MotoGP, Joan Mir, una paura che riguarda tutti: c’è un dato che spaventa

Il pilota della Suzuki, Joan Mir, correrà la sua quarta stagione in MotoGP nel team Suzuki. Il maiorchino ha le idee chiare sul suo futuro.

Joan Mir ha chiuso la scorsa annata al terzo posto della graduatoria. Lo spagnolo non è stato in grado di lottare per il titolo, dopo l’exploit del 2020. Alla voce vittorie lo spagnolo è rimasto a secco, ma ha totalizzato sei podi complessivi nella passata stagione. In carriera il campione mondiale della Moto3 2017 ha vinto una sola gara in MotoGP, sul circuito Ricardo Tormo nel 2020, trovando il modo laurearsi campione in una stagione pazza.

Joan Mir (LaPresse)
Joan Mir (LaPresse)

Joan Mir sfruttò alla grande l’assenza del campione connazionale Marc Marquez, fermo per infortunio alla spalla, per issarsi sul tetto del mondo. A sorpresa il pilota di Palma di Maiorca la spuntò su piloti navigati come Andrea Dovizioso, Valentino Rossi e Maverick Vinales. L’aspetto migliore dello spagnolo sta nella sua notevole costanza di rendimento, anche nelle giornate negative. Massimizzando al massimo ogni occasione, Mir si è trovato a diventare campione nel 2020 e al terzo posto della graduatoria nel 2021.

Mir è un pilota da tenere sempre sott’occhio, specialmente in un campionato che si preannuncia molto imprevedibile. La Suzuki è parsa progredita nei test prestagionali, ma può essere ancora necessario un ultimo step per competere con la Honda di Marc Marquez, la Ducati di Pecco Bagnaia e la Yamaha di Fabio Quartararo. Sarà una stagione fondamentale per il maiorchino, anche per definire il suo futuro nel team.

Le prospettive di Joan Mir

In press conference Joan Mir ha dichiarato che il suo obiettivo è “tornare a lottare per il campionato in modo concreto. Sono contento di come stanno andando le cose e ho sentito un miglioramento sulla moto. Sembra che abbiamo un pochino di velocità di punta in più, il che è un aspetto sempre molto importante. L’inverno credo sia stato positivo. Sono riuscito ad allenarmi bene e riposarmi, ora la batteria è totalmente ricaricata per le prime gare. Vediamo cosa riusciremo a fare“.

Dopo aver militato in Ducati e Honda Livio Suppo erediterà il ruolo lasciato scoperto da Davide Brivio, diventando il Team Manager della Suzuki. Joan Mir è molto contento per l’arrivo dell’esperto manager italiano. Ora c’è più ordine, ha spiegato lo spagnolo e tutti sanno cosa devono fare. “Penso anche che si tratti di una persona che potrà portare qualcosa al team e che aiuterà tanto. Per quanto ne so è una persona molto chiara ed è sicuramente quello di cui avevamo bisogno“.

L’uso eccessivo di nuove soluzioni tecniche estreme non piace tanto allo spagnolo. “Ogni volta arriviamo più veloce sul rettilineo – ha analizzato il pilota della Suzuki – presto arriveremo a 370km/h e i tracciati sono gli stessi“. Se da una parte le performance stanno migliorando in modo chiaro, ciò non si traduce necessariamente in un passo in avanti in termini di spettacolo e in merito alla sicurezza.

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