Dall’Inghilterra “festeggiano” per le sfortune di Verstappen: è Leclerc mania

I media inglesi esultano, ma in classifica la Ferrari scappa via. In Australia Leclerc ha preceduto Sergio Perez e George Russell, mentre Hamilton ha chiuso giù dal podio.

L’Australia rischia di diventare la cartina al tornasole della stagione. La Ferrari è volata via con un ritmo insostenibile per la concorrenza. La Red Bull Racing ha provato a tenere il passo, ma è stata afflitta da gravi problemi tecnici, mentre la Mercedes arranca nel tentativo di colmare un gap che continua ad allargarsi. Il team di Brackley ha trovato il modo di cogliere un altro podio, stavolta con George Russell ma è, palesemente, la terza forza del campionato sul piano della performance.

Hamilton - Verstappen - Leclerc (Ansa Foto)
Hamilton – Verstappen – Leclerc (Ansa Foto)

Il team teutonico, dopo otto anni di dominio, ha iniziato una stagione con più bassi che alti. Mai in bagarre per la vittoria, la Mercedes è costretta ad inseguire a debita distanza Ferrari e Red Bull Racing. I problemi di porpoising non sono ancora risolti. La Rossa ha dimostrato di essere di un’altra categoria nei primi tre Gran Premi della stagione, ma nel Regno Unito si celebra la disfatta Red Bull Racing, con Max Verstappen fuori ancora una volta per un problema tecnico. L’olandese si beccava, in media, mezzo secondo al giro dal monegasco. Lenti sui rettilinei, ma più vicini alle RB sul passo gara le frecce d’argento, però, non sembrano ancora in grado di giocarsi una vittoria.

Negli occhi della squadra di Brackley rimane ancora la beffa subita ad Abu Dhabi nel 2021. Pur confermandosi campioni del mondo nei costruttori, la squadra ha visto svanire per Hamilton l’ottavo titolo della sua carriera. Una perdita dovuta dall’errore dell’ex direttore di gara Michael Masi che ha sbagliato nel momento più importante della stagione. Max Verstappen ha visto servito su un piatto d’argento il colpo della carriera, battendo l’esperto Lewis all’ultima tornata.

F1, Verstappen fermo Leclerc vola

in Australia Max Verstappen avrebbe probabilmente chiuso la gara in seconda posizione, proprio come in Arabia Saudita. La Red Bull ha deluso anche in termini di passo, oltre che per i guai tecnici che affliggono le RB18. Dall’Inghilterra l’amarezza del campione del mondo non è passata inosservata, al termine dell’ennesimo DNF. Tre ritiri in due gare sono una catastrofe per un pilota abitato, nel 2021, ad arrivare quasi in tutti i GP in prima o seconda posizione.

La Ferrari domina in pista e un predominio così netto, in era ibrida, non si vedeva dal 2018. In qualche occasione Sebastian Vettel riuscì a comandare dall’inizio alla fine un GP, ma non in modo così netto. L’attuale forma della Rossa ci riporta ai tempi di Kimi Raikkonen e Felipe Massa nel 2007 e nel 2008, oltre all’alba chiara di Michael Schumacher e Rubens Barrichello nel 2000. Una prova di forza che lascia presagire l’apertura di un ciclo, proprio come avevano pronosticato Mattia Binotto e John Elkann.

Charles Leclerc ha un altro passo e la classifica testimonia una supremazia decisa della F1-75. Il Cavallino svetta, nella graduatoria dei team, a quota 104 punti, davanti a Mercedes a 65 e Red Bull Racing a 55. A distanza siderale tutti gli altri team F1. A Maranello hanno, finalmente, partorito una vettura agile e veloce, pur soffrendo un po’ di porpoising. Leclerc trova il modo di esaltarsi alla guida della F1-75, a suon di giri veloci. Carlos Sainz, ritiro a parte in Australia, ha garantito due podi nei primi due appuntamenti della stagione.

In classifica piloti Charles Leclerc comanda con 71 punti, davanti a George Russell a 37 e Carlos Sainz a 33. I rivali alla corona iridata della scorsa stagione sono indietro. Sergio Perez, seconda guida Red Bull Racing, è salito al quarto posto a quota 30, davanti ad Hamilton a 28 e Verstappen a 25. Per questi ultimi risalire la china non sarà facile, anche perché il gap si allarga e la Ferrari è sembrata, sin qui, affidabile. I guai che affliggono la RB18 e la W13 non sono facili da risolvere e il vantaggio della Scuderia italiana aumenta di gara in gara.

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