Morbidelli contraddice Quartararo: è partita la guerra in Yamaha?

Franco Morbidelli e Fabio Quartararo hanno opinioni divergenti sulla nuova Yamaha M1. Per il pilota italobrasiliano si può puntare in alto.

I due piloti del team Yamaha factory hanno chiuso la sessione di test a Mandalika nella top-5, ma i commenti sullo sviluppo della M1 sono alquanto contrastanti. Per Fabio Quartararo la moto di Iwata è al limite, non ha potenziale da sfruttare, la specifica del motore non soddisfa le richieste in termini di potenza. Per Franco Morbidelli la M1 è un prototipo che può dare grande soddisfazioni puntando sui punti di forza che da sempre la contraddistinguono.

Franco Morbidelli (Getty Images)
Franco Morbidelli (Getty Images)

Nell’ultima giornata di test in Indonesia l’italobrasiliano compie un bel balzo in avanti sul giro secco e ritorna in Italia con un sorriso, pur consapevole che c’è ancora del lavoro da fare e che le condizioni del suo ginocchio non sono ancora al top. Tra meno di tre settimane il campionato 2022 prenderà il via e in Qatar si può cominciare subito con il piede giusto essendo un layout che può agevolare la Yamaha.

Morbidelli pronto per la nuova stagione MotoGP

Nei tre giorni a Lombok il pilota della VR46 Academy ha lavorato molto sulla gestione gomme, non riuscendo a tentare un vero e proprio time attack. “La partenza è ottima, ma vedremo direttamente in Qatar a che livello saremo”. L’unica certezza è che le distanze sono sempre più ravvicinate tra case e piloti, fare previsioni non è possibile, ogni gara riserverà sorprese e protagonisti.

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E in questa mischia bisognerà provare a primeggiare sui rivali: “Penso che sarà una stagione stellare. Pol Espargaró e Fabio Quartararo hanno fatto segnare buoni tempi, Luca Marini e Alex Rins sono stati molto veloci anche qui in Indonesia, ma la lista può essere facilmente ampliata a molti altri piloti”.

Fabio Quartararo preoccupato, ma in Yamaha non è l’unico

Dopo il test di Jerez ha provato la nuova M1 2022, un prototipo abbastanza simile a quello del 2021, ma differente dalla versione 2019 che usava ai tempi di Petronas SRT prima dell’operazione al ginocchio. Per Franky la recente edizione MotoGP può regalare belle soddisfazioni, anche se richiede un po’ di tempo prima di poterla spremere al limite. “Abbiamo le armi necessarie e dobbiamo sfruttarle al massimo. Anche se non è la moto più veloce ha altri punti di forza. In curva il pilota deve rischiare un po’ di più conoscendo il deficit di velocità massima. I tecnici stanno lavorando per trovare una soluzione che possa risolvere questa situazione in futuro. Nel frattempo faremo del nostro meglio”.

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