Hamilton, la Mercedes è pessima? Lui non è d’accordo, c’è stato di peggio

Il sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton, ha ricordato alla vigilia del Gran Premio di Miami una annata pessima avuta con la scuderia di Woking.

Il circus della Formula 1 è pronto a montare le tende sul suolo americano. Dopo la tappa europea in Italia, è tempo di scoprire il nuovo layout della pista di Miami. Il tracciato cittadino della Florida rappresenterà una novità assoluta, dato che è stato impacchettato giusto in tempo per la gara del prossimo weekend. Qui trovate tutti gli orari.  Miami rappresenta l’occasione di rivincita per tante squadre, dopo un inizio molto complesso.

Lewis Hamilton (Ansa Foto)
Lewis Hamilton (Ansa Foto)

La Mercedes ha deluso le aspettative nelle prime quattro corse, chiarificando il ruolo di terza forza a distanza siderale da Ferrari e Red Bull Racing. Lewis Hamilton e George Russell hanno avuto clamorose difficoltà, sebbene a sorpresa il pilota che ha palesato maggiori problemi è stato l’esperto campione anglocaraibico. Il giovane inglese, invece, ha conquistato la bellezza di 21 punti in più rispetto ad Hamilton. In molti hanno iniziato a criticare il vincitore di 103 GP di F1.

Lewis ha, senza dubbio, beneficiato nell’era ibrida della categoria regina del Motorsport di vetture, nettamente, superiori alla concorrenza. Solo nel 2021 ha avuto un competitor tecnico come Red Bull Racing che ha retto il passo della Mercedes fino alla fine della stagione. La Stella a tre punte ha conservato lo scettro di campione per l’ottavo anno di fila, ma Max Verstappen ha preceduto in classifica il nativo di Stevenage, beffandolo all’ultimo respiro anche grazie ad un errore dell’ex direttore di gara Michael Masi.

Lewis, nonostante abbia provato a non darlo a vedere, non ha superato l’ingiustizia che ritiene di aver ricevuto. Dopo la corsa di Abu Dhabi parlò di una manipolazione e nel giorno della presentazione della nuova W13 ammise che per un attimo ha perso fiducia nel sistema. La sua crisi può essere letta su un duplice piano, uno psicologico e uno tecnico. La W13 è un’auto ad effetto suolo fallimentare, lenta nei tratti misti e problematica ad alte velocità a causa del porpoising.

Detto ciò, la sfera motivazionale rappresenta una benzina extra fondamentale nella vita di un pilota. Il campione ha sicuramente ricevuto un brutto colpo nel 2021 ma è l’intera situazione ad essere complessa. Il feeling con la vettura è scarso. L’unico risultato degno di nota in Bahrain è giunto grazie ai ritiri di Max Verstappen e Sergio Perez. I piazzamenti in Arabia Saudita e soprattutto ad Imola sono stati impietosi. Il sette volte campione del mondo nel Gran Premio dell’Emilia Romagna non è riuscito a sopravanzare per la dodicesima posizione l’AlphaTauri di Pierre Gasly, subendo anche l’umiliazione del doppiaggio del campione del mondo della Red Bull Racing.

Lewis Hamilton e quel paragone con il passato

Lewis, dopo anni su vetture di un altro pianeta, è stato costretto a tornare sulla terra, nel mondo più difficile possibile perché nel 2022 ha un avversario ostico in casa come George Russell, Red Bull Racing e Ferrari sono fortissime e guida una vettura con più limiti che qualità. Il paragone con gli altri campioni storici della F1 è allarmante. In passato Lewis ha guidato una McLaren non all’altezza della concorrenza, la MP4-24. Lewis, comunque, vinse due corse nel 2009, l’anno successivo al suo primo titolo mondiale.

Lewis Hamilton, come riportato da AS, ha insistito sul fatto che la Mercedes W13 non farà la stessa fine di quella McLaren per un motivo specifico. “Questo caso è diverso perché non è che la squadra ha pensato di aver raggiunto l’obiettivo… Lo abbiamo fatto e non so dove sarebbero tutti. Sono stati super innovativi con il design. E la nostra galleria del vento ha detto che avevamo un carico aerodinamico davvero buono. E sfortunatamente, non l’abbiamo visto nel simulatore… Non c’era la porpoising, ad esempio, nella galleria del vento. E all’improvviso in pista troviamo quel fenomeno“.

Il porpoising porta la W13 a rimbalzare alle alte velocità, con tanto di scintille sull’asfalto, a causa di una improvvisa perdita di carico aerodinamico che porta ad effetti oscillatori e perdita di performance. L’effetto non è prevedibile, come ha analizzato Lewis. “Questa esperienza è molto più difficile da risolvere di quanto potessimo immaginare. Ma come ho detto, non ci uccide, ci rende solo più forti. E troveremo una soluzione in un modo o nell’altro“, ha spiegato il pilota della Mercedes.

Ci sono persone che dicono che non ho mai avuto una brutta macchina…posso assicurarti che è accaduto. L’auto del 2009 era molto, molto lontana ed era la vettura peggiore che abbia mai avuto. Il pilota spera di avere ancora margini di crescita, nonostante un inizio da incubo. A Miami la Mercedes dovrebbe iniziare a portare delle novità che dovrebbero aiutare il campione, poi il grande pacchetto giungerà in Spagna tra due settimane.

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