Fiat Campagnola, potrebbe tornare? Ecco come potrebbe essere (VIDEO)

Il noto designer Tommaso D’Amico ha deciso di riproporre una Fiat Campagnola dedicata ai Carabinieri. E il risultato è davvero incredibile.

Ad oggi se c’è un mercato che sembra ormai davvero poco redditizio è quello dei piccoli fuoristrada. Poche le vendite in questo che almeno nel passato sembrava un settore parecchio in voga, soprattutto nei decenni che vanno dagli anni Cinquanta ai Settanta. Il calo è stato lento ma inesorabile, tanto che ad oggi in listino in Italia c’è la Suzuki Jimny (parliamo di auto da meno di 4 metri di lunghezza). Per il resto il mercato si è convertito ai crossover, che col passare del tempo hanno perso le caratteristiche off-road per puntare sempre di più sul piacere di guida e il comfort.

Il logo Fiat su uno degli ultimi prototipi (foto ufficiale)
Il logo Fiat su uno degli ultimi prototipi (foto ufficiale)

La Fiat negli anni ha prodotto alcuni modelli per questo particolare segmento, ma è da decenni che ha lasciato ad Iveco e non solo il monopolio. C’è però uno che ha fatto la storia e potrebbe tornare in produzione, anche se per ora le bocche rimangono cucite.

Fiat Campagnola, ecco come potrebbe essere

Parliamo della Fiat Campagnola, una vettura mitica prodotta dalla casa torinese dal 1951 al 1987. Nacque sotto la spinta del Ministero della Difesa che indisse un bando di concorso per la fornitura di un fuoristrada leggero, per sostituire le Jeep americane ormai logore e sempre più difficili da mantenere efficienti.

Proprio la Fiat aveva cominciato da tempo con l’ingegner Giacosa a pensare a un modello simile, ispirato proprio al fuoristrada americano. Il progetto fu chiamato inizialmente “Alpina” ma ben presto venne ambiato in “Campagnola” per non rimarcare il suo impiego militare, in quanto la parola Alpina richiamava troppo l’omonimo reparto dell’esercito. Per promuovere questo modello, la Fiat creò un’imponente campagna pubblicitaria, volta a far conoscere il primo fuoristrada italiano stimolando soprattutto la fascia clientelare più popolosa in quel periodo, quella degli agricoltori.

Nel tempo la Campagnola è diventata una delle auto più famose del marchio italiano. E ancora oggi riscuote enorme successo nelle aste private. Ma c’è chi ha provato a reinventarlo in chiave moderna, ed è il noto designer Tommaso D’Amico, che molto spesso si è cimentato in vecchi modelli Fiat. In particolare ha proposto due versioni, una per uso civile e una dedicata all’arma dei Carabinieri. Il concept ha un aspetto indubbiamente accattivante, che, come dice l’autore stesso “allo stile e personalità aggiunge tanta grinta e potenza”.

In particolare il concept della Fiat Campagnola prende spunto dalle versioni originarie, usando però tanta tecnologia e lasciando da parte l’aspetto spartano che ha caratterizzato i precedenti modelli. Le forme sono squadrate, proprio a richiamare la sua vocazione da fuoristrada, ma all’interno troviamo quadro strumenti hi-tech corredato da una serie di optional di ultima generazione e di un sistema di infotainment particolarmente grande. Il cuore poi di questa Campagnola è un motore a benzina 1.9 turbo benzina da 250 CV, con trazione 4X4.

In realtà si parla davvero di un rilancio di questo modello Fiat in futuro. Voci di corridoio parlano di un modello basato su un pianale CMP, con versioni elettriche o ibride plug-in con un 1.2 litri PureTech aspirato da circa 80 CV abbinato ad unità elettrica da 40-50 CV sull’asse posteriore, sempre a trazione 4X4.

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