Pol Espargarò rifiuta il paragone con Valentino Rossi: ecco cosa vuole fare

La scadenza di contratto di Pol Espargarò genera pressione nel box Honda, ma il catalano ha le idee chiare sul futuro.

Pol Espargaró sa di essere sotto pressione dopo gli ultimi risultati nel Mondiale. Aveva iniziato la stagione 2022 con un podio che faceva sperare in una svolta con la Honda, invece le gare di Mandalika, Termas de Rio Hondo e Austin hanno fatto riemergere i problemi di feeling con una RC213V difficile da domare. Sono giorni di trattative intense e sa che il rinnovo di contratto non è per nulla scontato.

Pol Espargaro (foto Ansa)
Pol Espargaro (foto Ansa)

Difficile la carriera di un pilota quando devi fare i conti con due tipi di pressione diversi. “La prima è che devi ottenere buoni risultati, essere veloce e dimostrare di valere”, spiega in un’intervista a Dazn. “E poi questo è uno sport dove rischi la vita”. Ma non sono certo queste le preoccupazioni che possono affliggere un talento come Pol Espargarò che sul suo futuro ha le idee chiare. A quasi 31 anni di età vuole proseguire la sua carriera ad alti livelli ancora a lungo: “Valentino Rossi a 40 anni era ancora competitivo, è unico e non voglio paragonarmi a lui, ma vorrei proseguire la mia carriera per altre cinque stagioni”.

Il futuro e gli hobby di Pol Espargarò

Sarà difficile proseguire con il team di Alberto Puig, alla ricerca di un pilota di punta da affiancare a Marc Marquez. Ad oggi Pol ha collezionato solo due podi in sella alla RC-V, ma sa che poco o nulla potrà fare nel breve termine per cambiare le dinamiche del mercato piloti: “Ad oggi sono orgoglioso della mia carriera. Questo non vuol dire che non sono nervoso per il rinnovo, ma vado avanti gara dopo gara e vedremo cosa accade”.

Un momento difficile che si ripercuote anche sulla vita di tutti i giorni: “Sono molto esigente con me stesso, quando non faccio una buona gara è come se non riuscissi a godermi la mia vita privata e sociale, gli amici. E’ difficile gestire l’agonia di non fare bene”. Fortunatamente può contare su un rapporto sincero con la squadra e soprattutto con il team manager Alberto Puig, “una persona che ogni squadra dovrebbe avere”.

In diverse occasioni di questo campionato si è ritrovato ad affrontare in pista suo fratello Aleix Espargarò, un altro personaggio importante della sua vita privata. “Andiamo molto d’accordo, anche se la rivalità in pista è enorme. Aleix e Aprilia sono in un ottimo stato di forma… Ma una volta ritornati a casa mettiamo tutto da parte”. Nell’intervista a Dazn c’è anche spazio per confessare due hobby davvero particolari: il punto croce o suonare il pianoforte: “Mi ricorda la mia infanzia. “Quando avevo 12-13 anni e mi piaceva molto fare il punto croce. Mi è piaciuto molto, perché mi rilassava. Ora l’ho cambiato per suonare il piano”.

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