MotoGP, Johann Zarco difende la Ducati: parole dure agli altri team

Il pilota del team Ducati Pramac, Johann Zarco, ha analizzato le novità tecniche della casa di Borgo Panigale. Il francese si prepara alla gara in Argentina con le idee chiarissime.

Due anni senza l’Argentina sono stati pesanti per i fan e i centauri della MotoGP. Il programma è stato stravolto a seguito di un problema tecnico ad uno aereo cargo che sarebbe dovuto già arrivare a destinazione. Niente prove libere nella giornata di venerdì e tutto spostato al sabato. Uno dei quattro aerei cargo in viaggio dall’ultima gara in Indonesia si è rotto durante il viaggio. I team più danneggiati sono gli equipaggi di Valentino Rossi, della squadra Gresini Racing e della squadra corse ufficiale Ducati.

Johann Zarco (Ansa Foto)
Johann Zarco (Ansa Foto)

Johann Zarco del team Pramac ha spiegato che la pista è una delle sue preferite. L’esperto pilota spera di sfruttare al meglio le potenzialità della Desmosedici. Il terzo posto in Indonesia ha dato una bella dose di fiducia alla squadra e al francese, dopo l’ottavo posto del Qatar. Le sensazioni sono positive, ma il programma è stato stravolto. Sabato sarà una giornata lunghissima, ricca di incognite. Le scelte dovranno essere repentine per preparare al meglio anche le qualifiche.

Quando la pista è sporca io sono capace di trovare i limiti – ha spiegato Johann Zarco – quando l’aderenza è migliore, a volte, ho il problema opposto, non riesco a spingere la moto a sufficienza. E’ difficile sapere in anticipo come andrà, prima di poter guidare perché quando il tracciato è diverso magari le sensazioni possono essere diverse”.

Le considerazioni di Johann Zarco

Il francese, in conferenza stampa, ha dichiarato: “Sarà dura per i team che non hanno ricevuto nulla perché il lavoro che di solito si può fare in 48 ore avremo soltanto una notte per farlo. Quindi sarà piuttosto difficile, per fortuna noi della Pramac abbiamo ricevuto tutto quindi possiamo procedere come al solito. Credo che se sarà gestito bene il sabato sarà una gran bella giornata e ci saranno abbastanza prove per abituarci alla pista, per pulirla perché è tanto tempo che non corriamo qui e come al solito penso che ci sarà un po’ di scivolosità in pista che poi migliorerà”.

Sarà una giornata molto impegnativa quella di sabato per tutti. Il pilota della Ducati ha aggiunto: “Ho dei grandi ricordi qui in Moto2, mi sembra una pista piuttosto veloce e con curve piuttosto lunghe ed è per questo che mi sento abbastanza a mio agio. Qui con la Yamaha in MotoGP avevo fatto un bel risultato nel 2017, sono salito sul podio nel 2018 e avevo quasi lottato per la vittoria quando Cal aveva vinto. Nel 2019 con la Ducati la corsa era stata più difficile”.

Il geniale abbassatore anteriore della Desmosedici sarà vietato nella prossima stagione. Zarco ha commentato: “Quando la Ducati ha portato l’abbassatore all’anteriore abbiamo avuto delle sensazioni molto interessanti. Dovremmo usarlo bene. Anche gli altri team potevano idearlo e vedere come funzionava. Per loro credo che questa decisione limiti un po’ questo tipo di sviluppo, non credo fosse uno sviluppo che rendesse la moto più pericolosa, è un peccato per la Ducati perché a loro piace giocare con questo congegno per trovare un vantaggio. Ci adatteremo, non credo che sia qualcosa di pericoloso però lo useremo finché sarà possibile, ovvero fino al termine di questa stagione”.

Nel Paddock si sta parlando di un weekend corto. “Due giorni potrebbero essere sufficienti se hai esperienza. Puoi goderti queste due giornate se sei pronto e hai tutti i riferimenti, però per lavorare e per progredire come pilota e anche a livello tecnico sarebbero meglio tre giorni. Se in futuro si dovesse decidere di fare tutto in due giorni si risparmierebbero dei soldi con una notte in meno in hotel. Credo che non sarebbe positivo per lo sport, forse per lo spettacolo ma non per lo sport, ha concluso Zarco.

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