F1, Sainz ha una sola certezza sul motore Ferrari: fan al settimo cielo

Il pilota spagnolo, Carlos Sainz, ha spifferato tutto sui problemi di affidabilità della Ferrari. Ecco cosa sta succedendo a Maranello.

Sainz ha dovuto ingoiare l’ennesimo boccone amaro della sua annata, sul breve tracciato del Red Bull Ring. Vi erano tutte le premesse per un risultato splendido per la Rossa, ma alla fine Leclerc è stato l’unico ferrarista a tagliare il traguardo. Considerato il contemporaneo ritiro di Sergio Perez, alfiere del team austriaco, non è stato un disastro assoluto in termini di classifica. Dopo il trionfo di Silverstone, il #55 si era convinto di poter lottare con i due duellanti alla corona, avendo recuperato tanti punti nelle scorse settimane.

Carlos Sainz (Ansa Foto)
Carlos Sainz (Ansa Foto)

Lo zero in classifica in Austria potrebbe aiutare i vertici della Scuderia a stabilire delle gerarchie chiare d’ora in avanti. Sainz dovrebbe aiutare Leclerc nella sfida alle RB, ma nulla è ancora stato chiarito in tal senso. Prima della tappa austriaca, infatti, il team principal della Rossa aveva stabilito che i piloti sarebbero stati liberi di lottare. Gli effetti di una tale posizione liberale hanno condotto i “Carli” a lottare come galli per una seconda posizione nella Sprint Race. Il madrileno si era riportato a 12 punti da Charles, a seguito del terzo posto di sabato scorso. Con il successo del #16 nel GP d’Austria e il contemporaneo ritiro del #55, quest’ultimo è scivolato a -37 dal teammate e a -75 punti da Max Verstappen.

In classifica piloti guarda tutti dall’alto in basso sempre l’olandese della Red Bull Racing a quota 208, Charles Leclerc è salito a quota 170 punti, Sergio Perez, ora terzo, è a 151. Sainz ora dovrà prestare attenzione anche a George Russell che si è rifatto sotto in graduatoria, a soli cinque punti. L’inglese, alfiere della Mercedes, ha visto anche rimontare, di gran carriera, il sette volte iridato, Lewis Hamilton. In questa fase Carlos è più vicino ai piloti Mercedes, di quanto sia ai rivali alla corona iridata. Per lui non sarà facile resettare, per l’ennesima volta, e ripartire per l’ennesimo tentativo di rimonta. Nella classifica costruttori la Red Bull Racing è a 359 punti, davanti alla Ferrari a 303. La Mercedes è a 237 punti, a -66 punti dalla Rossa. Mattia Binotto ha svelato il segreto della F1-75: ecco come hanno recuperato sulla Red Bull Racing.

Leclerc e Sainz hanno avuto il piacere di salire su un’auto competitiva. Dopo due anni e mezzo di sofferenze, i tifosi della Rossa hanno provato il brivido della vittoria, subito nel GP inaugurale del Bahrain. Leclerc, inoltre, si è ripetuto in Australia. La F1-75 ha regalato alla Ferrari quattro vittorie sin qui (tre le ha conquistate il monegasco, mentre Sainz ha vinto in Inghilterra). L’aspetto positivo è che la Rossa ha trionfato su due piste dove avrebbe potuto e dovuto, in teoria, perdere il confronto con la RB18. Le caratteristiche dell’auto ad effetto suolo austriaca si sarebbero dovute sposare alla perfezione con le caratteristiche degli ultimi due tracciati. La F1-75 si esalta, invece, nei tratti misti con curve lente, grazie ad una agilità straordinaria.

Sainz e i problemi di affidabilità della Ferrari

Oltre agli errori di strategia, la grande preoccupazione a Maranello, al momento, riguarda le Power Unit Superfast. La squadra ha lavorato per anni su un nuovo motore super performante. Le prestazioni sono di alto profilo, ma la F1-75 è stata già costretta ad alzare bandiera bianca in quattro occasioni per avarie varie. I DNF più eclatanti, a Barcellona e Baku, hanno sottratto a Leclerc due vittorie sicure. Il monegasco era leader delle corse, quando è stato abbandonato dalle Power Unit. Sainz, invece, era sempre in bagarre per un piazzamento sul podio quando ha avuto i problemi tecnici.

L’immagine dell’auto dello spagnolo in fiamme è qualcosa di difficile da dimenticare. Al Red Bull Ring Carlos ha corso un grosso rischio, non essendo stato aiutato degnamente dai commissari. L’auto è scivolata all’indietro e il pilota si è sollevato dall’abitacolo, qualche istante prima che l’incendio divampasse e coprisse la vettura. Carlos sarà costretto a partire dal fondo dello schieramento in Francia, salvo miracoli. La stessa sorte è toccata a Charles in Canada. In quell’occasione il #16 riuscì a rimontare sino alla quinta piazza. I problemi di affidabilità stanno diventando un fattore serio in casa Ferrari e rischiano di spianare la strada alla squadra avversaria.

La Red Bull Racing, infatti, pare aver risolto tutti i problemi iniziali. Dopo 3 ritiri nei primi 3 GP della stagione, la RB18 si è dimostrata una monoposto molto affidabile. La Mercedes, invece, non ha mai ritirato una vettura per problemi tecnici. Il motore Ferrari si è rivelato essere il più performante, ma anche il più fragile. Ne sanno qualcosa anche i team motorizzati Ferrari. Haas e Alfa Romeo sono andati incontro a diversi imprevisti. Nonostante tutto, Sainz è contento della F1-75. Lo dimostrano alcune dichiarazioni raccolte dal sito ufficiale della F1. “Come team, rimaniamo motivati ​​e uniti. Stiamo affrontando questo dosso insieme, il che è positivo per via del passo avanti che abbiamo fatto con il motore quest’anno. Preferisco fare questo passo e avere questi problemi piuttosto che avere un’unità di potenza sottodimensionata che è affidabile. Abbiamo fatto un ottimo lavoro con l’unità di potenza in questa stagione e ora abbiamo alcuni problemi che sono sicuro che risolveremo in futuro, ma dopo l’Austria è stato molto difficile trovare il giusto parole”, ha spiegato lo spagnolo.

In sostanza Carlos preferisce un motore potente con qualche problema rispetto a uno meno performante e affidabile. Con il congelamento dei motori a Maranello hanno preferito una PU top sul piano delle prestazioni, decidendo di progredire nel corso dei mesi successivi in base alle correzioni consentite dalle normative sull’affidabilità e sulla sicurezza. Il madrileno ha aggiunto: “In Austria abbiamo perso una doppietta che era abbastanza evidente. Il nostro passo, soprattutto con la gomma dura, era molto buono. Anche il degrado era alto, ma ce l’abbiamo fatta molto bene. Nell’ultima sessione la macchina era ottima fino a quando non abbiamo avuto il problema e ci siamo dovuti ritirare. Il risultato è stato difficile da accettare, sia io che la squadra abbiamo perso molti punti nella lotta per il Mondiale”.

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