Puig ammette i limiti della Honda: questa volta non basterà Marquez?

Prosegue il periodo nero della Honda in MotoGP. Anche in Olanda nessuno dei suoi piloti ha chiuso tra i primi 10. L’analisi del boss Puig.

L’unica scusante per la prestazione di Assen è da ritrovarsi nelle assenze di Marc Marquez, out sulla carta fino al 2023, e di Pol Espargaro a causa dei postumi dell’incidente patito in Germania. Con la coppia ufficiale fuori dai giochi, effettivamente oggi per la Honda portarsi nel gruppo che conta è diventato complicato.

Pol Espargaro, Honda (Ansa Foto)
Pol Espargaro, Honda (Ansa Foto)

A raccontarcelo è lo stesso ordine d’arrivo. Per trovare il primo portacolori del marchio in quel dei Paesi Bassi, occorre scendere al dodicesimo posto con Takaaki Nakagami della LCR, quindicesimo, invece,  il compagno di squadra Alex Marquez e addirittura diciottesimo Stefan Bradl, sostituto del #93 all’HRC.

Non ci vuole quindi un genio per capire che la situazione è delicata e se non si correrà in fretta ai ripari, il prosieguo di stagione potrebbe trasformarsi in una vera e propria agonia per un marchio abituato a vincere.

Il boss Honda ammette i grattacapi con una moto indomabile

Chiamato ad analizzare quanto sta avvenendo Alberto Puig non ha nascosto la propria sorpresa. “All’inizio del campionato eravamo certi che saremmo stati competitivi. Ma era un errore“, ha riferito a Marca. “Dall’Indonesia le cose sono andate di male in peggio“, ha aggiunto snocciolando il ko del pilota di Cervera e i molteplici sbagli commessi dagli altri rider. “Ad oggi non siamo in grado di lottare per i primi posti e credo che sia conseguenza del non essere riusciti a trovare la performance che speravamo“.

Il dirigente iberico però ha tenuto a precisare che almeno un aspetto ora è chiaro. “Abbiamo capito qual è il nostro punto debole, tuttavia non sappiamo come risolverlo. Se fosse stato facile avremmo già sistemato. Uno dei nei risiede nel telaio e per questo abbiamo cercato soluzioni differenti, ma ancora non abbiamo avuto una risposta concreta“, ha rivelato.

Alla luce di tale crollo, il brand che fino a poche annate fa sembrava avere un passo nettamente migliore rispetto alla concorrenza, si è cosparso il capo di cenere sostenendo di dover cambiare strategia per poter centrare gli obiettivi posti.

La Honda è sempre stata al top nel mondo delle corse, specialmente tra le due ruote. E’ parte del nostro DNA“, il richiamo del 55enne, un misto di sprone e moto d’orgoglio.

Pancia a terra anche in Giappone starebbero lavorando sodo per ripristinare il vecchio trend. “E’ importante implementare la RC213V e riportarci ai livelli a noi consueti“, ha ribadito il concetto.

Passando al capitolo Marquez, quello forse più delicato, il cugino dell’ex driver di F1 Pedro de La Rosa si è detto ottimista. “I medici sono contenti. Ora bisogna capire come risponderà il braccio. Il pieno recupero è il target primario“, ha evidenziato.

Intanto, stando alle sue sensazioni, ritroveremo il 29enne nel paddock già durante l’estate. “Probabilmente verrà ad assistere ad alcune corse per verificare le novità e conoscere il programma. Da parte nostra, saremo ben lieti di dargli benvenuto“, ha chiosato svelando poi un ultimo dettaglio cruciale, questa volta riguardante Policio. “Le contratture a volte causano più dolore di un osso rotto. Di conseguenza salire su un bolide della potenza di una MotoGP diventa complicato. Ci auguriamo di rivederlo in sella a Silverstone“, ha quindi rimandato l’appuntamento con il #44 ad agosto.

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