Marquez rischia ancora la diplopia? Il dottor Charte fa chiarezza

Il dottor Charte torna a parlare dei problemi fisici avuti da Marquez in queste stagioni: molto importanti le sue parole.

Gli ultimi anni sono stati abbastanza travagliati con Marc Marquez, che ha avuto a che fare con più infortuni e momenti decisamente complicati. Non è mai semplice reagire nel modo giusto alle avversità e uscirne più forti, però lui non si è mai scoraggiato.

Marc Marquez (Ansa Foto)
Marc Marquez (Ansa Foto)

Nel 2020 alla prima gara a Jerez si fratturò l’omero destro in seguito a una brutta caduta. È stato operato ben tre volte ed è rimasto fuori per tutto il campionato MotoGP. Per l’otto volte campione del mondo è stato difficile accettare quella situazione, ci sono stati anche alcuni errori non suoi a complicare tutto.

Nel 2021 è tornato a correre dal GP di Portimao e progressivamente la sua condizione fisica è migliorata, ma un incidente in allenamento a fine ottobre gli ha provocato problemi di diplopia. Stagione finita anticipatamente, però è riuscito a rientrare in tempo per il Mondiale 2022.

Dopo una prima buona gara in Qatar, altra brutta caduta in Indonesia nel warmup e altro problema di diplopia. Per fortuna meno grave del precedente, già ad Austin ha potuto rientrare e adesso deve sicuramente prestare più attenzione.

MotoGP, il dottor Charte parla di Marquez e dei suoi infortuni

Marquez dopo l’incidente del 2020 venne dichiarato idoneo per correre la gara successiva, fu una cosa incredibile perché era stato da poco operato. Un rischio che non pagò affatto, dato che poi il pilota non ha completato il weekend e ha forzato inutilmente il suo braccio malconcio. Doveva esserci più pazienza da parte sua e del suo team. E anche i dottori dovevano essere maggiormente prudenti.

Angel Charte, dottore della MotoGP, in un’intervista ad AS ha spiegato che non potranno mai esserci situazioni come quella del secondo gran premio disputato a Jerez nel 2020: “Ho chiesto che si facciano più test dopo dei gravi infortuni, non serve a nulla fargli fare quattro movimenti. Anche se ci dovessero portare le relazioni dei loro specialisti, noi abbiamo il potere di consultarci con i nostri consulenti per decidere sull’idoneità a correre.”.

Charte ha spiegato che comunque Marquez aveva superato i test previsti per ottenere l’idoneità, però da allora si è impegnato per cambiare il protocollo e renderlo più esigente. Un modo per evitare di mettere a rischio il fisico di piloti che non sono ancora pronti per tornare a correre.

Il medico spagnolo conferma anche che la situazione attuale del braccio destro del campione della Honda è buona: “Gli ultimi controlli fatti con un grande traumatologo come il dottor Antuna hanno mostrato un’evoluzione positiva”.

A Charte è stato domandato se la pressione aumenta quando di mezzo c’è un pilota come Marquez: “Sicuramente il suo caso è complicato anche a causa del personaggio. La pressione aumenta per il dottore. Dopo l’ultima diplopia ho sentito oftalmologi dare opinioni senza averlo visto, non credo sia etico dare opinioni su una patologia di cui non ti occupi”.

Il dottore della MotoGP ha fatto ulteriore chiarezza sul problema alla vista che ha frenato Marc per ben tre volte in carriera, considerando anche l’episodio di diplopia avuto nel lontano 2011: “Non significa che se cade gli ritornerà la diplopia. Potrebbe succedere adesso, tra dieci anni o mai più. Marquez conosce i rischi che corre, il suo oftalmologo gli ha spiegato tutto perfettamente”.

L’otto volte campione del mondo sa che il suo margine di rischio forse è inferiore adesso, ma bisognerà vedere quanto si limiterà alla guida. È uno abituato a dare sempre tutto, andando anche oltre il limite, e dunque vedremo se il suo atteggiamento in sella cambierà un po’.

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