Rosberg sul potenziale di Sainz in Ferrari: “Vi dico cosa può fare”

Sainz riuscirà mai a vincere un titolo con la Ferrari o dovrà accontentarsi di fare il secondo di Leclerc? Rosberg dà il suo parere.

Era stato ingaggiato a fine 2020 da Mattia Binotto per la sua fama di pilota costante e poco falloso e la passata stagione Carlos Sainz ha dato prova di essere stato un buon acquisto.

Carlos Sainz (Ansa Foto)
Carlos Sainz (Ansa Foto)

Malgrado le difficoltà iniziali dovute alla scarsa conoscenza di team e macchina, nonché alle poche ore avute a disposizione per i test, lo spagnolo è cresciuto man mano, raccogliendo un totale di quattro podi, ma soprattutto massimizzando i risultati con una SF21 debole, più del vicino di box Leclerc.

Cosa può fare Sainz secondo Rosberg

Il 2022, al contrario, non ha giocato particolarmente a favore del figlio d’arte, almeno finora, visto che in nove gare è stato costretto al ritiro in tre occasioni. Tuttavia la sua proverbiale consistenza gli ha consentito di tagliare il traguardo sempre tra le prime quattro posizioni. Una condotta che per Nico Rosberg lo colloca nel gruppo dei bravi piloti, ma non dei campionissimi.

E’ sicuramente valido, ma per adesso non ha le capacità per diventare campione del mondo“, ha affermato tranchant a  Sky Sport’s Any Driven Monday. “In questa annata Charles sta facendo meglio di lui ogni GP. Manca ancora di prestazione per arrivare al livello del collega di marca. La strada è lunga“, ha proseguito nella sentenza. “Nel 2021 è stato un po’ una sorpresa. Adesso però parliamo di monoposto totalmente differenti, di conseguenza potrebbe avere bisogno di più tempo per abituarsi“.

Analizzando invece la situazione attuale del Mondiale, l’iridato 2016 ha suggerito a Maranello di non abbassare la guardia e provarci sebbene lo svantaggio dalla Red Bull stia aumentando.

Il team italiano non ha più nulla da perdere. Quindi deve cercare di trarre il massimo e per prima cosa risolvere i problemi di affidabilità“, la riflessione del tedesco. “Adesso comunque ha meno pressione addosso. Dopo i primi due round era favorito. Oggi invece è piuttosto indietro. Dovrà continuare a spingere“, ha invitato il Cavallino a non demordere.

Infine, chiamato a rispondere su quale auto guiderebbe tra la RB18 e la F1-75, il fresco 37enne non ha esitato a rispondere la prima malgrado, anche qui, non siano mancate noie tecniche.

Non è una domanda facile, ma considerato il recupero fatto dagli austriaci, direi la loro vettura“, ha concluso premiando la maggior solidità della macchina progettata da Adrian Newey.

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