Ferrari, si cerca la massima prestazione: ecco la soluzione per Melbourne

La Ferrari punta al colpo grosso in Australia, dove non ci sono novità tecniche. La Rossa si gioca comunque una carta molto importante.

Tra Ferrari e Red Bull è attesa una grande battaglia anche in quel di Melbourne, dove tra poche ore scatteranno le prime sessioni di prove libere del Gran Premio d’Australia. Dopo due anni e mezzo dal GP del Giappone del 2019, la F1 torna ad offrire dei turni da svolgere nella notte italiana, cosa che non era più accaduta a causa del Covid-19 che aveva ridotto gli appuntamenti lontano dall’Europa.

Ferrari F1-75 (LaPresse)
Ferrari F1-75 (LaPresse)

Alle ore 5 di questa notte prenderanno il via le prime libere, seguite, alle ore 8, dalla seconda sessione. Il tracciato di Melbourne rappresenta una grande incognita, dal momento che le monoposto non girano qui dal 2019, ma non è tutto. Come abbiamo già spiegato negli ultimi giorni, il layout è stato rivisto profondamente, con modifiche in diversi tratti della pista.

L’ingresso della prima curva è stato ampliato, così come quello di Curva 3. Anche la 6 e la 7 sono state riviste, ed ora non è più presente una brusca frenata ma si tratta di un cambio di direzione da percorrere in quinta o sesta marcia. La modifica più importante è sicuramente quella alla chicane Clarke, che ora è diventata un velocissimo cambio di direzione da affrontare in pieno, dove si potrà anche attivare il DRS per cercare di favorire i sorpassi.

Anche l’Ascari è stata rivista e resa più lenta, con un’uscita più ampia che favorirà gli attacchi. In generale, il tracciato dell’Albert Park dovrebbe risultare di circa cinque secondi più veloce di quello che avevamo conosciuto in passato, che dal 1996 al 2019 non aveva mai conosciuto dei cambiamenti.

Queste modifiche fanno leggermente storcere il naso alla Ferrari, dal momento che una maggior velocità media non potrà che aiutare la Red Bull. Le prime due gare ci hanno detto che la RB18 è la monoposto più efficiente in assoluto, che sviluppa maggior velocità massima e che si esalta sui rettilinei. Il Cavallino dovrà puntare tutto sul tratto misto, e la sensazione è che vivremo un altro fine settimana molto incerto e spettacolare.

Ferrari, ecco l’ala posteriore a cucchiaio

La Ferrari, così come anche la Red Bull, ha già comunicato da tempo che a Melbourne non ci sarebbero state novità tecniche, in attesa di aggiornamenti importanti che arriveranno già da Imola. Tuttavia, le squadre cercheranno di ottimizzare il loro potenziale portando degli adattamenti al circuito, ed è proprio quello che hanno fatto i tecnici sulla F1-75.

L’ala posteriore presentata assume la forma del cucchiaio, nel tentativo di trovare il giusto compromesso tra velocità massima e carico aerodinamico. Solitamente, il cosiddetto cucchiaio veniva utilizzato su piste come Silverstone e Suzuka, tracciati ben più veloci dell’Albert Park che conoscevamo sino a tre anni fa.

Evidentemente, i cambiamenti hanno portato i tecnici della Ferrari a puntare su questa scelta, ma non bisogna dimenticare che i tratti guidati sono ancora ben presenti. La parte finale della pista, che inizia dall’Ascari fino al rettilineo del traguardo, è una parte di pista che negli ultimi anni aveva sempre messo in difficoltà la Rossa, esaltando il telaio della Mercedes.

In questo 2022, invece, c’è la sensazione che Charles Leclerc e Carlos Sainz potranno fare la differenza proprio da quelle parti, come del resto è accaduto anche in Bahrain ed in Arabia Saudita. Nel frattempo, a Maranello si lavora senza sosta sugli aggiornamenti per Imola, che come per la Red Bull dovrebbero comportare una riduzione del peso.

Le monoposto ad effetto suolo sono solo agli albori della loro esistenza e devono essere ancora scoperte a fondo, ma non ci sono dubbi sul fatto che le squadre ne tireranno presto fuori il massimo potenziale. Le gare europee, in tal senso, daranno ulteriori conferme sui valori in campo.

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