MotoGP, c’è un costruttore che può sostituire Suzuki: l’indiscrezione

FIM e Dorna sperano nell’ingresso di un nuovo costruttore in MotoGP per sopperire all’abbandono della Suzuki: spunta un nome importante.

La decisione della Suzuki di lasciare la MotoGP al termine del campionato 2022 è stato uno shock per tutti. Nessuno si aspettava che venisse fatta questa scelta, considerando anche il buon livello di competitività della GSX-RR.

Joan Mir e Alex Rins (Ansa Foto)
Joan Mir e Alex Rins (Ansa Foto)

La casa di Hamamatsu aveva firmato un contratto con Dorna Sports fino al 2026 e per andarsene anticipatamente dovrà pagare una penale. I dialoghi tra le parti sono ancora in corso e non è ancora chiaro quanti soldi dovranno essere versati per la risoluzione contrattuale. Serve un accordo che, al momento, non pare esserci. Ma arriverà.

In ogni caso, rimane apertissimo anche il discorso inerente all’eventuale sostituzione della Suzuki sulla griglia della MotoGP. Si è spesso parlato della possibilità dell’ingresso di un nuovo team satellite che si sarebbe legato a una delle altre case presenti, ma il desiderio della FIM e di Dorna Sports è quello di avere un altro costruttore.

MotoGP, arriverà BMW al posto di Suzuki?

Carmelo Ezpeleta ha fatto sapere di aver ricevuto diverse richieste da produttori e squadre private dopo l’annunciato abbandono della Suzuki. Il suo piano è quello di portare un nuovo marchio in MotoGP. Anche Jorge Viegas ha ammesso che esiste tale possibilità, pur non sbilanciandosi sul nome dell’azienda motociclistica che potrebbe sbarcare in top class.

Sicuramente non sarà la Kawasaki, che più volte ha detto di non essere interessata. Improbabile anche MV Agusta. In alcune occasioni si è vociferato qualcosa su GASGAS, appartenente a KTM e già presente sia in Moto3 che in Moto2. Ma potrebbe comunque non essere questa la soluzione.

I colleghi di Speedweek scrivono che non può che essere BMW la casa indicata per un possibile ingresso futuro in MotoGP. Con Dorna Sports esistono già dei rapporti da tempo, considerando che dal 1999 fornisce al Motomondiale la Safety Car e altre vetture ufficiali. Dal 2003 è stato istituito il BMW M Award che prevede di premiare con una macchina tedesca il pilota con maggior numero di pole position. Negli ultimi due anni ha vinto Fabio Quartararo.

Un ex top manager dell’azienda di Monaco di Baviera ha parlato così a Speedweek: “In BMW la MotoGP è sempre stata considerata. Ma poi dipende da chi deve prendere la decisione finale. I piani sono stati rallentati dal Consiglio di Amministrazione. L’amministratore delegato Schramm sicuramente vuole entrare in MotoGP, bisognerà vedere se ci riuscirà”.

Già in passato c’erano stati dei progetti per un ingresso del marchio tedesco in top class, però poi non si erano realizzati soprattutto a causa delle decisioni del CdA. Certamente correre in MotoGP richiede un grosso investimento e non c’è garanzia di avere successo, dunque ci sono molti aspetti da valutare prima di scegliere di intraprendere un’avventura che comporta inevitabili rischi.

È chiaro che non si possa pensare che BMW entri nel campionato già l’anno prossimo, dato che non è ancora pronta. Speedweek riporta che la speranza di Dorna è quella di averla a partire dal 2024. Non rimane che attendere eventuali sviluppi.

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