Rins, è lui il rivale di Quartararo? Lo spagnolo spazza via i dubbi

Alex Rins ha partecipato alla conferenza stampa di Jerez, venendo interpellato su varie tematiche. Ecco le sue prime parole in Spagna.

Inizia ufficialmente il week-end del Gran Premio di Spagna, sesta tappa stagionale del Motomondiale targato 2022. La situazione di classifica vede davanti a tutti Fabio Quartararo, appaiato ad Alex Rins in testa con 69 punti. Il campione del mondo è primo in virtù del successo di Portimao, mentre lo spagnolo non è mai andato oltre al secondo posto.

Rins (LaPresse)
Rins (LaPresse)

L’alfiere della Suzuki sta sfruttando al massimo la sua costanza, quella che permise al suo compagno di squadra Joan Mir di mettere le mani sul campionato nel 2020. La stagione da poco iniziata si sta evolvendo sulla falsariga di quella di due anni fa, con un grande equilibrio tra le forze in campo che rende il tutto molto incerto.

Rins arriva alla gara di casa con tanta voglia di fare bene, nella consapevolezza che la concorrenza è molto competitiva. La Suzuki insegue ancora la prima vittoria stagionale, ed è l’unica casa assieme alla Honda che non è riuscita ad imporsi ad inizio stagione. Jerez potrebbe essere l’occasione giusta per spezzare l’incantesimo.

Rins, il rider della Suzuki crede nel titolo

Alex Rins ha tutte le carte in regola per puntare al mondiale. La Suzuki è una delle moto più equilibrate e lo spagnolo ha un grande potenziale, come ha ribadito anche in conferenza stampa: “Il primo giro a Portimao? Non è stato semplice recuperare tutte queste posizioni, ma sono stato fortunato avendo preso la linea esterna“.

Ho corso un rischio, alcuni piloti vanno larghi alla prima curva ma sono stato fortunato perché nessuno lo ha fatto. Sono riuscito a prendere diverse posizioni, ho ritardato la frenata. Quanto fatto in Portogallo mi fornisce molta fiducia. Mi piace Jerez, lo scorso anno ho avuto un piccolo incidente alla curva 6 perdendo un’ala. Tuttavia, il passo gara non era male, cercheremo di ripetere quanto fatto la scorsa settimana“.

Il ritorno dei tifosi? È fantastico, già ieri c’erano tanti fan con moto e camper, erano molto rumorosi e questo è molto bello. Jerez è una delle piste dove tanti vanno veloce, sarà difficile anche per il livello che si trova in MotoGP. C’è tanto equilibrio e dovremo essere perfetti. Cosa porteremo ai test? Non abbiamo grosse novità, solo qualcosa a livello di elettronica, sospensione ed assetti, ma non sono delle rivoluzioni“.

Voglio concentrarmi sul fine settimana di gara, ma se ci fosse qualcosa di grosso vorrei provarlo già domani. Mi aspetto una gara con tanti piloti davanti, come avvenne anche lo scorso anno. Tutti erano molto vicini, solo alla fine Jack Miller si prese un gran vantaggio. La MotoGP di quest’anno è molto equilibrata, tutti sono vicini e sarà molto combattuta“.

Se penso di essere il rivale principale di Fabio Quartararo per il titolo? Per me è un piacere che il campione del mondo pensi a me come rivale per il mondiale, daremo il 100%. Abbiamo fatto solo cinque gare, questo è il campionato più lungo di sempre e quindi vediamo“.

Mir ha concluso trattando l’argomento delle gerarchie in Suzuki: “Mi auguro che a fine stagione saremo ancora lì a lottare. Se mi sento il numero uno in squadra? La Suzuki non è la squadra che pensa a queste cose, io lavoro per fare il meglio così come Joan Mir. La Suzuki cerca di dare le stesse possibilità a tutti i piloti. Ricevo lo stesso materiale del mio compagno di squadra, è importante batterlo ma non mi sento favorito rispetto a lui“.

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