Mir nuovo Marquez? Suppo rivela una vecchia trattativa

Suppo è molto contento della situazione in Suzuki: la GSX-RR va bene, Mir e Rins lo soddisfano come piloti, il team lavora nel modo giusto.

Dopo l’addio di Davide Brivio e un anno senza un vero team manager, la Suzuki ha deciso di ingaggiare Livio Suppo e arricchire così la propria squadra. Un’operazione importante, considerando il curriculum della persona che è stata assunta.

Livio Suppo
Livio Suppo (Foto Suzuki)

Il dirigente piemontese ha vinto in MotoGP sia con la Ducati che con la Honda. Esperienza e competenza per svolgere il ruolo affidatogli non gli mancano. E crede molto nel progetto di Hamamatsu. Sicuramente ha un carattere diverso da Brivio e deve essere bravo a integrarsi nella nuova squadra.

La sua presenza può essere importante per trattenere Joan Mir, pilota che stima molto e che ha un contratto in scadenza a fine 2022. Da valutare Alex Rins, anche lui in scadenza e chiamato ad avere maggiore costanza nei risultati.

MotoGP Qatar 2022: Livio Suppo felice della situazione in Suzuki

Suppo al termine delle Qualifiche MotoGP in Qatar è stato intervistato da Sky Sport e ha commentato i piazzamenti ottenuti dai team sulla griglia: “Il risultato non è buono, però la performance c’è. Se guardiamo il gap tra Marquez e i nostri ci sono due decimi. La MotoGP di adesso ha distacchi minimi tra i piloti. Non sono preoccupato, la moto ha dimostrato di essere competitiva“.

Mir e Rins possono puntare alla vittoria nella gara di Losail? Non si sbilancia e spiega il motivo: “Quest’anno è difficilissimo dire il sabato chi può vincere una gara il giorno dopo. La differenza tra i piloti è bassa, sono sempre in tanti che possono vincere e quindi anche i nostri“.

A Suppo viene ricordato del suo periodo in Ducati, che solamente nel suo periodo ha vinto il titolo MotoGP: “Partiti da un foglio bianco, tutta l’azienda è stata bravissima nel costruire la moto. Una bella esperienza, ricordi fantastici. Abbiamo fatto la scelta difficile passando alle Bridgestone e dissi alla mia famiglia che se avessi sbagliato avrebbero fatto bene a cacciarmi in azienda. Andò bene, è la cosa che ho fatto che ha più influenzato la MotoGP. Ducati ha vinto, poi Rossi le ha volute e anche Pedrosa. Successivamente c’è stato il monogomma“.

Successivamente è passato in Honda, vincendo sia con Casey Stoner che con Marc Marquez. A proposito dello spagnolo, ricorda: “Abbiamo firmato il contratto per la MotoGP 2013 già nel 2011, quando era al primo anno di Moto2. Siamo stati fortunati, abbiamo visto che era un pilota straordinario“.

Il manager piemontese viene interpellato pure sul valore di Mir e Rins: “Sono entrambi molto forti. Joan mi è sempre piaciuto. L’ultimo anno in Honda parlai col suo manager perché sapevo che Pedrosa si sarebbe ritirato e lo volevo in HRC. È un talento incredibile e con una costanza pazzesca. Nel 2020 ha vinto una gara sola, però si è preso il mondiale. Alex nel 2020 ha avuto un infortunio che lo ha condizionato, sennò se la sarebbe giocata. Lo scorso anno Joan ha sfruttato al massimo ciò che aveva, Alex ha provato a strafare e cadeva tanto pur essendo veloce. Ambedue hanno potenziale enorme“.

Suppo celebra il lavoro svolto dalla Suzuki in questi mesi per aver realizzato una GSX-RR davvero molto competitiva, un vero upgrade rispetto al 2021: “La moto è migliorata, gli ingegneri hanno fatto un ottimo lavoro. È cresciuta la potenza, ma soprattutto è migliorato l’abbassatore che permette di uscire più velocemente. La Suzuki storicamente ha un ottimo telaio, quest’anno anche il motore è forte e dunque abbiamo un buon pacchetto“.

Il team manager ha anche spiegato qual è il suo approccio nella squadra, considerando il suo carattere differente da quello di Brivio: “Faccio i complimenti a Davide, la squadra è organizzata bene. Bravo lui e anche i giapponesi, che si sono affidati a diversi tecnici europei. C’è un bel clima e farò di tutto per mantenerlo”.

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