F1, George Russell pronto al riscatto: le sue parole emozionano

Il giovane della Mercedes, George Russell, è carico in vista della Sprint Race e del Gran Premio d’Austria. Ecco cosa si è messo in testa.

Il nativo di King’s Lynn immaginava un Gran Premio di casa molto diverso. Dopo aver concluso le prime nove gare della stagione sempre in top 5, Russell è crollato sul più bello, davanti ai suoi fan. Non è stato un weekend fortunato, a partire dalle qualifiche. La Mercedes, a quel punto, ha provato l’azzardo, lanciando il giovane su gomme hard. La partenza sarebbe risultata difficile, ma poi avrebbe avuto un vantaggio nel prosieguo della corsa.

George Russell (Ansa Foto)
George Russell (Ansa Foto)

Il #63 è partito malissimo, pattinando e non trovando la giusta aderenza. Dopo pochi metri si è toccato con Pierre Gasly che è sbucato dalle retrovie. La sensazione è che il pilota della Mercedes sia rimasto sorpreso dall’arrivo dell’AlphaTauri. Il francese ha toccato, leggermente, Russell al retrotreno anche perché quest’ultimo ha stretto la traiettoria. Il driver della Mercedes ha perso il controllo della vettura a tutta velocità, finendo per centrare in pieno la fiancata del cinese dell’Alfa Romeo Racing. Zhou Guanyu si è cappottato e ha terminato la sua corsa, volando sopra le gomme. L’Alfa si è incastrata tra la barriera protettiva che separa la pista dalle tribune e lo spazio interno delle gomme.

Un incidente pauroso che ha spaventato tutti, compreso Russell. Il pilota ha visto la scena ed è corso giù dalla sua W13 incidentata. L’ex Williams ha chiamato i soccorsi, facendo segno che Zhou era incastrato a testa in giù. Il rischio, in questi casi, è anche che l’auto prenda fuoco. Un impatto del genere può portare a conseguenze fisiche drammatiche, ma per fortuna l’halo ha salvato la vita al driver dell’Alfa Romeo. Sono stati attimi di paura e si è temuto il peggio. Russell ha dimostrato di essere un campione dal grande cuore anche fuori dall’abitacolo. Il giovane, al suo primo anno in Mercedes, sta dando il massimo. Il pilota di King’s Lynn, al momento, può ambire a conquistare, regolarmente, la quinta piazza e sta vincendo il confronto interno con il sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton.

Il giovane sognava, naturalmente, di arrivare in un team in lotta per i titoli mondiali, come era sempre accaduto negli otto anni precedenti. Difatti il classe 1998 aveva fatto proclami altisonanti ad inizio anno. La W13, invece, si è rivelata una vettura estrema, ma ricca di problemi. L’auto “senza pance” si è rivelata essere fallimentare sin dai primi test prestagionali. La Mercedes è, nettamente, dietro a Ferrari e Red Bull Racing e continua ad esserlo nonostante gli sforzi e gli aggiornamenti dei tecnici. Il porpoising ha limitato il reale potenziale dell’auto ad effetto suolo teutonica. Russell ha conquistato tre podi, in Australia, Spagna e Azerbaijan, approfittando degli errori e dei problemi tecnici dei driver dei competitor.

Le emozioni di George Russell

Il pilota vuole riscattarsi sul tracciato austriaco. Naturalmente George ha spiegato che i progressi di Silverstone vanno valutati su una pista molto diversa. La wing car teutonica ha fatto clamorosi passi in avanti rispetto alle prime gare del 2022 e pian piano il team di Brackley sta uscendo dalla crisi. Il fatto che George sia davanti ad Hamilton in classifica piloti, guidando una delle peggiori Mercedes di sempre, è indicativo del potenziale devastante del britannico. Potrebbe essere il futuro Hamilton, ma per ora il giovane è concentrato sulla prossima tappa. Ecco gli orari del weekend. Al momento della presentazione della wing car, l’inglese era convinto che la Mercedes gli avesse confezionato un bolide di alto profilo. Ora è previsto un nuovo sviluppo.

Per lottare per podi e vittorie, ad ogni fine settimana, il #63 avrebbe bisogno di una monoposto all’altezza del suo grande talento. Le caratteristiche dell’auto comportano una perdita improvvisa di carico aerodinamico che determinano saltellamenti e cali di prestazioni. Il porpoising ha creato anche grattacapi fisici ai due driver britannici. Il sette volte campione del mondo si è lamentato più del giovane teammate. George ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, riuscendo ad approfittare di ogni occasione utile per ottenere il massimo.

In conferenza stampa, in merito all’incidente del primo giro di Silverstone, Russell ha dichiarato: “E’ stata una reazione naturale (uscire dall’auto ndr). Ovviamente c’è stata una bandiera rossa in gara e vedere un incidente così terribile mi ha portato a fare questo anche perché ho pensato che, comunque, per me sarebbe stata finita per come era ridotto la macchina. Invece, in realtà, non lo sarebbe stata per quello che abbiamo scoperto. Però mi sono fatto prendere dalle emozioni. Sicuramente c’è stata anche della frustrazione perché avrei potuto tornare in pista e probabilmente anche fare un bel risultato”.

La W13 è sembrata in crescita in Inghilterra. Russell ha spiegato: “Non dobbiamo lasciarsi prendere troppo dall’entusiasmo perché sicuramente Silverstone è un circuito particolare e su quelle curve, sicuramente, avevamo tanto carico aerodinamico e sicuramente un bel potenziale. Qui, però, troviamo un tipo di tracciato diverso con curve a media velocità e non ad alta velocità. Quindi, sicuramente, a Silverstone abbiamo fatto un passo nella direzione giusta e abbiamo compreso tante cose, in questo weekend ci riproveremo e vedremo come andrà”.

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