Magnussen riuscirà a finire la gara? L’agghiacciante ammissione

A Jeddah weekend tribolato per la Haas. Oltre all’incidente occorso a Schumacher, un nuovo problema potrebbe disturbare Magnussen.

Avrebbe voluto e potuto ottenere di più dalle qualifiche del GP dell’Arabia Saudita ed invece Kevin Magnussen si è dovuto accontentare del decimo posto. Le ragioni non sono tecniche o legate alla monoposto, bensì fisiche. Il danese ha ammesso di aver sofferto parecchio. Un dolore incredibile al collo che lo sta preoccupando in vista della gara.

Kevin Magnussen (Ansa Foto)
Kevin Magnussen (Ansa Foto)

Nel Q3 non riuscivo più guidare“, ha raccontato a Motorsport.com. “Quando sei stato fuori dalla F1 per un anno e arrivi su una pista come questa, è dura. Non ho niente contro il tracciato. Sono io a non essere pronto“.

A cercare di dargli una mano in vista dello sforzo prolungato che dovrà affrontare in corsa Thomas Jorgensen, suo fisioterapista personale. “E’ uno dei migliori al mondo“, ha tenuto a sottolineare il driver di Roskilde.

Magnussen svela cosa dovrà fare durante il GP di Jeddah

Come sabato sera quando il mal di collo ha cominciato a farsi sentire in maniera importante, lo scandinavo ha anticipato che nel corso della gara dovrà per forza di cose apoggiarsi al poggiatesta.

In questo modo però si perde molto il feeling con la macchina e si guarda anche nella direzione sbagliata, quindi non è il massimo“, ha considerato amareggiato per non aver potuto spremere al massimo la sua VF-22. “Penso che ci fosse il potenziale per una quinta posizione“, ha detto rivelando di aver immediatamene trovato il ritmo giusto e per questo di essere ancora più dispiaciuto per non aver finalizzato.

Il passo più blando richiesto dalla distanza potrebbe gioare comunque a suo favore. “Le curve 6,7,8 e 9 sono infernali, ma durante il gran premio dovrebbe essere diverso”, ha proseguito per farsi coraggio.

Quindi, a proposito dell’incidente accaduto al compagno di squadra Mick Schumacher nel corso del Q2, il 29enne ha ammesso di essersi preso un bello spavento.

E’ stato terribile vedere dove e come l’aveva persa. L’angolo era davvero brutto e poi lì c’è solo il muro. La monoposto era a pezzi“, il ricordo di quegli attimi che lo avranno certamente riportato al Bahrain 2020, quando la vittima, fortunatamente incolume, era stato il suo team-mate Grosjean.

Deve essere stato pazzesco per lui, ma ancora più incredibile è come si riesca ad uscire  bene da un botto del genere“, ha chiosato rendendo merito alla FIA per i continui progressi in termini di sicurezza.

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