Horner si complimenta con il rivale Wolff: “Ha avuto coraggio”

Non sono mai andati d’accordo, ma su un punto i boss di Red Bull e Mercedes Horner e Wolff si sono incontrati e non riguarda la pista.

Di recente Toto Wolff si aperto su alcune problematiche personali confessando di aver dovuto far ricorso allo psichiatra. Oltre 500 ore spese a parlare con il dottore per venire a capo dei propri problemi e delle proprie paure.

Toto Wolff (Ansa Foto)
Toto Wolff (Ansa Foto)

Ho sofferto dal punto di vista mentale e le sedute mi hanno aiutato ad accedere a del potenziale che non riuscivo a tirare fuori“, ha rivelato in un’intervista al Sunday Times. “Molte persone di successo sono piuttosto sensibili, il che significa anche vulnerabili“.

Christian Horner colpito dall’atteggiamento del rivale Wolff

Impressionato dall’onestà delle parole del team principal della Mercedes, pronto a condividere con il mondo una parte del suo privato, in Bahrain, il suo omologo in Red Bull non solo ha elogiato il suo discorso, ma ha altresì sottolineato la rilevanza della questione psicologica in un mondo soggetto a tante pressioni esterne e interne come la F1.

Complimenti a lui per avuto il coraggio di parlarne. Si tratta di un argomento che sta assumendo maggior importanza al momento. Ne siamo consapevoli e vorremmo fare qualcosa“, il commento del manager inglese che, con l’austriaco, l’anno scorso si è scontrato diverse volte.

Ho la fortuna di non esserne mai stato toccato personalmente, ma ho avuto degli amici che hanno sofferto in termini di salute mentale. E’ un tema di peso, di conseguenza è ottimo discuterne pubblicamente“, ha aggiunto.

A questo proposito è intervenuto anche Lewis Hamilton, il quale, ai microfoni di Sky UK ha riconosciuto di aver dovuto lottare a lungo con delle barriere psicologiche che si erano create dopo la forte delusione di Abu Dhabi, quando vide il suo ottavo titolo iridato sfumare all’ultimo giro.

Ho dovuto cercare di mettere da parte il campione e riportare alla luce l’essere umano“, ha affermato il #44 illustrando come è riuscito a superare l’impasse. “Alla fine sono come tutti. Ho i miei alti e bassi nello sport e nella quotidianità“.

Per questo ha deciso, per un periodo, di dire stop ai social media. “Sono fantastici per tenersi in contatto con gli amici e restare sempre informati, ma possono anche prendere il sopravvento. Quindi ho preferito metterli in pausa e pensare solo al presente, senza rimuginare sul passato, cominciando a pianificare il futuro e come migliorare”, ha concluso l’asso di Stevenage, sul podio a Sakhir malgrado le premesse fossero più pessimistiche.

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