Ferrari, arriva la spiegazione: perché Leclerc non superava in Canada

La Ferrari ha avuto una gara difficile a Montreal soprattutto con Charles Leclerc. Ecco quale potrebbe essere la chiave dei pochi sorpassi.

C’è davvero poco da fare per questa Ferrari, sconfitta anche in Canada da un’accoppiata formata da Max Verstappen e dalla Red Bull che è a dir poco imbattibile. Il campione del mondo ha vinto davanti a Carlos Sainz, mentre Charles Leclerc si è dovuto accontentare della quinta posizione, ottenuta in rimonta dopo essere partito diciannovesimo per la delibera della nuova power unit.

Ferrari F1-75 (LaPresse)
Ferrari F1-75 (LaPresse)

I guai tecnici che sono costati una vittoria certa in Spagna ed una molto probabile in Azerbaijan hanno avuto il loro effetto anche sulla gara di Montreal, dove la necessità di montare un nuovo turbo ha fatto scattare la sostituzione completa dell’unità propulsiva. Una vera e propria mazzata per Charles, che si conferma comunque l’unico all’interno della Scuderia modenese che sembra credere ancora nel sogno mondiale.

C’è poco da fare, dal momento che per la Ferrari il 2022 si sta trasformando dal grande sogno ad un’annata complicata. Tutti si erano illusi visto lo splendido inizio di stagione, con Leclerc lanciato in fuga mondiale dopo le due vittorie ottenute in Bahrain ed in Australia. La Red Bull sembrava davvero al tappeto, con Verstappen costretto al ritiro nelle due tappe in cui il ferrarista aveva portato a casa il bottino pieno.

Da Imola in poi però, la RB18 ha totalmente invertito il trend, infilando una striscia positiva di sei vittorie consecutive che hanno tagliato le gambe al Cavallino ed ai suoi sogni iridati. Il record assoluto per il team di Milton Keynes è di nove affermazioni filate, ottenuto da Sebastian Vettel nella seconda parte del 2013, tra il Gran Premio del Belgio e quello del Brasile.

Il talento di Verstappen e la forza della squadra di Christian Horner promettono grandi sofferenze per la Rossa e Leclerc, il quale sembra davvero l’unico che ancora crede alla vittoria del titolo mondiale. Le dichiarazioni di Mattia Binotto rilasciate negli scorsi giorni fanno molto pensare, ed i tifosi iniziano a perdere la pazienza.

Ferrari, ecco perché Leclerc non superava

La Ferrari ha puntato su due assetti diversi sulle monoposto di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il monegasco è andato in pista con un’ala posteriore più scarica sapendo di dover impostare la gara sui sorpassi e su una difficile rimonta, mentre lo spagnolo ha optato per un maggior carico aerodinamico nel tentativo di salvaguardare le gomme.

Nonostante questo, la corsa dell’ex leader del mondiale è stata tutt’altro che facile. La Rossa si conferma una monoposto in difficoltà nelle manovre di sorpasso a causa di un’efficienza aerodinamica non all’altezza della Red Bull, ma anche rispetto ad altri team minori.

Inoltre, Leclerc perdeva tantissimo in uscita dal tornante del Casinò, quello che immetteva sul lungo rettilineo prima dell’ultima curva. Questo gli ha impedito a lungo di sorpassare l’Alpine di Esteban Ocon, sul quale si è dovuto inventare una splendida manovra proprio all’ingresso del tornante, così come fatto ai danni di Fernando Alonso.

Stando a quanto riportato da “Motorsrpot.com“, la Ferrari avrebbe pagato in termini di trazioni non per un discorso di assetti, ma per una particolare erogazione dell’ERS. “In Canada i motoristi hanno preferito parcellizzare l’energia elettrica che viene liberata dalla MGU-K nella seconda parte del rettilineo, per evitare che i piloti del Cavallino dovessero fare i conti con il “clipping”, l’esaurimento della potenza ibrida che li costringe a “veleggiare” fino alla staccata“.

Dunque, la Scuderia modenese ha preferito una monoposto che potesse raggiungere la massima velocità, sacrificando forse troppo l’uscita di curva, che in Canada è un qualcosa di fondamentale. Questo ha compromesso anche le ambizioni di vittoria di Sainz, che in quel tornante perdeva un’eternità nei confronti di Max Verstappen e della Red Bull. Così facendo, un’altra vittoria è andata a farsi friggere, ed ora i rivali volano via.

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