Botta e risposta tra Horner e Russell: ecco cosa pensa Mercedes

Russell replica al team principal Red Bull dopo che questi aveva criticato i team in cerca di un cambio regolamentare per il porpoising.

Il GP di Baku ha fatto scoppiare l’ennesima polemica. Il tema è ovviamente quello dei sobbalzi che stanno mettendo a dura prova la schiena e la colonna vertebrale dei piloti di F1.

George Russell (Ansa Foto)
George Russell (Ansa Foto)

Dal paddock dell’Azerbaijan il responsabile della Mercedes Toto Wolff si è appellato alla FIA perché si trovi una soluzione. Una richiesta mal digerita dall’omologo della Red Bull Christian Horner il quale, a sua volta ha domandato ai federali non fare nulla trattandosi di un problema non collettivo.

Russell risponde ad Horner sul porpoising

Se per il britannico un ritocco alle regole potrebbe agevolare la concorrenza finora incapace di individuare un modo per limitare il saltellamento, per George Russell certe paure sono totalmente infondate.

Nessuno di noi vuole trarne un beneficio. Lo stesso Verstappen o Leclerc e Sainz hanno confermato quanto sia dura guidare così“, il suo commento riportato da F1i.com a cui ha fatto seguire la certezza che verrà messa mano alla normativa. “Personalmente non so cosa si possa fare per mitigare la problematica, ma alla fine siamo quasi tutti sulla stessa barca“.

E in effetti a parte gli energetici un po’ l’intero gruppo soffre per il procedere a singhiozzo e per l’impatto del fondo vettura sull’asfalto.

Malgrado le parole ottimistiche dei vertici delle Frecce d’Argento, convinti di aver trovato una scappatoia, sul Caspio il fastidio si è acuito. “All’inizio della stagione le sensazioni al volante erano diverse. Pareva di essere su un’onda. Da Barcellona invece è tutto peggiorato“, la sua denuncia.

Per quanto mi riguarda domenica, non vedevo l’ora di arrivare al traguardo in quanto sbattere sull’asfalto in ogni curva, ad ogni tornata è brutale. Al momento dobbiamo conviverci e come corridori sappiamo che fa parte del gioco, tuttavia sul lungo termine so che ci sono delle discussioni in corso“, ha aggiunto prima di concludere con un pensiero fiducioso per l’avvenire. “Abbiamo ingegneri brillanti e persone intelligenti in questo sport, dunque sono certo che saranno in grado di identificare una via risolutiva“.

Nonostante un podio e un quarto posto appena raccolti, e la terza piazza nella classifica costruttori, la Stella è la scuderia che più sta patendo l’introduzione dell’effetto suolo.

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