Vettel e Bottas guidano la protesta dei piloti di F1: ecco cosa succede

Sostanze tossiche starebbero invadendo l’abitacolo dei protagonisti del Circus. Per questo Vettel si è fatto portavoce del malcontento.

Al termine della gara di domenica scorsa a Spielberg Sebastian Vettel è sceso dall’auto con il viso sporco di nero. Un ritorno all’automobilismo d’antan che non può non far sorgere la domanda sul perché sia accaduto e stia accadendo.

Sebastian Vettel (Ansa Foto)
Sebastian Vettel (Ansa Foto)

La risposa sta nello sfogo dei freni anteriori che finisce per far arrivare nel cockpit le particelle di carbonio. Questo perché secondo le regole del 2022, creata per agevolare l’avvicinamento delle vetture, l’uscita dell’aria calda non può più  avvenire all’esterno delle ruote esteriori, bensì dallo stesso lato delle prese di raffreddamento.

Vettel e Bottas denunciano l’inquinamento

Già in occasione del primo weekend stagionale in Bahrain il duo McLaren formato da Lando Norris e Daniel Ricciardo aveva lamentato la presenza di sostanze tossiche in auto, ma poi la questione era stata fatta cadere nel vuoto, forse perché c’era altro a monopolizzare l’attenzione.

Adesso però si sono fatti avanti pure il tedesco dell’Aston Martin che ha domandato formalmente alla FIA di intervenire e il finnico dell’Alfa Romeo Valtteri Bottas secondo cui il problema starebbe nel confronto ravvicinato tra le macchine.

L’ex Mercedes ha confessato alla tv britannica SKY Sports UK di aver notato dei frammenti neri dopo aver starnutito nei minuti immediatamente successivi alla fine di un GP.

E’ qualcosa su cui si deve lavorare in quanto ci arriva molta polvere dei freni  e questo non è un bene per la salute”, ha dichiarato. “Spero che la Federazione esamini la problematica e intervenga“.

E in effetti la vicenda è seria e non può essere presa sottogamba. Il carbonio può infatti provocare alla lunga della malattie polmonari e in una F1 sempre più attenta alla sicurezza, sarebbe davvero anacronistico non trovare una soluzione.

A mio avviso respiriamo ciò che esce dalla monoposto che precede e personalmente preferirei dell’aria pulita”, ha considerato il driver di Nastola conscio però di non sapere quale suggerimento dare.

Come detto la modifica al sistema di emissione dell’aria era stata studiata dall’equipe tecnica federale capitanata da Nikolas Tombazis per evitare vortici aerodinamici ed incrementare lo spettacolo e i sorpassi.

Adesso però è chiaro che interverrà la commissione medica e a quel punto bisognerà individuare un compromesso per tutelare l’azione in corsa e ugualmente la salute dei corridori.

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