F1, Miami si avvicina: la Ferrari prepara un’arma segreta

La Ferrari è pronta a dimenticare il weekend di Imola. La Rossa prepara, finalmente, una offensiva fatta di sviluppi mirati. Ecco cosa porteranno a Miami.

La Red Bull Racing ha, definitivamente, fatto capire che la lotta sarà dura e lunga. Il team austriaco si è preso tutto nel Gran Premio dell’Emilia Romagna davanti ad una folla di ferraristi sulle tribune. La Ferrari ha perso una battaglia, ma niente drammi, la vittoria finale è il vero obiettivo. Entrambe le squadre ci arriveranno con filosofie e modi di essere molto differenti. La Red Bull Racing attacca, provoca e colpisce nel momento cruciale.

F1 Ferrari F1-75 (LaPresse)
F1 Ferrari F1-75 (LaPresse)

La Ferrari osserva, subisce, ma agisce nell’ombra per rispondere all’attacco della squadra avversaria. Per ora Mattia Binotto e co. non sono caduti nel tranello della provocazione gratuita. Le parole di Helmut Marko e degli altri uomini al potere del team vice campione del mondo non hanno sortito alcun effetto sul morale della Scuderia. Se Charles Leclerc reggerà la pressione e la Ferrari conquisterà il titolo, la RB non farà una gran bella figura.

Poco importa ora, questione però di stile. Essere Ferrari vuol dire anche questo, ciò che conta alla fine è la pista. Tutto quello che accade fuori dall’abitacolo ha poca rilevanza per la Rossa. Leclerc e Sainz vorranno riscattarsi in Florida su un tracciato cittadino inedito.  Soffermarsi su cosa sarebbe potuto andare diversamente ad Imola è un esercizio diabolico. I dati parlano chiaro e la F1-75 si è dimostrata, ancora una volta, affidabile e competitiva. I problemi di graining all’anteriore che hanno afflitto Charles nella Sprint Race gli hanno fatto perdere un solo punticino nel confronto con Max.

Il caos è arrivato nell’appuntamento domenicale con l’uscita di scena, la seconda consecutiva, nei primi metri di Carlos Sainz. Lo spagnolo ha già metabolizzato il doppio DNF ed è totalmente focalizzato sulla prossima tappa. Leclerc non è riuscito a recuperare la seconda piazza, anche a causa di un pit stop lento che ha pregiudicato il suo tentativo. Sergio Perez lo ha superato dopo la prima sosta, grazie anche alle mescole già in temperatura, e si è tenuto la seconda posizione.

L’offensiva della Ferrari a Miami

Leclerc ha commesso un errore, nessuno lo nega. Con grande onestà il monegasco stesso ha dichiarato che avrebbe potuto far meglio domenica scorsa. Ci ha provato ed è andata male. Charles ha perso il controllo della F1-75 alla variante alta. E’ arrivato alla curva con troppa velocità, prendendo in pieno il cordolo. La vettura si è girata e ha baciato il muro. Alla fine ha terminato la corsa al sesto posto, vedendosi avvicinare il minaccioso Verstappen in classifica piloti.

Il vantaggio del principe di Monaco sul campione del mondo in carica è di soli 27 punti. Se qualcuno pensava che il mondiale fosse già vinto in primavera, ha sbagliato sport. La F1 è una categoria dove lo sviluppo del mezzo meccanico nel corso della annata fa una clamorosa differenza. Tanti team hanno già investito parte del budget degli sviluppi per “aggiustare” una wing car non perfetta. La Ferrari ha aspettato il momento ideale per i cambiamenti, tanto conta poco arrivare primi nella gara degli sviluppi. Piuttosto che essere i primi a introdurre miglioramenti, vogliono essere i migliori nelle scelte in quelle specifiche aree di miglioramento.

Il progetto della F1-75 è stato indovinato e ciò è risultato lampante sin dai primi test prestagionali. La Rossa, per questo motivo, ha atteso quattro gare prima di portare aggiornamenti. Il circuito ad alta velocità di Miami rappresenta la location perfetta, infatti, per effettuare dei miglioramenti tecnici, in attesa del grosso pacchetto che arriverà per il Gran Premio di Spagna. In una Montmelò completamente sold out la Ferrari metterà in mostra uno step evolutivo importante.

F1, la strategia della Rossa

In tempi duri di budget cap Mattia Binotto ha spiegato che occorrerà stare attenti alle spese. La Ferrari, però, non riposerà sugli allori e a Miami ricorreranno già a un nuovo pacchetto aerodinamico ad alta velocità che si adatta meglio alle condizioni della pista. Sul velocissimo tracciato cittadino di Jeddah la Scuderia ha pagato a caro prezzo una configurazione alare troppo conservativa e inefficiente sui lunghi rettilinei, ma non ripeterà lo stesso sbaglio in Florida. Con il tetto di spesa fissato a circa 145 milioni di euro all’anno, il miglioramento di alcune aree della monoposto e il trasferimento di componenti dalla galleria del vento all’asfalto sarà fondamentale.

Non avremo l’aggiornamento principale negli Stati Uniti, ma avremo alcune parti nuove. Miami è una pista ad alta velocità rispetto alle precedenti, quindi utilizzeremo un carico aerodinamico diverso. Siamo fiduciosi del livello che porteremo in pista perché è molto efficiente. Il tracciato è completamente nuovo, piuttosto interessante e adatteremo la nostra vettura in termini di carico aerodinamico. Continuiamo a lavorare sul porpoising, è visibile, e c’è anche potenziale prestazionale da estrarre lì”, ha commentato Binotto ad AS.

La F1-75 è molto performante nei tratti misti, mentre la RB18 vola sui rettilinei. “Hanno una buona velocità, ad Imola era così, era impossibile sorpassare senza DRS. La Red Bull Racing ha un buon motore e nel complesso penso che sia una situazione molto equilibrata tra di noi”. Le due squadre si sono divisi i successi. Charles Leclerc ha vinto in Bahrain e Australia e Max Verstappen ha trionfato in Arabia Saudita e Italia. La Ferrari guida il campionato costruttori con undici punti di vantaggio sul team austriaco. La tappa in Florida dell’otto maggio dirà molto sul prosieguo dell’accesissimo testa a testa.

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