Mercedes W13, il “missile” funzionerà? I primi dati dicono di no

La Mercedes W13 è incappata in diverse problematiche nel corso della prima giornata di test. I dati dimostrano che si è nascosta.

I test in Bahrain hanno preso il via nella giornata di ieri, con il miglior tempo che è andato all’AlphaTauri di Pierre Gasly davanti alle Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc. Il francese ha montato la gomma a mescola C5 per mettersi alle spalle le due Rosse, che hanno continuato a convincere dopo il buon inizio di Barcellona. La scena se l’è presa la Mercedes, che in mattinata ha presentato la W13 in versione definitiva.

Mercedes F1 W13 (Twitter)
Mercedes F1 W13 (Twitter)

Gli occhi dei concorrenti sono stati subito catturati da quanto svolto dal team di Brackley, che ha attuato una vera e propria cura dimagrante alla freccia d’argento. I sidepod sono praticamente spariti, con un’imboccatura che corrisponde a quella che è una semplice feritoia. Va detto che le problematiche non sono mancate, ma Toto Wolff si è dimostrato molto soddisfatto del lavoro dei suoi uomini, rassicurando anche sul discorso legalità.

Questa è la a stessa macchina di Barcellona, con solo i sidepod diversi all’esterno, ma all’interno è tutto uguale a quella che abbiamo visto poche settimane fa. Quando cambiano le regole è importante avere l’approvazione dalla FIA, per quello siamo in contatto con loro dimostrando con tutti i dati CFD che abbiamo un progetto legale. Dal loro punto di vista non c’è nessun problema. Non ci interessano le polemiche con le altre squadre, ci basta essere a posto con la Federazione Internazionale“.

Va ricordato che i ricorsi ufficiali potranno essere presentati solo dal primo week-end di gara, come fece la Red Bull contro la Mercedes per il DAS nel 2020 o la Renault nei confronti della Racing Point nella medesima stagione. Tuttavia, pensare che vengano presi dei provvedimenti è quasi impossibile, anche perché l’unico oggetto di discussione sembra essere quella “sciabola” sotto lo specchietto.

Mercedes, la W13 è molto acerba

La Mercedes ha fatto parlare molto di sé nella prima giornata di test in Bahrain. Lewis Hamilton l’ha portata al debutto nella mattinata di ieri, cedendola a George Russell per il pomeriggio. Va detto che non è stato tutto rose e fiori, dal momento che i problemi non sono mancati specialmente quando il sette volte campione del mondo era al volante.

La freccia d’argento ha avuto problemi con il fondo, che sfregava sull’asfalto in maniera esagerata creando tante scintille. Anche l’effetto porpoising è apparso esagerato, anche se tale problematica sembra essere stata arginata. In mattinata c’è stato anche un problema non di poco conto, dal momento che le telecamere hanno immortalato la fiancata sinistra totalmente “squagliata” dal calore.

I rischi, per la Mercedes, riguardano proprio il discorso raffreddamento, che soprattutto nelle prime gare “calde” come Bahrain ed Arabia Saudita potrebbe essere un bel problema. Il capo degli ingegneri, Andrew Shovlin, ha commentato la prima giornata di test del team di Brackley in un comunicato ufficiale diramato dalla squadra.

Rispetto a Barcellona, ​​qui è stato più difficile equilibrare bene la macchina durante il giro. Sembra che abbiamo fatto qualche tipo di progresso durante la giornata. Abbiamo ancora molto lavoro da fare per quanto riguarda la convalida dell’aggiornamento kit, quindi è ancora troppo presto per dire se tutto funziona come previsto“.

C’è sicuramente altro da trovare per trovare il giusto equilibrio tra curve lente e ad alta velocità, e c’è anche un po’ troppo surriscaldamento delle gomme. Quindi, avremo molto da fare per i prossimi due giorni, ma siamo su una curva di apprendimento ripida con la nuova vettura e pneumatici, analizzeremo ciò che abbiamo da oggi e speriamo di fare un passo avanti per domani“.

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