Mangiare alla guida è consentito dal Codice della Strada? Rimarrete stupiti

In questo articolo vi daremo la risposta all’interrogativo. Ecco cosa dice il Codice della Strada circa l’opportunità di fare spuntini mentre si è alla guida della propria auto.

Guidare un’automobile è un’attività che comporta un dispendio di energie notevole e a volte il desiderio di mettere qualcosa sotto i denti prende il sopravvento. In particolar modo quando si affrontano lunghe tratte autostradali è, sempre, importante rimanere ben idratati e avere lo stomaco pieno. Un calo di zuccheri, ovviamente, può portare anche ad un calo di attenzione alla guida. Una usanza del Belpaese è quello di preparare degli ottimi panini o portarsi con sé degli snack pronti da consumare durante il viaggio in auto quando l’appetito si fa sentire.

Mangiare alla guida (Adobe Stock)
Mangiare alla guida (Adobe Stock)

È sempre più comune organizzare spostamenti con una pianificazione anche della merenda da consumare in auto, anche per evitare i costi sempre superiori dei prodotti degli Autogrill, ma occorre fare molta attenzione. Uno studio di qualche anno fa dell’Università di Leeds ha dimostrato che guidare con un panino in mano è pericoloso tanto quanto farlo da ubriachi. Mangiare mentre si guida, secondo lo studio britannico, rallenterebbe i riflessi mediamente del 44%, mentre tenendo in mano una bevanda si rallentano del 22%. Inevitabilmente il guidatore è costretto a correggere la traiettoria il 18% più spesso di quanto non facciano abitualmente. L’analisi condotta dall’Università di Leeds dovrebbe invitare tutti gli automobilisti a fermarsi nelle aeree di servizio o nelle piazzole di sosta per consumare un pasto o dissetarsi.

Importante aspetto da ricordare, non si può sostare nelle aeree d’emergenza, che sono riservate ai mezzi con guasti o altre problematiche. Si può anche sostare nelle aeree parcheggio degli Autogrill, magari andando in bagno a lavarsi prima le mani. Non sempre, però, quando si avvertono i morsi della fame, durante un viaggio, ci si ferma. A stomaco vuoto persino il rumore dell’auto può provocare ancora più appetito. Per non rallentare i tempi del viaggio, specialmente in tratte lunghe, si finisce per mettere sotto i denti il primo snack che capita. Si consigliano sempre pasti leggeri e di non esagerare con le calorie. Il rischio della sonnolenza è sempre in agguato. Il colpo di sonno a seguito di un pasto abbondante può risultare fatale. Assolutamente è preferibile mangiare una insalata, della frutta o panini non troppo pesanti.

Un altro problema quando si corre e si addenta un alimento con poca attenzione è quello di ingozzarsi alla guida. Può capitare di dover bere con urgenza e di dover distogliere, in preda al panico, le mani dal volante. Purtroppo sono avvertenze ben note che non si rispettano quasi mai. Tutti sanno che la digestione potrebbe, inoltre, compromettere la capacità di concentrazione del conducente, con conseguenze anche gravi alla guida. La cosa ideale sarebbe mangiare, fare due passi e rimettersi al volante senza fretta. Chi si sposta quotidianamente per lavoro sa bene come si affrontano “pasti al volo”, e il Codice della Strada non afferma che mangiare in auto sia del tutto vietato. L’articolo 173 del CdS vieta categoricamente l’uso del telefonino, riferendosi solo e soltanto all’uso dello smartphone senza dispositivi auricolari o viva voce.

Cibarsi alla guida, quando scattano le sanzioni

Vi sono delle fattispecie non consentite dalla legge, anche perché, in determinati casi, consumare cibi alla guida può essere pericoloso. L’art. 141 del CdS prevede al secondo comma l’obbligo per il conducente di conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile. Questa norma, sostanzialmente, vieta tutte le condotte che possono comportare una distrazione o un rallentamento dei riflessi. Come ha stabilito lo studio dell’Università di Leeds, il calo è sensibile e documentato. L’aria condizionata in auto, in aggiunta, può farci prendere una multa quest’anno? Ecco la verità.

L’art. 169 del CdS annuncia che il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida. Si tratta quindi di una ulteriore specificazione della disposizione precedente, che sembra però far riferimento più al libero uso delle mani che non delle altre parti del corpo. Le mani dovrebbero essere sempre salde sul volante, per qualsiasi evenienza, soprattutto se si dispone di un veicolo con cambio manuale che necessita di un intervento continuo. Guidare con il braccio fuori dal finestrino è vietato? Ecco che multa si rischia.

Il combinato degli articoli 141 e 169 del Codice della Strada porta ad una verità scomoda per tutti gli automobilisti. In caso di violazione dell’articolo 169 si rischia una multa da un minimo di 85 euro a un massimo di 338 euro. Invece, la sanzione per la violazione dell’art. 141 va da un minimo di 41 euro ad un massimo di 169 euro. Una vera batosta per gli automobilisti perché le mani devono essere sempre ben salde sul volante o, comunque, non impegnate in altre azioni o con oggetti. Quindi attenzione massima alla guida e tenete a mente questo articolo la prossima volta che vi metterete a mangiare in auto.

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