F1, Carlos Sainz è insaziabile: ora ha un nuovo obiettivo nella testa

Il pilota della Ferrari, Carlos Sainz, fresco vincitore a Silverstone, ha parlato in conferenza stampa del suo prossimo obiettivo.

Dopo aver sfatato il tabù della prima vittoria e della prima pole position in carriera, Carlos Sainz si appresta a prendere parte al doppio appuntamento austriaco. Il circus è pronto a deliziare i fan con la seconda sprint race dell’anno e l’undicesimo GP. Il morale del madrileno è alle stelle e il distacco dal suo compagno di squadra è, ora, di soli 11 punti. La vittoria di domenica scorsa, comunque ha portato anche a dei malumori. Vi sono state aspre critiche alle scelte del muretto Ferrari che hanno portato il ventisettenne sul primo gradino del podio.

Carlos Sainz (Ansa Foto)
Carlos Sainz (Ansa Foto)

Carlos, dal canto suo, si è goduto il momento, imponendosi grazie ad una strategia che gli ha spianato la strada. Non è stato il più veloce in qualifica in Inghilterra, ma ha ottenuto la pole position. Nel GP non era il driver più veloce, ma alla fine l’ha spuntata sul compagno di squadra. Le indecisioni degli uomini della Scuderia hanno sollevato un polverone di critiche. Una importante doppietta era alla portata della squadra modenese, ma tutto si è complicato a causa di un mancato team order, al momento opportuno. Charles Leclerc ha chiesto alla squadra un aiuto indispensabile, nella prima parte della corsa, affermando “Fate qualcosa, per piacere”. La squadra ha reagito al trentesimo giro con un “liberi di lottare”, che ha creato più confusione che altro.

Solo dopo diversi minuti, quando Sainz non ha ottenuto il crono richiesto dalla squadra per tenere la leadership della corsa, vi è stato l’atteso swap. Dopo il lungo di Carlos, nella prima parte di gara, quando Verstappen ha iniziato a dettare il passo, gli uomini al muretto della Ferrari avrebbero potuto, immediatamente, switchare le posizioni. L’attesa non ha permesso a Leclerc di creare un gap di otto, nove secondi che avrebbe preservato il finale di gara del monegasco. L’imprevisto, infatti, è arrivato puntuale con una Safety Car messa in pista per l’avaria tecnica dell’Alpine di Esteban Ocon. Il team Ferrari ha scelto di far rientrare Sainz, montandogli le soft, mentre ha lasciato Leclerc sulle mescole hard.

CL16 è stato sopravanzato subito da Carlos che aveva ben altra velocità con le mescole rosse. Leclerc è stato anche superato da Sergio Perez e Lewis Hamilton, finendo quarto, insidiato anche da Fernando Alonso. Per lo spagnolo, naturalmente, è un momento meraviglioso. Ha atteso la bellezza di 150 Gran Premi prima di poter festeggiare il suo primo trionfo in F1. Carlos ha dimostrato, sotto un certo punto di vista, carattere e quel pizzico di egoismo che caratterizza tutti i piloti. È stata la squadra ad averlo messo nelle condizioni di attaccare. A Sainz è stato chiesto di tenere dieci lunghezze di macchina dal suo compagno di squadra, ma ha scelto la sua strada. Inevitabilmente sarebbe stato impossibile tenere alle sue spalle Perez e Hamilton, rischiando di far vincere i competitor.

Il pensiero di Carlos Sainz

La differenza prestazionale tra Sainz e Leclerc, nel corso dell’anno, è stata clamorosa e avrebbe dovuto invitare il team a fare scelte diverse. Per Leclerc è stata un’altra gara dove avrebbe potuto raccogliere di più di quanto, alla fine, ha ottenuto. La classifica costrutto vede sempre prima la Red Bull Racing a 328 punti, davanti alla Scuderia a 265. La Mercedes è terza, a quota 204 punti. Il team con sede a Milton Keynes ha conservato un ampio margine sugli inseguitori. La Rossa dovrà rispondere, immediatamente, a casa del team austriaco. Un compito non facile considerato il dominio degli ultimi anni del team Red Bull Racing. Ecco gli orari del weekend.

Carlos Sainz, dopo le emozioni di Silverstone, ha dichiarato: “Non sono in grado di descriverlo perché è qualcosa che è molto personale. È difficile da spiegare quello che succede dentro la testa, sarebbe troppo complesso da spiegare, però posso soltanto dire che è una sensazione grandiosa e che, piano piano, mi sto abituando e la sto assimilando negli ultimi giorni. Allo stesso tempo essendo un back to back con un weekend con la Sprint Race, non c’è tanto tempo per pensarci. Si ricomincia subito con l’Austria. Se c’è qualcosa che questa vittoria mi ha dato è più fame per riprovarci il prima possibile e continuare a lottare per le vittorie”. La F1 porta sfortuna alla Ferrari? Ecco cosa hanno pubblicato.

Carlos è volato in Italia per festeggiare il suo primo trionfo in F1. “È stato grandioso – ha analizzato il madrileno – è stato bello perché avevo già pianificato di tornare a Maranello. Ho avuto la possibilità di fare dei giri con la triposto che abbiamo avuto a Fiorano con i mei amici e poi hanno passato le giornate successive con me e abbiamo festeggiato un po’. È stata una bella esperienza anche per loro perché non avevano mai visitato Maranello. La coincidenza è stata che lo hanno fatto proprio dopo la mia prima vittoria. Il weekend con la Sprint Race sarà molto intenso. Si partirà con le FP1 per poi andare in qualifica, sperando di azzeccare l’assetto e poi avremo due gare da fare. Qui di solito ci sono sempre delle belle gare con tre zone DRS. Abbiamo visto a Silverstone quanto sia importante il DRS e quanta scia ci sia con queste vetture e quanto possa produrre delle gare migliori. Se le gare già, normalmente, sono molto belle qui in Austria, immagino che quest’anno sarà ancora meglio. Sarà davvero una gara molto intensa”.

Sainz, infine, ha annunciato: “Penso che sia una questione di equilibrio. Devi trovare un equilibrio, un punto di mezzo perché non c’è nulla di male, a volte, nell’agitarsi un pò alla radio, magari far sentire la tua voce in modo da farti sentire dalla tua squadra e in modo che tu venga preso in considerazione. Però, altre volte devi mostrare calma e dare fiducia al team. Una cosa che ho imparato nel corso degli anni in Formula uno è cercare di trovare quell’equilibro, quando è giusto essere più agitati o più calmi. E’ qualcosa che acquisisci con l’esperienza. Ricordo che nei primi anni in Formula Uno a volte ero troppo calmo alla radio, non facendo sentire la mia voce oppure mi agitavo troppo, dicendo cose che non erano sensate e comunicando troppa agitazione al team, non li aiutavo a prendere la decisione giusta. Dipende dal momento, è una questione equilibrio”.

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