Marquez, ecco perché non molla mai: primato incredibile in Texas

Marc Marquez tornerà in azione nel Gran Premio delle Americhe di Austin. Per l’occasione, lo spagnolo della Honda segnerà un primato.

I medici hanno dato il via libera e Marc Marquez sarà al via del Gran Premio delle Americhe, quarto appuntamento stagionale del Motomondiale in programma questo fine settimana ad Austin. Si tratta della pista preferita dell’otto volte campione del mondo, che qui si è imposto per ben sette volte su otto edizioni disputate.

Marquez (ANSA)
Marquez (ANSA)

La sua striscia vincente è durata dal 2013 al 2018, per poi cedere alla Suzuki di Alex Rins nel 2019 a causa di una caduta che lo ha costretto al ritiro mentre stava dominando la scena. Nel 2020, il GP delle Americhe non si è disputato a causa del Covid-19, ma lo scorso anno, al rientro in calendario di questa tappa, l’otto volte iridato si è subito fatto trovare pronto centrando un altro successo.

Marquez è pronto per dare una scossa al campionato, dove ha conquistato solo 11 punti con il quinto posto del Qatar. Le ultime due gare lo hanno visto fermo ai box, a causa della terribile caduta nel Warm-up di Mandalika. Un terrificante highside lo ha scaraventato per terra, portando i dottori a dichiararlo subito unfit per il Gran Premio di Indonesia.

Due giorni dopo è arrivata la doccia fredda, quella che ha fatto davvero temere il peggio. Lo spagnolo è stato colto dal terzo episodio di diplopia della sua vita, il secondo negli ultimi mesi. Questo ha portato subito la Honda ad annunciare la sua assenza per il Gran Premio di Argentina, dove è stato rimpiazzato da Stefan Bradl.

In queste settimane si è parlato addirittura di un clamoroso ritiro per il nativo di Cervera, voci prontamente smentite dai fatti. Poche ore fa, il rider iberico ha infatti comunicato che avrebbe preso parte alla gara di Austin, postando una sua foto nel terminal di un aeroporto mentre era pronto per partire alla volta del Texas.

Marc potrà stare simpatico o meno, ma se c’è una cosa che gli va riconosciuta è la sua tenacia, che lo ha portato a rialzarsi decine di volte dopo le difficoltà. Probabilmente non tornerà mai più quello schiacciasassi che era stato sino al 2019, quando macinava gli avversari, ma la MotoGP ha un disperato bisogno di un pilota del suo calibro.

Marquez, ecco il dato incredibile che segnerà ad Austin

Marc Marquez è stato vittima di tante brutte cadute ed infortuni, ma quello che gli è capitato dal luglio del 2020 ad oggi ha ben pochi precedenti nella storia del motociclismo. Dopo la rottura dell’omero del braccio destro nel GP di Spagna di Jerez di due anni fa, per il rider della Honda è iniziato un vero e proprio calvario, che ne ha pregiudicato l’inseguimento ai record di Valentino Rossi e Giacomo Agostini.

La gara di Austin segnerà il decimo rientro in pista della sua carriera dopo un infortunio, in una storia da corsa iniziata nel 2008. Proprio in quella stagione, rientrò in pista al GP del Portogallo ai tempi della 125 dopo la frattura dell’ulna e del radio del braccio destro a seguito di una caduta patita nei test di Jerez.

Marquez fu di rientro anche in Qatar, nel 2009, dopo la frattura della tibia a livello della caviglia destra. Tre anni dopo, fu sempre il tracciato di Losail a riaccoglierlo dopo il primo episodio di diplopia, che gli costò il mondiale di Moto2 nel 2011. Anche nel 2015 tornò in azione in Qatar,  dopo aver recuperato in inverno da una frattura del perone.

Nel 2019, dopo essere passato dalla sala operatoria in inverno per essere stato operato alla spalla sinistra, fu nuovamente la pista di Losail a riaccoglierlo in MotoGP. Da quel momento in poi iniziò il calvario vero e proprio, che lo ha visto protagonista di altri tentativi di rientro tra le due gare di Jerez del 2020 ed il Qatar dello scorso anno. Quello di Austin sarà il suo decimo ritorno in pista, nella speranza che sia l’ultimo e che la sfortuna sia terminata.

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