F1, la Mercedes è sotto accusa? La Ferrari prepara l’attacco

La nuova Mercedes F1 W13 ha fatto scalpore nel paddock. Mattia Binotto ha parlato di un aspetto che insospettisce i team.

Il mondo della F1 si avvicina all’inizio della nuova stagione, quella composta dalla rivoluzione regolamentare che ha riportato in voga l’effetto suolo. Se le monoposto si erano dimostrate subito molto veloci nei test di Barcellona, ricco di curve veloci dove il confronto con i modelli del 2021 non si fece troppo sentire, in Bahrain la situazione appare differente.

F1 Mercedes W13 (Twitter)
F1 Mercedes W13 (Twitter)

Anche a causa delle difficili condizioni della pista, le nuove auto appaiono in grossa difficoltà, con i piloti che devono “remare” nel tratto centrale. Al tornantino di Curva 9 vediamo costantemente dei bloccaggi, che si presentano anche nella prima staccata. La differenza maggiore con il 2021 è che le F1 non sono più sui binari, portando il pilota a dover faticare maggiormente per tenerle in strada.

Questo aspetto è positivo, dal momento che in passato ci si era lamentati del fatto che fossero divenuti troppo semplici da portare al limite. Per quello che si sta vedendo, la Ferrari appare la monoposto più in forma, ma anche la Red Bull è notevolmente cresciuta facendo segnare degli ottimi riferimenti in condizioni di passo gara.

Tuttavia, va detto che ogni squadra sta trovando delle difficoltà nei long run, con delle gomme che perdono prestazioni molto facilmente. La Mercedes non sembra essere ancora nella forma più devastante, il che è normale considerando che si tratta di un progetto rivoluzionario e molto diverso nella zona dei sidepod rispetto alla W13 vista a Barcellona.

Le forme della nuova freccia d’argento hanno fatto molto discutere nella giornata di ieri, dove la vettura di Lewis Hamilton e George Russell è stata al centro del dibattito. La Red Bull ha cercare di “snobbare” il lavoro dei rivali, con Max Verstappen e Christian Horner che hanno dichiarato in coro: “Dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro, non ci interessa ciò che fanno gli altri“. Il neo-campione del mondo ha anche scherzato sul colore della Mercedes, affermando che è molto più brutta rispetto al passato con il grigio al posto del nero.

F1, la Ferrari avanza sospetti sulla Mercedes

La F1 sta ripartendo, e con essa potrebbero rialzarsi i polveroni di polemiche che dopo Abu Dhabi non si erano ancora spenti del tutto. La Mercedes ha presentato una monoposto estrema, praticamente priva delle fiancate. Tuttavia, l’aspetto che fa discutere è quella sorta di alabarda portata sotto agli specchietti, soluzione al limite del regolamento.

Per quanto riguarda la specifica zona degli specchietti, al GP di Spagna del 2018 la Ferrari presentò una soluzione non del tutto simile alla Mercedes, ma che venne comunque bandita in quanto considerata supporto aerodinamico. Sulla W13 si dimostrerà che questa sorta di ala è parte integrante del telaio, già approvata nei crash test.

Alla conferenza stampa dedicata ai membri delle squadre, il team principal del Cavallino, Mattia Binotto, ha affermato: “Già in passato, abbiamo sempre sostenuto che gli specchietti non dovrebbero avere alcuno scopo aerodinamico. Dovrebbero essere lì solo per guardarsi alle spalle“.

Penso che il modo in cui la Mercedes ha trattato o progettato la sua auto sia rivolto a trovare uno scopo aerodinamico significativo negli specchietti stessi e penso che sia qualcosa che vada impedito in futuro. Non ci devono essere dubbi su questo, perché il rischio è che vedremo, nei prossimi anni, che tutte le squadre inizino a progettare specchietti che sembrano astronavi“.

Binotto ha concluso: “Non credo sia quello che stiamo cercando come F1“. La legalità della freccia d’argento, a detta di Toto Wolff, non costituirà nessun problema. La FIA ed il team di Brackley sono in contatto costante e sembra che tutto proceda secondo i piani. Nei prossimi giorni ne sapremo di più.

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