Aprilia, Massimo Rivola rivela il segreto del successo

Massimo Rivola, a.d. Aprilia, riassume la scalata al vertice della RS-GP, unica moto che per ora riesce a impensierire il leader Fabio Quartararo.

Aprilia è la vera sorpresa di questa stagione 2022. Fino alla vigilia del Mondiale in pochi avrebbero scommesso sulla RS-GP, invece alla pausa estiva è l’unica moto a poter impensierire il leader e campione Fabio Quartararo. Aleix Espargarò è secondo in classifica a -21 punti dal francese della Yamaha e ha collezionato una vittoria e quattro podi nelle prime undici gare.

Aleix Espargaro (foto LaPresse)
Aleix Espargaro (foto LaPresse)

Parte del merito va attribuita a Massimo Rivola che dal 2019 ricopre il ruolo di a.d., capace di apportare cambiamenti all’interno dell’azienda con l’ingresso di nuove figure ingegneristiche ereditate dal mondo della Formula 1 e altri team della MotoGP. Una decisa accelerazione sullo sviluppo della moto di Noale che ha permesso di raccogliere i frutti in questa stagione a dir poco entusiasmante.

Quattro Aprilia nella stagione 2023

Dall’arrivo di Massimo Rivola sono stati possibili alcuni cambiamenti decisivi come ll passaggio al motore V4 a 90°, poi l’attenzione si è focalizzata soprattutto sull’aerodinamica. Inoltre quelli di Noale hanno saputo sfruttare al meglio le concessioni e a settembre potrebbe arrivare una terza specifica di motore. “Ogni anno abbiamo aumentato il nostro personale in Aprilia Racing. Siamo riusciti a trovare dei tecnici molto bravi“, spiega Rivola a Speedweek.com.

Tra le figure chiave anche Stefano Romeo e Michele Fantini che hanno consentito di accumulare molta competenza. Con l’arrivo di Maverick Vinales si è formata una line up piloti di massimo rispetto. Dal prossimo anno Aprilia avrà per la prima volta anche un team satellite e questo farà in modo di avere quattro moto in griglia e poter accelerare sull’evoluzione, anche se perderà le concessioni. Nel mirino di Rivola e del team di Razlan Razali ci sono Miguel Oliveira e Raul Fernandez.

Per gli annunci c’è ancora da attendere e tutto sarà ancora possibile fino alla ripresa del Mondiale. “Non abbiamo fretta. Dobbiamo anche tenere d’occhio il business plan e il budget che abbiamo per il team satellite. La scelta dei driver non presenta problemi. Ecco perché non passo notti insonni. Quello che mi preoccupa è allestire buone strutture per il team del cliente. Ci stiamo lavorando“.

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