Ferrari, novità tecniche in Arabia Saudita? La F1-75 è pronta a crescere

La Ferrari non ha ancora portato sviluppi importanti dal punto di vista tecnico, al contrario di Red Bull e Mercedes. Ecco la situazione.

Il destino del mondiale 2022 passerà dagli sviluppi e dal budget cap. La Ferrari ha vinto con Charles Leclerc il Gran Premio del Bahrain, dove è arrivata una splendida doppietta grazie al secondo posto di Carlos Sainz. La nota positiva viene dal fatto che la F1-75 non è cambiata quasi per nulla dai test di Barcellona, se non grazie ad un fondo rivisto più volte per ridurre il problema del porpoising.

Ferrari (ANSA)
Ferrari (ANSA)

Le rivali più accreditate, ovvero Red Bull e Mercedes, hanno già portato degli sviluppi molto importanti tra le due sessioni di test. Sulla RB18 sono apparse delle pance modificate ed un fondo molto rivisto nell’ultima giornata di prove invernali in Bahrain, mentre la freccia d’argento vista a Sakhir era un’evoluzione/rivoluzione rispetto a quella che si era presentata ai test di Barcellona.

Stando alle indiscrezioni, questa monoposto avrebbe dovuto dominare la scena, ma per ora si è rivelata un flop e ci vorrà qualche settimana prima che il team di Brackley riesca a farla funzionare a dovere. La Ferrari, dal canto suo, deve ancora iniziare il vero e proprio sviluppo della propria Rossa, ed appare quella messa meglio anche in chiave budget cap.

Ferrari, lo sviluppo della Rossa pronto a partire

Il tetto massimo delle spese è uno dei temi di questo mondiale, e la Ferrari è molto ben organizzata, mentre Red Bull e Mercedes hanno già chiesto alcune revisioni agli organizzatori. Il Cavallino inizierà ben presto a portare degli sviluppi sulla F1-75, monoposto che si è già dimostrata il punto di riferimento della nuova era del Circus.

Intervistato da “SoyMotor.com“, Mattia Binotto ha parlato del lavoro che verrà svolto nelle prossime settimane: ““Sono abbastanza sicuro che alla prossima gara inizieremo a spingere ulteriormente la macchina. Questo è ancora più importante ora che abbiamo un tetto massimo di budget, quindi non possiamo sbagliare perché abbiamo solo poche opportunità di sviluppo“.

Il team principal della Ferrari ha fatto capire che si inizierà presto a spingere, e che forse, già a Jeddah, si vedrà qualche piccolo aggiornamento sulla prima Rossa ad effetto suolo dal lontano 1982. Nelle ultime ore si sono diffuse anche altre indiscrezioni, secondo cui la Scuderia modenese in Bahrain non fosse al massimo delle performance e che, dopo l’Arabia Saudita, la power unit verrà spremuta maggiormente.

Il motivo di questa tattica conservativa sta in alcune piccole problematiche di affidabilità che si erano presentate al banco sulle mappature più spinte, ma in Bahrain la Rossa non ne ha avuto bisogno. Allo stato attuale delle cose, il Cavallino appare la squadra meglio posizionata in tante aree, e la concorrenza inizia a tremare.

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