Sainz dispensa speranza: per lui la Ferrari è ancora da Mondiale

Carlos Sainz è stato costretto al terzo ritiro stagionale, il primo per motivi di affidabilità. Ecco le sue parole dopo la beffa.

La Ferrari non riesce proprio ad evitare brutte figure. Un mondiale che era partito nel migliore dei modi, con la doppietta in Bahrain guidata da Charles Leclerc e completata da Carlos Sainz ed il successo del monegasco in Australia, si è ormai trasformata in un vero e proprio incubo.

Sainz (LaPresse)
Sainz (LaPresse)

A Baku è arrivato il primo doppio ritiro stagionale, causato dal fallimento totale dell’affidabilità. Lo spagnolo, che non ha mai avuto il passo dei migliori, si è fermato al nono giro, quando sul suo volante è apparso un messaggio di allarme relativo al Brake by Wire. In seguito, la stessa Ferrari ha ammesso che si è trattato di un guasto idraulico, confermato poi dallo stesso Carlitos alle interviste.

Sainz continua a perdere terreno addirittura dalla Mercedes di George Russell nella battaglia per il quarto posto tra i piloti, nonostante la possibilità di guidare una monoposto decisamente più veloce. Sulla stagione del figlio del due volte campione del mondo rally influiscono i ben tre ritiri, arrivati in Australia, ad Imola e quest’oggi a Baku.

La Red Bull, dal canto suo, può dormire sonni tranquilli. La Ferrari non ha assolutamente speranza di giocarsi il mondiale, anche a causa di un’impreparazione di base della squadra. Da Imola in poi, quando la RB18 ha portato gli sviluppi, il Cavallino è stato costretto a spingere troppo in su la potenza del motore, incappando in una serie di guasti inammissibili.

Quando si lotta per un mondiale, è impensabile ritirarsi per due volte in tre gare per via della power unit in fumo, ed ora per Leclerc la situazione si complica molto anche in chiave rotazione motori. Presto il monegasco andrà anche in penalità, e la prossima pista, quella di Montreal, è un’altra di quelle dove il propulsore viene messo a dura prova. Furiosi i tifosi sui social, ormai davvero sfiniti da una serie di brutte figure che sembra non avere fine.

Sainz, ecco cosa lo ha fermato in Azerbaijan

Il Gran Premio dell’Azerbaijan si conferma maledetto per la Ferrari, che qui non è andata mai oltre i due secondi posti ottenuti da Sebastian Vettel nel 2016 e Kimi Raikkonen due anni più tardi. Carlos Sainz oggi è esente da colpe, anche se il suo passo era nettamente inferiore rispetto alle due Red Bull ed a Charles Leclerc.

Al termine della gara, lo spagnolo ha commentato quanto accaduto ai microfoni di “SKY Sport F1“, non nascondendo la propria amarezza: “Ero in gestione gomma, dovevo andare più lungo e salvare le gomme all’inizio per poi sperare in un buon passo in seguito. L’idraulica poi mi ha abbandonato, solo dopo nove giri è arrivato il ritiro“.

Preoccupazioni per l’affidabilità? No, eravamo tranquilli e siamo sorpresi per quanto accaduto, sia io che Charles. Sono convinto che la squadra lo guarderà e risolverà, oggi non siamo contenti ma ci rifaremo. Tra cinque giorni vogliamo voltare pagina, ma sicuramente è molto frustrante“.

Sainz ha concluso: “L’affidabilità è ora un problema, ma dobbiamo vedere quelli che sono stati i problemi e reagire in fretta. Dobbiamo stare calmi ed uniti, non è un bel giorno per i ferraristi, il campionato è molto lungo e penso che ce la possiamo ancora fare. Sicuramente è una giornata molto negativa“.

Anche i piloti iniziano ad apparire quasi in imbarazzo di fronte alle telecamere, costretti a commentare delle figure barbine non di certo onorevoli per un brand leggendario come la Ferrari. Tutto ciò si traduce in sconfitte pesanti, che fanno solo godere gli avversari e rovinano i pomeriggi del caloroso pubblico italiano e mondiale. Anche quest’anno tutto sembra già essere finito.

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