Crollo presenze al Mugello in MotoGP: la Dorna verso un rimedio estremo

La mancanza di Rossi si è fatta sentire nell’edizione 2022 del GP d’Italia e a quanto pare il patron della Dorna Ezpeleta non l’ha presa bene.

Il Mugello potrebbe avere le ore contate. Gli ampi spazi vuoti sulle tribune nell’appuntamento dello scorso maggio hanno indispettito i vertici del motomondiale che per il prossimo anno potrebbero optare per un taglio.

Carmelo Ezpeleta, patron della Dorna (Ansa Foto)
Carmelo Ezpeleta, patron della Dorna (Ansa Foto)

A dire che il round toscano è stato un flop non sono i pettegolezzi, bensì i numeri. Se storicamente l’impianto tra le colline ospitava 140.000 persone, nel 2022 ne ha accolte 74.078. Circa la metà e questo per una ragione.

Il pienone non era dovuto all’amore del pubblico per lo sport, quanto per Valentino Rossi, ormai partito per altri lidi a quattro ruote.

E sebbene tra le giustificazioni che il promoter ha trovato vi sono pure la scarsa pubblicità all’evento e la concomitanza della F1 a Montecarlo, la situazione resta preoccupante.

Dorna scontenta. Il futuro del Mugello è in bilico

Per Carmelo Ezpeleta, dunque, non si è trattato di un campanello d’allarme per la disciplina, ma soltanto uno sbaglio di programmazione complessiva e da entrambe le parti. Il patron, si è detto entusiasta, al contrario, dello stato di forma della MotoGP, sostenendo che diversi Paesi si sono già fatti avanti chiedendo di avere uno slot dedicato.

Ciò significa che uno dei due eventi nostrani (Misano è previsto a settembre) potrebbe uscire di scena. “Finora li abbiamo mantenuti entrambi perché ci sono molte squadre italiane, tuttavia gli spettatori sono fondamentali. Di certo non manderò in rotazione i circuiti spagnoli che sono sempre o quasi pieni, a favore di uno che non riscuote successo“, ha affermato secco a Motociclismo.es mostrandosi in ogni caso disposto a studiare un modo per riavvicinare la gente al Mondiale.

Per il 2023 il capo della serie a due ruote ha promesso che si guarderà bene dall’inserire il gran premio d’Italia in un weekend in cui è impegnato il Circus, poi però la palla dovrà passare a chi la manifestazione la ospita perché “non può essere che con Aprilia e Ducati davanti e gli italiani che vincono, arrivi meno gente“.

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