Ferrari, c’è un serio problema alla power unit? Il dato inquietante

La Ferrari si prepara al Gran Premio di Silverstone con un dato inquietante in merito all’affidabilità dell’auto ad effetto suolo. I fan sono senza parole.

La F1-75 è un’auto performante, agile e competitiva. Quest’ultimo aggettivo non è casuale, data la sparata di Mattia Binotto delle scorse settimane. La Ferrari nel 2022 è tornata ad essere competitiva, ma a che costo? La Rossa si prepara al Gran Premio d’Inghilterra dopo aver colto in Canada l’ennesimo podio dal sapore amaro. La Red Bull Racing vince, anche senza la necessità estrema di dominare. Comanda anche dove avrebbe dovuto faticare, vedasi Monaco e Barcellona, e non si nasconde in ottica mondiale.

Ferrari F1-75 (Ansa Foto)
Ferrari F1-75 (Ansa Foto)

Nella squadra austriaca ambizioni ed obiettivi corrispondono e la differenza è sostanziale. Per un team come la Ferrari può bastare essere, semplicemente, competitivi? La risposta è semplicemente no. E a darvela non è il sottoscritto, ma l’incoerenza stessa del team principal della Ferrari. Mattia Binotto, poco più di un anno fa, dichiarò a Sky che la Ferrari, partendo da un foglio bianco, avrebbe mirato all’apertura di un ciclo vincente e non alla singola vittoria. Per ora non solo la squadra ha conquistato due vittorie di tappa, non dando seguito ad un inizio di stagione molto promettente, ma l’ingegnere di Losanna si è contraddetto, parlando, banalmente, di competitività.

Un giochino linguistico che può far cadere in errore i più. Se un team è competitivo in ogni singola tappa, il mondiale inevitabilmente finisce per giocarselo. Che sia incompetenza, un tentativo di scacciare la pressione (che prima o poi ricadrà sui membri della Scuderia), o semplicemente un modo per spostare l’attenzione mediatica su altri obiettivi, sta di fatto che la Rossa è già lontana dal vertice della classifica, dopo solo nove gare disputate. Dopo l’ennesima vittoria stagionale, la Red Bull Racing ha entrambi i mondiali in mano. La graduatoria costruttori vede la squadra di Milton Keynes a quota 304 punti, la Ferrari è a 228, 40 punti in più della Mercedes.

Il fatto che la Ferrari sia più vicina al terzo posto, piuttosto che al vertice dovrebbe già evidenziare il tentativo maldestro di Mattia Binotto. Un errore che rischia di minare anche l’entusiasmo (sempre alle stelle) di Charles Leclerc. Carlos, dal canto suo ha già accantonato ogni obiettivo mondiale, come ha recentemente dichiarato. Sta di fatto che settantasei punti sono un gap consistente da recuperare per la Scuderia modenese, specialmente se Verstappen non sbaglia mezza frenata. Ora la Ferrari è obbligata a vincere. Il campione del mondo sta legittimando il titolo conquistato, con un finale rocambolesco, lo scorso anno. I due ritiri nelle prime tre gare avevano fatto scattare l’allarme, ma da allora MV33 non ha più avuto problemi di affidabilità.

I numeri impietosi della Ferrari

La classifica piloti, infatti, riflette l’andamento delle ultime settimane. Leclerc, infatti, non vince una corsa dallo scorso 10 aprile. Max Verstappen è salito a quota 175, Sergio Perez a 129 e Charles Leclerc a 126. Il monegasco è a 49 punti dalla vetta. CL16 ha ottenuto il misero bottino di 40 punti dall’8 maggio in poi, dopo averne portati a casa 71 su 78 nei primi tre Gran Premi del 2022. Il #16 ha conquistato sei pole position su nove qualifiche, approfittandone solo in due occasioni, a Sakhir e a Melbourne. Verstappen in gara, invece, ha dimostrato di essere uno step avanti a tutti. Perez si è dimostrato più competitivo di Sainz. Dopo aver concluso nel 2021 con più punti del monegasco, lo spagnolo non ha retto il confronto in qualifica e in gara con il compagno di squadra. Carlos è ancora alla ricerca del miglior feeling possibile sull’auto ad effetto suolo di Maranello, ma spera di ottenere un buon risultato a Silverstone con alcune novità tecniche.

È difficile che Verstappen possa terminare una gara giù dal podio, anche perché ha percorso pochissimi chilometri in questa stagione sotto la P3. La Ferrari avrebbe bisogno di due vittorie con due zeri del rivale alla corona per pareggiare la partita. Il problema nel problema è che a Silverstone e al RB Ring, dove si disputerà anche la seconda SR della stagione, la RB18 è strafavorita nel confronto con la F1-75. Max, salvo avarie tecniche, ha sempre vinto in questa annata, ad eccezione di Monaco dove è arrivato terzo, comunque davanti al Principe di casa. La Scuderia ha dilapidato un bel vantaggio e avrebbe potuto vincere almeno il doppio delle gare che ha conquistato all’inizio con Leclerc.

Quest’ultimo ha commesso un solo grande errore in questa stagione, durante il Gran Premio dell’Emilia Romagna. Nel tentativo di recuperare la seconda posizione e limitare al massimo i danni, CL16 ha provato a tenere il passo indiavolato di Sergio Perez, finendo per commettere un errore. Avrebbe, sicuramente, portato a casa la terza piazza se si fosse accontentato, ma alla fine ha concluso al sesto posto. A Miami è arrivata una buona seconda posizione, seguita però dal DNF in Spagna quando era, saldamente, al comando della gara e, successivamente, è stato costretto ad alzare bandiera bianca in Azerbaijan.

Tra strategie sbagliate, come quella a Monaco, problemi di affidabilità del motore Superfast e il ruolino di marcia altalenante di Carlos Sainz, la Rossa è crollata, dopo aver messo a segno una splendida doppietta in Bahrain e addirittura un grand chelem o grand slam in Australia. Leclerc, inoltre, è stato costretto a partire dal fondo dello schieramento in Canada a seguito dei problemi alla PU accusati a Baku. Charles ha chiuso il GP in quinta posizione, ma allontanandosi ancor di più dalla vetta. Il dato inquietante in merito all’affidabilità della vettura riguarda anche i giri percorsi dalla F1-75 nel campionato 2022. La Ferrari, da una statistica pubblicata da 107% F1, è addirittura all’ultimo posto per giri completati (840), dietro persino alla Haas. Dopo 9 gare i primi quattro team che hanno percorso più tornate sono tutti motorizzati Mercedes. Gli ultimi 3, invece, sono tutti motorizzati Ferrari.

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