MotoGP, Andrea Dovizioso non molla mai: punta in alto

Andrea Dovizioso non è tornato in MotoGP per fare numero, ma lasciare un segno tangibile come ha sempre fatto nella sua gloriosa carriera.

Non vuole essere definito vecchio, ma in griglia è il più anziano. Il ritiro di Valentino Rossi ha reso il Dovi il veterano del gruppo. L’esperienza del romagnolo è al servizio del team WithU Yamaha RNF. Ora è lui la prima guida, sostituendo di fatto il Dottore. Al suo fianco ci sarà il sudafricano Darryn Binder, al debutto in MotoGP.

Andrea Dovizioso (LaPresse)
Andrea Dovizioso (LaPresse)

Andrea Dovizioso è tornato in top class nel 2021 allo scopo di riprendere familiarità con la pista dopo l’annuncio del divorzio dalla Ducati nel 2020. Il richiamo con la pista è stato troppo forte. Per il romagnolo non è la prima volta in sella alla moto giapponese. La casa di Iwata l’ha voluto fortemente dopo l’esperienza del 2012. Il forlivese fece un figurone nel team Yamaha Tech 3 al fianco di Cal Crutchlow.

Nel 2012 il Dovi conquistò sei podi e chiuse al quarto posto in classifica piloti con ben 218 punti. Il 22 agosto del 2012 fu annunciato che il romagnolo avrebbe poi corso in Ducati al fianco di Nicky Hayden. La prima stagione sulla Desmosedici non fu eccezionale, terminando all’ottavo posto con 140 punti. Negli anni avvenire il Dovi divenne un’icona della casa italiana, riportando a casa il titolo costruttori nel 2020 in coppia con l’italiano Danilo Petrucci. Ora il suo obiettivo è arrivare al top con la Yamaha.

Andrea Dovizioso, il solito grande spirito

Il Dovi nel 2021 ha preso il posto di Franco Morbidelli passato nel team ufficiale della casa giapponese, al posto dell’appiedato Maverick Vinales. Il romagnolo ha corso solo cinque gare nel 2021, non andando mai oltre la dodicesima posizione. Nei test prestagionali il pilota ha sofferto non poco, ma l’adattamento sulla nuova moto richiederà un po’ di tempo. Il Dovi era abituato allo stile di guida della Desmosedici e dovrà trovare il feeling migliore con la M1 se vorrà lottare per le posizioni che contano.

E’ un weekend particolare per Andrea che sul tracciato di Losail ha scritto pagine importanti. Saranno determinanti le prove libere pomeridiane e le qualifiche. A Sky il Dovi ha dichiarato: “Sinceramente il tempo che sono stato fermo non è stato un limite né un problema. Si parte con una situazione davvero tanto diversa ed è quella la difficoltà. Nel pacchetto ci sono degli aspetti favolosi e altri aspetti invece che stiamo facendo fatica, ma per me non è facile sfruttare i lati positivi della moto e di conseguenza vado un po’ in crisi“.

In Indonesia con la M1 si sono fatti progressi in merito alla frenata. I test sono stati un primo riscontro importante, ma determinante sarà anche l’alchimia con i tecnici del nuovo team. “Forcada ha tantissima esperienza e il lato positivo è che non perdi tempo e non fai errori perché conosce talmente tanto bene la situazione Yamaha che non perdi sicuramente la strada. Puntiamo in alto perché non ha senso essere qui se non puntassi in alto“.

Dovizioso è tornato per fare bene e segnare anche un record. Se dovese vincere una corsa con la Yamaha diventerebbe il primo pilota nella storia della MotoGP ad aver trionfato su tre moto diverse, dopo la Honda e la Ducati. Il forlivese non vede l’ora di saltare in sella alla sua M1 e ha aggiunto: “Questi tre giorni di attesa creano un po’ d’ansia sinceramente, non vedo l’ora di andare in pista e cercare di capire qualcosa di più. Cerchiamo di stare più avanti possibile“.

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