui piĂą tardi per discutere e giudicare, ma al momento c’è nessun motivo per biasimarlo. Sono abbastanza sicuro che imparerĂ . Abbiamo sempre visto che Charles reagisce molto bene quando commette errori. E sono abbastanza sicuro che tornerĂ  in Ungheria piĂą forte e piĂą affamato“, ha annunciato prontamente Mattia Binotto a Sky Sport F1.

Carlos Sainz, su MARCA, ha subito dichiarato: “E’ una curva in cui abbiamo lottato un po’ con la macchina dietro per tutto il weekend. Sono cose che succedono”. Lo spagnolo è consapevole che tutti possono commettere errori e guidare al limite un’auto di F1 non è così semplice come sembra. Nel 2022 ogni piccola sbavatura ha avuto delle conseguenze pesantissime. Da una strategia errata, ad un errore alla guida dei piloti. Verstappen merita la leadership, ma se il vantaggio fosse stato di una ventina di punti, nessuno avrebbe gridato allo scandalo. L’ex campione F1, Jacques Villeneuve, ha bastonato Leclerc e la Ferrari: “Così non ce la faranno”. Nella graduatoria dei team, infatti, la Red Bull Racing è a 396 punti, davanti alla Scuderia a 314. La Mercedes è a 270, a -44 punti dalla Ferrari.

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