Max Verstappen, scoppia la polemica: la spiegazione lascia tutti di stucco

In una F1 sempre più americana, il classico round del Principato è a rischio uscita di scena. Ecco il parere di Verstappen sull’ipotesi.

Ormai da qualche mese circola la voce della possibile estromissione dal calendario del Circus del GP di Montecarlo. L’appuntamento più amato e glamour della classe regina, potrebbe essere sacrificato a favore di altri luoghi altrettanto accattivanti.

Max Verstappen (Ansa Foto)
Max Verstappen (Ansa Foto)

Quanto ci sia di vero in questa indiscrezione non sappiamo, forse tanto o forse nulla. La sensazione è che potrebbe essere una mossa dello stesso patron della F1 Stefano Domenicali, poco propenso a proseguire con lo status quo. Infatti quello del Principato, è l’unico circuito che non paga una tassa per essere presente in lista. Uno stato di cose, che per l’ex dirigente Ferrari e Lamborghini deve trovare una fine.

Per Verstappen Monaco non ha pari

Ecco perché potremmo definire l’ingresso in tempi rapidi di Miami e di Las Vegas, al debutto nel 2023, come una mossa tra lo strategico e il malizioso da parte dei vertici dello sport. Non a caso, il primo evento organizzato ai Gardens, tra finte baie, yatch e vip, ha voluto scimmiottare il gran premio voluto da Antony Nogès alla fine degli anni ’20, e di sicuro il Nevada non sarà da meno.

Poco convinto che potrà mai esserci un sorpasso in termini di allure e richiamo, Max Verstappen non ha avuto paura di esporre il proprio punto di vista. “Non penso che potrà mai essere sostituito. Lì c’è la storia“, ha affermato a Motorsport.com.

Pur riconscendo che il nome un tracciato se lo fa accumulando edizioni, il campione della Red Bull ha fatto un importante distinguo con la recente manifestazione negli States. “Il tracciato degli Stati Uniti presenta più spazio, l’atmosfera è diversa, così come la cultura, il che è comunque interssante perché se tutti fossiamo uguali sarebbe noioso“, ha asserito il #1, attento ad evitare incidenti diplomatici.

Della medesima idea anche il collega dell’Alpine Esteban Ocon. “Montecarlo è speciale. E’ una gara unica nel suo genere“, ha sostenuto sottolineando l’importanza delle qualifiche. “In corsa è molto difficile superare, di conseguenza propone una sfida differente rispetto agli altri layout“.

L’accoglienza ricevuta in America ha comunque trasmesso euforia ai protagonisti del mondiale. “E’ stato grandioso vedere quanto sia cresciuto il seguito della nostra disciplina. Il poter gareggiare in tutte queste città è un sogno. Non vedo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il prossimo anno“, ha terminato il transalpino.

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