Ferrari, in pochi l’hanno notato: c’è già un grande vantaggio sui rivali

La Ferrari ha dominato il Gran Premio del Bahrain, ma le soddisfazioni non sono finite. Ecco il punto forte rispetto a Red Bull e Mercedes.

Il Gran Premio del Bahrain ha regalato uno scenario da sogno alla Ferrari. Charles Leclerc ha vinto la gara, ottenendo la terza affermazione della sua carriera, guidando la doppietta nella notte di Sakhir seguito da Carlos Sainz. La F1-75 è la macchina di riferimento, anche se la Red Bull non è affatto lontana.

Ferrari (ANSA)
Ferrari (ANSA)

Tuttavia, è giusto sottolineare che, sul passo gara, ci si attendeva un Max Vestappen superiore al Cavallino, ma questo non è affatto avvenuto. Il duello che ha seguito il primo pit stop è stato da cardiopalma, ma per il resto il risultato non è mai stato messo troppo in discussione.

Il campione del mondo in carica si è ritrovato addirittura ritirato, così come il compagno di squadra Sergio Perez. Peggio così non poteva andare per il team di Milton Keynes, che deve fare i conti con dei seri problemi di affidabilità della power unit Honda. Oltre a ciò c’è da aggiungere anche il cedimento del motore sull’AlphaTauri di Pierre Gasly, esplosa nei giri finali e che ha lasciato il francese in una nuova di fuoco e fiamme.

Il Cavallino si è portato a casa 44 punti su altrettanti disponibili, mentre la Red Bull incassa uno 0 imprevedibile, come accadde nel 2020 in Austria. Ha salvato il bilancio la Mercedes nonostante una monoposto priva di passo, con Lewis Hamilton terzo davanti a George Russell.

La giornata da brividi per il Cavallino è stata completata dai motorizzati dalla power unit del cavallino: la Haas di Kevin Magnussen ho concluso in quinta piazza, mentre le Alfa Romeo Racing hanno chiuso al sesto posto con Valtteri Bottas ed al decimo con Guanyu Zhou. Il cinese è riuscito a portare a casa subito il primo punto nella gara d’esordio.

Ferrari, la Rossa è in vantaggio negli sviluppi

Il mondiale 2022 vedrà la disputa di ben 23 gare, con il Qatar che con ogni probabilità andrà a sostituire la Russia. La Ferrari, dal canto suo, può sorridere anche in chiave sviluppi. La F1-75 che ha dominato nel deserto del Bahrain è infatti quella dei primi test di Barcellona, ed è cambiata varie volte solo nel fondo, ma giusto per migliorare il fenomeno del porpoising.

Le rivali più accreditate, ovvero Red Bull e Mercedes, hanno già portato degli aggiornamenti molto seri: Adrian Newey aveva fatto esordire, nell’ultima giornata dei test di Sakhir, delle pance modificate ed un nuovo fondo, mentre la freccia d’argento arrivata nelle prove del Bahrain era completamente diversa rispetto a quella di Barcellona.

Quest’anno è stato ulteriormente inasprito il budget cap e, dunque, lo sviluppo non sarà più eccessivamente libero come accadeva in passato. Gli avversari della Ferrari dovranno calcolare bene le aree dove intervenire, con la Red Bull che dovrà rivedere anche la sua affidabilità dopo i tre cedimenti del motore Honda.

A Maranello questo è un motivo in più per sorridere, anche se la Mercedes non va ancora data per morta. Le vetture della Stella a tre punte hanno dimostrato di avere un discreto passo solo all’inizio dello stint, soffrendo poi di un grande degrado delle gomme. La monoposto manca anche di velocità di punta, e ricordiamo che sulle power unit si può intervenire solo per motivi di affidabilità, ma non è più possibile fare modifiche per aumentarne le prestazioni.

Dal Bahrain esce una Rossa velocissima, forte nei piloti e nella squadra, che guarda con grande ottimismo la prossima tappa di Jeddah. Il Gran Premio dell’Arabia Saudita si correrà domenica prossima, per cui non ci sarà neanche troppo tempo per godersi quanto fatto domenica. La sfida iridata è appena cominciata.

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