Verstappen, chi è il suo ingegnere di pista? Ha origini italiane

Max Verstappen è il campione del mondo di F1, ed al suo fianco c’è un ingegnere di pista di origine italiane. Scopriamo di chi si tratta.

La carriera di Max Verstappen è una delle più precoci e promettenti che siano mai passate dalle porte della F1. Il giovane olandese ha esordito su una monoposto quando aveva appena compiuto 17 anni, in occasione delle prove libere del Gran Premio del Giappone del 2014, al volante della Toro Rosso.

Verstappen (LaPresse)
Verstappen (LaPresse)

Il team faentino, lo mise nuovamente in macchina nelle libere del Brasile, per poi promuoverlo pilota full time dal 2015, al fianco di Carlos Sainz. I primi anni del figlio di Jos nel Circus sono stati caratterizzati da diversi alti e bassi, alternando prestazioni fenomenali a manovre molto pericolose e gravi errori.

Verstappen è stato promosso a pilota Red Bull nel maggio del 2016, esordendo con una clamorosa vittoria al Gran Premio di Spagna. L’orange, ad appena 18 anni e mezzo, è così diventato il più giovane vincitore della storia del Circus, e difficilmente qualcuno gli toglierà questo storico primato in futuro.

Fino alla metà del 2018, gli errori sono stati molti, ma in seguito, Super Max è diventato uno dei più costanti e veloci dell’intera F1, fino a diventare un punto di riferimento. Nel 2021, il sogno del titolo mondiale si è realizzato, ponendo fine alla dittatura della Mercedes e di Lewis Hamilton.

Nonostante le tante polemiche che hanno seguito il Gran Premio di Abu Dhabi, resta l’impresa di un pilota che è stato il primo a non guidare una freccia d’argento ad imporsi nel corso dell’era ibrida, ed il successo mondiale gli è valso un rinnovo contrattuale con la Red Bull sino al 2028, a circa 40 milioni di dollari a stagione per stipendio. Non male per uno che deve ancora compiere 25 anni.

L’olandese era il grande favorito per il 2022, ma le prime gare ci hanno raccontato una storia molto diversa: la Ferrari di Charles Leclerc è già in fuga in classifica, mentre il team di Milton Keynes deve risolvere i guai di affidabilità ed anche una mancanza di performance rispetto al Cavallino.

Verstappen, ecco chi è il suo ingegnere di pista

La carriera di Max Verstappen lo ha visto accumulare già una grande esperienza, nonostante la giovane età. L’olandese lavora da anni a stretto contatto con Gianpiero Lambiase, il suo ingegnere di pista di chiare origini italiane. Il tecnico ricopre questo ruolo sin dal Gran Premio di Spagna del 2016, quando il campione del mondo approdò con successo immediato alla Red Bull.

Lambiase ha la cittadinanza britannica e italiana, ma abita proprio in Inghilterra praticamente da sempre. Entrato nel mondo della F1 nel 2005 con la Jordan, Gianpiero è rimasto 10 anni nel team di Silverstone, che nel frattempo aveva cambiato nome diverse volte correndo come Midland, Spyker e Force India (oggi Aston Martin dopo la breve parentesi della Racing Point). Nel 2010 è stato ingegnere di pista di Vitantonio Liuzzi, e nel 2014 ha lavorato a stretto contatto anche con Sergio Perez.

Nel 2015 è passato in Red Bull sostituendo il collega Guillaume Rocquelin come ingegnere di pista, visto che quest’ultimo era stato promosso a capo degli ingegneri. Proprio in questi giorni è arrivata una bella notizia per Lambiase, che rileverà il compito di Rocquelin sin da Imola restando comunque ingegnere di pista di Verstappen.

Il rapporto tra il campione del mondo ed il suo tecnico è ottimo, come testimoniato dalle parole di Super Max in persona: “Gianpiero è una persona diretta come me, siamo molto onesti e ci diciamo tutte le cose con sincerità quando il nostro lavoro in pista non è buono. A volte capita di essere piuttosto severi l’uno con l’altro, ma voglio anche questo. Gianpiero deve dirmi quando faccio lo str…, ed io altrettanto. Cosa succederebbe se lui lasciasse questo sport? Smetterei anch’io il giorno dopo“.

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