F1, George Russell getta la spugna: la Mercedes non recupererà

George Russell, al debutto in Mercedes, ha espresso un giudizio severo su uno dei problemi principali della W13.

L’esordio in Bahrain, nel team campione del mondo, George Russell se lo era immaginato, probabilmente, in modo molto diverso. L’inglese non ha trovato il miglior feeling in qualifica sulla Mercedes, piazzandosi al nono posto alle spalle dei due ferraristi, dei driver della Red Bull Racing, del compagno Lewis Hamilton, ma anche dell’ex Mercedes Valtteri Bottas, Kevin Magnussen, al ritorno in F1 nel team Haas e di Fernando Alonso sull’Alpine.

George Russell (LaPresse)
George Russell (LaPresse)

La gara del nativo di King’s Lynn è stata incolore, senza particolari sussulti. Alla fine, grazie ad una buona strategia e al doppio ritiro delle Red Bull Racing, il giovane è arrivato ai piedi del podio alle spalle di Hamilton. Due posizioni che tradiscono la reale situazione del team di Brackley. La Mercedes ha osato tantissimo con un evoluzione tecnica che per ora non ha dato i suoi frutti. La W13 ha sofferto dei saltellamenti sui rettilinei e, persino, i cambi gomma sono stati più lenti dei competitor. Per di più le mescole si sono usurate molto velocemente, comprese le hard sulla vettura di Hamilton.

Il sette volte campione del mondo è un maestro nella gestione delle gomme, ma la Mercedes W13 ad oggi ha numerosi problemi. L’aspetto da salvare della domenica in Bahrain è stata l’affidabilità che ha consentito ad entrambi i driver della Stella a tre punte di completare la gara. Solitamente sul tracciato del Bahrain la Mercedes aveva sempre fatto la voce grossa. La rivoluzione delle auto ad effetto suolo ha stravolto i valori di forza del precedente ciclo tecnico e il team è andato in difficoltà sin dai test prestagionali.

Mercedes, la resa di George Russell

Il talento inglese, dopo tre anni molto complicati in Williams, sperava di calarsi nell’abitacolo di una vettura molto competitiva. Se un fenomeno dall’esperienza di Hamilton ha trovato difficoltà in Bahrain, è difficile immaginare la posizione di Russell. Le soluzioni telaistiche si sono rivelate azzardate e anche sotto il punto di vista motoristico la W13 ha fatto evidenti passi indietro, o meglio i competitor sembrano aver fatto passi da giganti. Le frecce d’argento, al momento, appaiono la terza forza, a distanza siderale dalla Ferrari.

Su un’auto così instabile George Russell ha faticato sin dai primi turni dello scorso weekend. Il porpoising è un fenomeno che genera dei clamorosi sobbalzi alle sospensioni, almeno queste le sensazioni avvertite dai piloti sulle nuove auto ad effetto suolo. Si tratta del movimento oscillatorio che si nota in modo evidente in rettilineo. Tutto ciò si traduce in una perdita improvvisa di carico aerodinamico che porta a effetti oscillatori e perdita di prestazioni.

È promettente vedere che altre vetture hanno avuto lo stesso problema e sono riuscite a risolverlo, ciò significa che il problema del rimbalzo ha una soluzione – ha dichiarato George Russell – ma stiamo lottando per trovarlo e non sappiamo quanto tempo ci vorrà, magari troveremo la soluzione il prossimo fine settimana o dopo le vacanze estive, anche se non c’è motivo per cui non debba durare tutto l’anno. Per la Mercedes sarebbe uno scenario apocalittico che segnerebbe la stagione.

Alcuni problemi potrebbero durare tutto l’anno“, ha annunciato il giovane della Mercedes, come riportato da Marca. I tecnici sono a lavoro per trovare una soluzione al porpoising nel più breve tempo possibile. Il guaio è che la questione la si può risolvere solo girando in pista, solo così è possibile raccogliere i dati necessari per superare il limite tecnico. La galleria del vento non è sufficiente. Se la Mercedes non dovesse recuperare terreno, sarebbe una pessima notizia per Russell che sperava di lottare stabilmente per podi e vittorie nel 2022.

Mercedes W13 (Twitter)
Mercedes W13 (Twitter)
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