F1, Il mondo alla rovescia: Red Bull ora si lamenta con la FIA

La Red Bull Racing non ci sta e tramite il team principal Christian Horner ha lanciato un messaggio chiaro ai nuovi direttori di gara nominati dalla FIA.

Quattro mesi fa un errore clamoroso del direttore di gara, Michael Masi, ha servito su un piatto d’argento la possibilità a Max Verstappen di conquistare il suo primo titolo mondiale. La Red Bull e la Mercedes avevano esercitato pressioni contrastanti, ad Abu Dhabi, per un finale di mondiale che rimarrà impresso nella memoria degli appassionati a lungo. Da una parte la Mercedes si lamentava di una eventuale Safety Car, mentre la RB insisteva a quel punto per correre l’ultimo giro, nonostante non tutte le auto si fossero sdoppiate.

Christian Horner Red Bull (Ansa Foto)
Christian Horner Red Bull (Ansa Foto)

Un quadro che era figlio di una serie di contrasti e decisioni sbagliate di Masi che avevano creato un clima teso e poco sportivo tra i due team rivali. In alcuni casi l’ex direttore di gara australiano era stato eccessivamente zelante nell’infliggere penalità, mentre in altre circostanze aveva chiuso un occhio. Una situazione paradossale che aveva mandato su tutte le furie sia Mercedes che Red Bull Racing. Chiunque avesse vinto ad Abu Dhabi avrebbe alzato un polverone contro il direttore della FIA.

Alla fine ad uscirne con le ossa rotte è stato Lewis Hamilton perché la Mercedes si è comunque confermata al primo posto della graduatoria dei team, mentre i rivali della Red Bull Racing hanno celebrato il primo successo iridato di Max Verstappen. Il campione inglese aveva subito compreso che qualcosa era stato manipolato, ma con grande sportività aveva stretto la mano all’olandese, per poi chiudersi in un silenzio tombale e rifiutare l’invito a partecipare al Gala della FIA.

La posizione della Red Bull contro la FIA

Il cambio ai vertici della Federazione Internazionale dell’Automobile ha dato un nuovo impulso al circus. La nomina di Mohammed Bin Sulayem, nuovo Presidente FIA, con i due nuovi direttori di gara, Eduardo Freitas e Niels Wittich, aveva riportato la serenità. Niels Wittich ha supervisionato le prime tre gare della stagione, dando un indirizzo nuovo che non è piaciuto al team principal della Red Bull Racing, Christian Horner.

Nel Gran Premio d’Australia ci sono stati una serie di circostanze al limite che hanno portati i piloti sotto la lente d’ingrandimento della FIA. Diversi driver sono stati rimproverati per le loro infrazioni, che qualora in stagione arrivassero a cinque, si tradurranno in una penalità in griglia. La direzione gara ha applicato il pugno duro anche nelle sessioni di prove libere, impiegando una serie di misure restrittive ulteriori che arrivano anche all’uso di gioielli. Non tutti i piloti hanno preso bene la questione.

Christian Horner ritiene eccessiva la presa di posizione della FIA. “Penso, ancora una volta, che ci debba essere un elemento di buon senso. Troppe penalità…il piĂą grande deterrente per i piloti credo sia una multa. Questo è ciò che li colpisce di piĂą, quindi forse dovremmo focalizzarci sulle multe piuttosto che sui rimproveri e sulle potenziali penalitĂ  in griglia“, ha commentato il team principal della Red Bull Racing a GP Fans.

La tesi di Horner è sensata, anche perchĂ© nelle sessioni di prove i piloti hanno affrontato un circuito rinnovato e sono andati alla scoperta del nuovo layout. In Australia, inoltre, non si correva da due anni e per la RB non è stato un weekend positivo. Il TP della squadra austriaca ha sottolineato che la strada giusta non si sostanzia nell’essere così rigorosi, specialmente nelle sessioni di prove libere. “Ma come ho detto, è qualcosa che viene discusso a lungo nei vari incontri, ma penso che dobbiamo solo semplificare alcuni di questi regolamenti“, ha chiosato Christian Horner.

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